Percorso

Da Asuni a Buenos Aires, andata e ritorno

Domani all'università di Sassari un piccolo assaggio del festival dedicato al cinema di frontiera con protagonisti del calibro di Miguel Pereira e Marco Bechis. Tra Asuni e Laconi un tandem di proiezioni con ospiti internazionali e l'omaggio al caratterista sardo Tiberio Murgia. di Francesco Bellu
 
Marco BechisUn festival in movimento. Alla ricerca di sguardi nuovi, mai visti o poco conosciuti. “Asuni film festival” è tutto questo e molto di più. Un viaggio attraverso il cinema di frontiera per un festival che ha fatto del suo essere “terra di confine, luogo dai contorni improbabili”, la sua caratteristica principale. Dopo la Scandinavia, Cuba, il Kurdistan, i Balcani e l’Africa ora tocca all’Argentina. Terra con una produzione cinematografica vitalissima, di cui in Italia si conoscono solo alcuni autori, grazie a case di distribuzione coraggiose. Terra che è per molti versi un pezzo del nostro Paese, visto che un alta percentuale di argentini sono figli di nostri connazionali emigrati dalla fine dell’Ottocento.

Juan TaratutoQuest’anno però il festival abbandona la sua tradizionale collocazione estiva e anticipa all’inverso la sua kermesse con una serie di tappe “esterne”. Tutto a partire da giovedì  27 gennaio sino al 30 e organizzato dall’associazione “Su Disterru” e la direzione artistica di Carlos Cardini, Bepi Vigna e alla rivista di cinema sarda “Teorema”. Le proiezioni, una quindicina, sono previste ad Asuni e Laconi, ma il 27 gennaio ci saranno due anteprime a Sassari e Oristano, con la presenza di ospiti importanti come i registi Miguel Pereira, Marco Bechis e Juan Taratuto e gli attori Carolina Romàn e Tristàn Ulloa.  L’obiettivo è quello di raccontare 150 anni di storia argentina toccando temi sensibili come il passato coloniale, la dittatura di Videla, il dramma dei desaparecidos, sino all’ultima crisi economica che ha mandato il Paese in bancarotta, con i cittadini impossibilitati a recuperare i loro risparmi “congelati” nelle banche.
 
''La deuda interna'', Miguel PereiraFilm come “Cronaca di una fuga” di Israel Caetano con la storia del giornalista Claudio Tamburini, portiere di una squadra di calcio di serie B sequestrato dalla polizia militare, oppure “La dignità degli ultimi” del grande autore Fernando Solanas sul dramma di un paese allo sfascio finanziario, delineano un Paese lacerato, ma con una forte capacità di reazione di fronte ai drammi della storia. Nel filo conduttore che segue tutta la rassegna, non c’è spazio per la rassegnazione, semmai è proprio il contrario.
Chiude la rassegna “Il segreto dei suoi occhi” di Juan Campanella, premio Oscar per il miglior film straniero della precedente edizione. Un noir in bilico tra Storia e storie. Individuale e collettiva. In mezzo a questo ricchissimo programma ci sarà anche un omaggio al caratterista sardo Tiberio Murgia, un laboratorio didattico sul cinema come mezzo per la trasformazione non violenta dei conflitti, la presentazione del libro “Buenos Aires, troppo tardi” di Paolo Maccioni e il concerto “Coverstango”.
Programma completo e orari del festival sono consultabili sul sito www.asunifilmfestival.it
26 gennaio 2011
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