Percorso

Sgarbi: "La mia vita cinematografica"

Sempre in bilico tra ragione e passione Vittorio Sgarbi, talentuoso e poliedrico critico d'arte, scrittore, uomo politico, personaggio televisivo e attore per caso, è il protagonista d'incursione cagliaritana per la presentazione della mostra su Gaudì. Con noi ha deciso di riaprire l'album dei ricordi "cinematografici". di Anna Brotzu

Vittorio SgarbiDOPO L'ARTICOLO IL VIDEO

Dalla stagione dell'impegno sollecitato dalle visioni della decima musa, all'attuale catarsi mediatica: «Preferisco vivere una vita cinematografica che vedere sullo schermo le storie degli altri». L'ultimo film che mi è piaciuto? "Le vite degli altri".

E poi capolavori indimenticabili come “La passion de Jeanne d'Arc” di Dreyer, i film di Buster Keaton e i film d'affezione tra cui spicca la serie di “Amici Miei”. Il presente, con le urgenze della politica e le comparsate televisive, da quelle modulate sulla remunerazione economica agli spazi per la libertà d'espressione: strano ma vero, sorprendente (ma forse no) l'ex deputato ora sindaco di Salemi dalla inesausta vis polemica privilegerebbe spazi di riflessione sulle vuote discussioni dei salotti televisivi. Dunque lontano dalle sale cinematografiche, frequentatore occasionale semmai di festival, attento, curioso, ribadisce di non poter parlare “del cinema d'oggi con cognizione di causa”: ma la settima arte è ben rappresentata "in famiglia" dalla sorella regista, Elisabetta.
 
Installazione per la mostra di Gaudì a CagliariA parte le assidue frequentazioni “private” di registi, sceneggiatori, attori  e attrici. Non manca qualche nota sulla Sardegna, tra memorie adolescenziali, successi politici e preziose sinergie, come la collaborazione televisiva con il regista Filippo Martinez.
Intanto da curatore del Padiglione Italia della prossima Biennale di Venezia, Sgarbi annuncia per il 150° anniversario dell'Unità un'Esposizione diffusa su tutto il territorio nazionale, da Palermo a Trieste, a Cagliari - dove sarebbe ipotizzabile sfruttare la stessa Passeggiata Coperta (o Galleria Umberto I) che fino al 19 febbraio ospiterà plastici e visioni dell'architettura infinita di Gaudì -. La scelta, rigorosa e doverosa, sarà quella di «esibire gli artisti che, con il loro valore, meglio illustrino il prestigio nell’arte della nostra nazione».
9 febbraio 2011

 
 
 
 
 
 
 
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