Percorso

La fatica dei "5 re"

“Il  mio film? Fa bene alla salute, all’umore e aiuta a dimenticare i problemi della vita”. Parola del regista Alessandro Sanna che, alle prese con l’uscita in sala del suo ultimo lavoro, bacchetta istituzioni e Film Commission: "Sanno parlare e basta. Noi registi siamo soli". di Met
 
''I 5 re''Sbarca in sala il nuovo film di Alessandro Sanna, giovane regista-imprenditore di Senorbì. Dopo la trilogia "Los ci Klones" del 2003, "Padre figlio e spirito sardo" del 2004 e "Arriva Pavan" del 2006,  sul grande schermo del Cineworld di Cagliari, il 28 aprile (ore 20) sbarca il tanto atteso “I 5 re”, film comico che lancia anche un messaggio sull’integrazione sociale, girato ovviamente tra Senorbì e Serramanna. Protagonisti del film sono  cinque amici sposati che da tempo frequentano un night club. Anzi, a un certo punto sono loro stessi ad aprire un locale notturno, dove curiose ballerine si esibiscono in altrettanto curiosi spettacoli. Le mogli, infastidite dai mille improrogabili impegni dei cinque, sono ovviamente irritate, ma la scusa alla fine è sempre la stessa: l'impegno per le prove della commedia intitolata appunto “I cinque re”.
 
''I 5 re''Dopo mille peripezie, i loro intenti vengono però allo scoperto. “Si tratta di un film decisamente più professionale rispetto ai miei lavori precedenti: è girato in alta definizione, ha una forte vena ironica, brillante, è un film che fa bene alla salute e all’umore, un film che si vede tutto  di un fiato e che ti consente di dimenticare i problemi  della vita quotidiana, almeno per un paio di ore”, spiega Sanna. 
A presentare la serata del 28 aprile  (per informazioni e prenotazioni: www.cinemasardegna.it ) potrebbe arrivare anche Peter Marcias, padrino d’eccezione.
“Sì, ci conto. E le sorprese saranno molte anche se non voglio svelare nulla. Devo ammette che ho cercato di contattare anche altri registi sardi, avevo voglia di coinvolgerli, ma, ahimè,  da loro non è arrivata nessuna risposta. Anche Giovanni Columbu ci ha snobbato. Mi dispiace constatare che in Sardegna ci siano le solite ritrosie e diffidenze, al solito manca la capacità di compartecipazione e coesione, merce molto preziosa qui da noi e a buon mercato per esempio in Sicilia”.
 
''I 5 re''Una punta di rammarico dunque nelle parole di Sanna che punta il dito anche contro  le istituzioni:  “Il film ci è costato molto. La cifra precisa ancora non la conosco ma di sicuro so che è tutto autoprodotto con l’immancabile  gruppo Amici del Cinema Onlus. Il cast è numeroso e variegato: ci sono attori di teatro come Annunziata Ugas, che recita in una compagnia in Inghilterra, ci sono Silvia Fara, Zapareddu e Sergio Usai della filodrammatica di Sanluri, il corpo di danza del ballerino Mariano Pisci, il torinese Vito Campo, gran bravo attore. Da parte delle istituzioni nessun aiuto, nessuno che ci ha dato una mano: né dalla Regione, né dalla Provincia, né dai Comuni. Non sono mancate le difficoltà, ma noi andiamo avanti lo stesso per pura passione. E’ stata contattata  ufficialmente anche la Film Commission della  Regione Sardegna, ma con noi è stata totalmente inesistente.  I nostri politici si riempiono la bocca parlando di giovani, di progetti e di finanziamenti, poi quei pochi che vengono stanziati, vanno sempre agli stessi. E' desolante. Io proseguo per la mia strada, ora ho trovato un accordo con una casa di distribuzione di Milano per fare uscire il film nelle sale anche a livello nazionale e farlo girare nei festival. Incrocio le dita”.
 
E noi con lui. Nel frattempo, appuntamento al Cineworld.

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20 aprile 2011
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