Percorso

"Sul cinema questa città ha sbagliato"

Intervista video a Massimo Zedda, candidato sindaco del centrosinistra, impegnato sulle nostre pagine a parlare di politiche cinematografiche. La prossima settimana l'incontro con Massimo Fantola. IL VIDEO. di Donatella Percivale

Massimo ZeddaSulle pagine di Repubblica, Alberto Statera l'ha paragonato a Tom Cruise. L'ex direttore della Nuova non ci è andato poi così lontano: fisico, portamento e lineamenti lo ricordano alquanto.

Lui sorride e guarda avanti. In città si corre per la volata finale, c'è poco tempo per i compiacimenti. Trentacinque anni, ciuffo ribelle e sguardo morbido, Massimo Zedda attore lo è stato per davvero. In teatro e anche sotto contratto. Giusto per far capire di che tempra è fatto. Perché a potenza segue sempre l'azione. Anche nel cinema. O almeno ci piacerebbe così fosse. Per questo lo abbiamo voluto intervistare cercando di capire, se sarà eletto sindaco, cosa farà per il nostro strapazzato cinema.

Ci ha rincuorato con qualche bel punto fermo "Partiamo subito con una banca dati" e la soddisfazione di un paio di fendenti ben assestati "Attivare uno sportello unico per il cinema, far decollare subito le sinergie tra Film Commission, investire soldi e denari nella legge delega". Parole non da poco, parole di peso, soprattutto se dette da un candidato sindaco che vola alto nei sondaggi e che in caso di ballottaggio tenta anche quelli del Fli. Ma la parola adesso a lui, l'outsider targato Vendola che, come il navigato politico pugliese, parla di cineturismo e potenzialità delle location, di maestranze, associazioni, tradizioni e risorse.

Foto di Fiorella Sanna. 

4 maggio 2011


 

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