Percorso

Sulla pellicola scorre la storia

Al via il progetto dell'Universita' di Sassari per recuperare gli home movies e rendere patrimonio comune un esplosivo bagaglio di immagini. Appuntamento il 12 giugno al Teatro Civico di Sassari con tre storie declinate al femminile.. di Francesco Bellu
 
Alina MorazziFrammenti di storie sbiadite fissate su pellicola. Ricordi, memorie private. Sono i film di famiglia, gli “Home movies” per dirla all’inglese. Prima dell’avvento delle prime videocassette a metà degli anni Settanta questi metri di pellicola sono stati gli unici depositari  delle immagini di una vita. Dai matrimoni, ai primi passi di un figlio, compleanni, ma anche comizi elettorali e manifestazioni.
Dai nove millimetri degli anni Venti, agli otto del decennio successivo, sino ad arrivare agli otto e mezzo degli anni Sessanta, la celluloide custodita nelle scatolette di latta e metallo della Kodak o della Eastman è stata la testimone più fedele del privato di ognuno, ne ha fissato per sempre alcuni attimi ma poi però, con l’avvento dei nastri digitali, è finita nel dimenticatoio.
 
home videoLe pellicole sono finite dentro gli scatoloni a prendere polvere, a deteriorarsi. I colori sono sbiaditi o si sono annacquati in un rosa pallido perdendo lucentezza e vigore.
Per questo motivo l’Università di Sassari ha messo in cantiere un grande progetto per recuperare gli “home movies” girati in Sardegna con lo scopo non solo di recuperare brandelli e bobine delle “vite degli altri”, ma anche per rendere disponibile un bagaglio di immagini che può essere utile per la ricerca storica in senso lato. Una filosofia questa, che già ad esempio la Cinemathèque de Bretaigne ha già messo in atto da anni.
 
''Vogliamo anche le rose''A dare il via alla manifestazione ci sarà la proiezione al Teatro Civico di Sassari il prossimo 12 giugno del documentario “Vogliamo anche le rose” di Alina Marazzi, con la presenza in sala sia della regista che della montatrice Ilaria Fraioli. Le voci narranti di Anita Caprioli, Valentina Carnelutti e Teresa Saponangelo racconteranno i profondi cambiamenti portati avanti dalla liberazione sessuale e dal movimento femminista in Italia a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. Tre storie “esemplari” declinate al femminile, tre prese di coscienza sull’essere donna. Durante la presentazione del film sarà possibile portare e consegnare le proprie pellicole familiari: saranno digitalizzate e restituite in dvd gratuitamente. Tutto il materiale poi, catalogato, confluirà in un grosso archivio. Una fonte importante per chiunque voglia raccontare la storia e la memoria della nostra Isola partendo dalla vita di tutti i giorni. Una cosa non da poco.
8 giugno 2011
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