Percorso

L’editoriale

Un anno difficile

Il 2012 per noi inizia con un cambiamento importante: Cinemecum è diventato grande e si è trasformato in rivista iscritta al registro della stampa con un direttore responsabile, Donatella Percivale che con l‘aiuto di Maria  Elena Tiragallo continuerà a coordinare i numerosi collaboratori e volontari di Cinemecum.
Il 2011 però per noi è stato un anno difficile.  Non ci siamo mai lamentati, ma in un anno in cui almeno per i festival e le manifestazioni, la legge cinema ha funzionato e in tanti possono e devono ritenersi soddisfatti avendo ricevuto persino contributi biennali, noi siamo stati completamente ignorati.
Dalla Regione non abbiamo ricevuto nemmeno un euro: la legge sul cinema offre possibilità a tutti, contribuisce alla realizzazione d’iniziative di ogni genere, ma non sostiene quelle di pura promozione, come la nostra. L’art. 15, che paradossalmente si intitola “promozione della cultura cinematografica”, si riferisce infatti a rassegne, circuiti, seminari, festival, premi, convegni. Per Cinemecum non ci sono spazi nella legge.

Quando nel 2006 abbiamo deciso di investire le nostre energie in un’iniziativa nuova che promuovesse il cinema, abbandonando con rammarico festival e scuole (che peraltro avevano avuto successo) per dedicarci a un portale che attirasse l’attenzione del web su tutte le iniziative isolane, credevamo di fare una scelta utile per tutti e apprezzabile anche per le amministrazioni. Ne siamo ancora convinti, ma spesso a guardare lontano, specie in una isola come la Sardegna, si rimane penalizzati. Ora siamo a un punto di stallo, il portale ha necessità di un ammodernamento e i denari per continuare mancano. Non ci arrendiamo, ma facciamo molta fatica e dovremo ridurre i nostri servizi.

Anche noi poniamo grande attenzione sulla nascente Fondazione Film Commission, e sul suo presidente, Antonello Grimaldi, che in questo numero ci ha dedicato una intervista promettendo di tenere conto del nostro lavoro e del nostro archivio realizzato in tutti questi anni.
Dalla Fondazione siamo in tanti ad aspettarci grandi cose confidando nel coraggio, nelle capacità e nella determinazione del regista sassarese. Difficile immaginare in Sardegna una persona più adatta a ricoprire questo ruolo. I problemi però non sono finiti. Prima di tutto perché molti registi, come scherzosamente fa notare Paolo Zucca nella letterina che ci ha inviato, sono ancora in attesa di notizie e denaro dalla Regione, che non ha ancora risolto il problema della forma di finanziamento alle produzioni anche per i bandi già aggiudicati; e poi perché non pare che le idee siano chiare su ruoli e compiti della Fondazione.
 
Grimaldi nella nostra intervista sostiene, come noi, che la Film Commission debba diventare punto di riferimento e centro di coordinamento di tutte le iniziative cinematografiche; dall’altra però non è d’ accordo nell’attribuire alla Film Commission anche il potere di assegnare i contributi alle produzioni cinematografiche. La sua posizione è in contrasto con la nostra ed anche con quella dei registi che, guidati dal paziente Simone Contu, stanno studiando un progetto di legge da sottoporre all’Assessore. Più che una posizione oramai è una constatazione oggettiva, di questo passo non si va da nessuna parte: la Sardegna è in controtendenza rispetto alle altre regioni italiane avanzate e il cinema richiede risposte troppe rapide perché si affidi il suo sviluppo agli uffici regionali e alle lente procedure burocratiche.

Né i registi, né Grimaldi in verità tengono conto del fatto che le loro posizioni devono fare i conti con una riforma totale della legge: se all’Assessorato vengono tolte competenze per essere attribuite alla Fondazione è necessaria una nuova legge e un nuovo statuto della Fondazione. Non si valuta, inoltre che la Regione non può partecipare alla produzione dei film se non attraverso un altro ente, quale può essere la Fondazione .
Come da sempre sosteniamo, si deve partire da uno studio accurato da parte d’individui competenti che abbia origine da un’ idea chiara e da un progetto di largo respiro. Le piccole modifiche e i ritocchi producono solo pasticci.
Le novità per il nuovo anno non riguardano però solo la Fondazione. E’ di questi giorni la notizia che i fondi destinati al Betile verranno dirottati alla Manifattura Tabacchi dove dovrebbero trovare sede i cineporti, di cui aveva parlato l’Assessore Milia.

Nel frattempo, durante il 2011, sono usciti alcuni film interessanti e tanti cortometraggi che hanno fatto emergere nuovi talenti. A breve avremo nelle sale anche i tanto attesi “Bellas Mariposas” e “Su re”. Alcuni festival stanno crescendo. Oltre il Babel, anche il Sardinia Film Festival che da pochi giorni ha battezzato una rivista cinematografica legata al festival, addirittura anche in lingua inglese. Miracoli del Nord Sardegna! L’importante è che finalmente di cinema se ne parli e i nostri amministratori ne comprendano l’ importanza anche dal punto di vista turistico e occupazionale. E se qualcosa si muove, crediamo che un pizzico di merito sia anche nostro.

Buon Natale e Buon Anno a tutti.

21 dicembre 2011
Powered by CoalaWeb

Accesso utenti e associazioni