Percorso

Carloforte, tra suoni e immagini

Inizia il festival Creuza de Ma, al timone  il regista Gianfranco Cabiddu. Tanti ospiti, i fratelli Taviani, Antonello Salis e i mitici Sikitikis. Ma il più atteso è il premio oscar, Nicola Piovani. di Anna Brotzu

Nicola PiovaniCreuza de Mà”, - come una canzone, bellissima, evocativa e struggente di Fabrizio De André: il Festival inventato dal regista Gianfranco Cabiddu e incentrato sulla “Musica per Film”, giunto alla sesta edizione, renderà quest'anno - dal 14 al 17 giugno a Carloforte - più di un (sentito) omaggio al cantautore ligure all'interno di un ricco e variegato cartellone incentrato sul rapporto tra suono e immagini.

Tra i protagonisti delle kermesse – anticipata a giugno, quasi un preludio visionario all'imminente estate e primo capitolo de "Le Isole del Cinema", viaggio intrigante nei mestieri del cinema - ci sarà infatti il compositore (da Oscar) Nicola Piovani che, oltre a firmare decine e decine di musiche per la decima musa e per il teatro nel corso di un'intensa e fortunata carriera, ha curato gli arrangiamenti di due album di Faber, “Non al denaro non all'amore né al cielo” e “Storia di un impiegato”.

Fabrizio De AndrèQuasi un incontro distanza tra i due artisti, complice il tempo dilatato dell'Isola nell'Isola, capace di sedurre «pure professionisti rigorosi come Wim Mertens, che dopo il concerto non se voleva più andare, sarebbe rimasto un'altra settimana», come racconta divertito Cabiddu, che sottilinea ancora come nella dimensione ravvicinata e umana, lontana dai ritmi metropolitani, nascano idee e progetti, come ne La Maddalena frequentata da Franco Solinas e Gian Maria Volonté. Mondi altri, sottratti almeno in parte al logorio della vita moderna, dove ritrovare il respiro e la libertà dell'arte, favoriti da scenari superbi, come quell'angolo di “Tramonto” che fa da cornice al Cinema Naturale – con concerto en plein air, stavolta di un imprevedibile ed estroso maestro di mantici e tastiere come Antonello Salis.

Matteo RovereFil rouge del VI Festival “Creuza de Mà” è inevitabilmente quel dialogo (in)interrotto tra sequenze e note per trasmettere e suscitare emozioni, mirando alla mente e al cuore: quattro intense giornate che si apriranno con proiezione della “sigla” inaugurale (la clip “Creuza de Mà”) giovedì 14 giugno alle 17.30 al Cinema Mutua, per entrare subito nel vivo con il Master “Musica per cinema”: Luca Bandirali e Enzo Gentile incontreranno  Luca Percivale (Collettivo Shibuya) e i SikitikiS, con proiezioni di videoclip frutto della collaborazione tra  il regista e videomaker e la band cagliaritana, nel segno di un'estetica contemporanea. Il Master proseguirà al Cinema Cavallera dalle 18.30 nel segno de “Gli sfiorati”, seconda prova dietro la macchina presa di Matteo Rovere (dopo diversi corti e l'esordio con “Un gioco da ragazze”) con una conversazione con il giovane regista e Andrea Farri, artefice della colonna sonora del film ispirato al romanzo di Sandro Veronesi e riflessioni sulle modalità di lavoro, la fase creativa e produttiva della decima musa tra sensibilità individuale e necessità di racconto.

Gavino Murgia (foto Daniela Zedda)La Porta Leone ospiterà invece nelle prime tre serate – rigorosamente alle 22 – lo spazio performativo della Musica per Film: si parte giovedì 14 con il classico “L'uomo con la Macchina da presa” di Dziga Vertov, “suonato” dal vivo dai SikitikiS mentre venerdì 15 si potrà gustare nella sezione Silent Movie una  produzione originale del festival ovvero “L'Uomo di Aran”, documentario poetico di Robert Flaherty (1934) con colonna sonora del formidabile duo formato da Antonello Salis e Gavino Murgia. Sarà Nicola Piovani “In Quintetto” a chiudere – sabato 16 sempre alle 22 – il trittico con un concerto dal programma avvincente ed ecclettico, quasi una passeggiata tra le note o meglio un'antologia delle sue composizioni, comprese quelle, celeberrime, scritte per il cinema e il teatro: sotto i riflettori l'artista romano al pianoforte, con Marina Cesari al clarinetto, Pasquale Filastò a violoncello e chitarra e Andrea Avena al contrabbasso e con Cristian MariniPas alle prese con batteria e percussioni e fisarmonica per un suggestivo e personale “amarcord” d'autore.

SikitikisSfogliando idealmente le pagine della Musica per Cinema capita d'imbattersi nell'opera visionaria dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani, vincitori con “Cesare deve morire” dell'Orso d'oro al Festival di Berlino. Proprio alla recente fatica dell'inossidabile duo è dedicato il duplice appuntamento di venerdì 15 giugno dalle 18.30 al Cavallera: all'incontro con Giuliano Taviani (figlio di Vittorio, il quale a sua volta sarà ospite “virtuale” del festival, in collegamento video dall'Isola di Salina) che  ha curato la colonna sonora seguirà la proiezione del film documentario in bilico tra la tragedia shakespeariana e il dramma del carcere. Un evento multimediale (condotto dai “soliti” Luca Bandirali e Riccardo Giagni) per un ponte tra due terre, per affrontare i nodi tematici della costruzione di un film nell'equilibrio tra la forza delle immagini e il ruolo della musica nel sottolineare, suggerire atmosfere e aprire squarci su altre verità con uno dei grandi maestri del cinema italiano e il versatile compositore di (molte) partiture per film. L'altra faccia, o meglio il sonoro della decima musa a centro dell'attenzione anche sabato 16 giugno (al Cavallera dalle 18.30) con Nicola Piovani per ricordare l'incontro con i Taviani e le sequenze pirandelliane del loro “Kaos” - che occupa lo spazio dell'Omaggio ai Maestri – tra l'immaginario di Pirandello e della sua Sicilia. 

Creuza de ma'Rare e interessanti visioni impreziosiscono il percorso lungo i sentieri di “Creuza de Mà”, come il documentario di Martin Scorsese su “George Harrison: Living in the material world” (venerdì 15 alle 17 al Cinema Mutura e in replica notturna sul Lungomare alle 23.30 presso le Scalette Santa Teresa) e “Stop Making Sense” di Jonathan Demme & Talking Heads (sabato al Mutua alle 17 e ancora alle 23.30 sul Lungomare) che rende un Omaggio a David Byrne. Ad inaugurare la sezione Round Midnight al Lungomare di Carloforte sarà invece – giovedì alle 23.30 – il Sound Reboot con vj set di Luca Bandirali. “Tutte le lingue del mondo” per l'ultima giornata del Festival nella matinée – domenica 17 alle 11 - con tavola rotonda, moderata da Luca Bandirali e Riccardo Giagni, cui parteciperanno Giuliano Taviani, Curzio Maltese e Giovanna Taviani (gemella di Giuliano) che in “Fughe e approdi – Ritorno alla Eolie tra cinema e realtà” ricostruisce la storia delle isole siciliane tra vita quotidiana, memoria dei luoghi e incursioni della decima musa.

Antonello Salis (foto Roberto Cifarelli)Dopo l'assolo del vulcanico Antonello Salis nel “Tramonto” di Capo Sandalo (domenica alle 20) gli accordi finali della sesta edizione di “Creuza de Mà” saranno quelli (a tema) della Banda Sonora, con l'ensemble bandistico “Città di Carloforte”.

A colorare la citta tabarkina sull'Isola di San Pietro e catturare gli sguardi, oltre alle già note “foto in prestito” gli “Sguardi nel tempo” della mostra itinerante sui fotografi del cinema in collaborazione con il Centro Cinema Città di Cesena e gli scatti di Eugenio Schirru che fermano momenti, incontri, emozioni di “Creuza de Mà a Carloforte”.

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"Creuza de Mà" 2012


Le Isole del cinema:

“Creuza de Mà” a Carloforte: 14-17 giugno
“Pensieri e Parole” all'Asinara: 18-24 giugno
“Una notte in Italia” a Tavolara: 18-22 luglio
“La valigia dell'attore” a La Maddalena: 24-29 luglio

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