Percorso

Il momento critico del cinema

Tra Summer School e laboratori istanze e prospettive di una riflessione sulla decima musa, ovvero… una rosea speranza per i critici cinematografici (sardi) del domani. di Marina Porcheddu

Laboratorio di critica cinematograficaCome coniugare la passione per la scrittura con quella per il cinema? Un'implicita risposta a questa domanda si può ricavare dalle statistiche che vedono blog di aspiranti critici cinematografici moltiplicarsi ed espandersi a macchia d’olio.

A esprimere il proprio parere personale non c’è niente di male, ben venga la libertà di pensiero e di parola, tuttavia una critica soggettiva dell’opera filmica può talvolta essere fuorviante, soprattutto se chi scrive, come spesso accade, non mette da parte il gusto personale tralasciando l’essenza vera del film.
Molti nomi noti della critica cinematografica mettono a disposizione le loro competenze e la loro esperienza a favore di chi vuole realmente imparare qualcosa di più sulla settima arte oppure diventare a sua volta critico di professione.
Per quanto la professione del critico possa regalare tante soddisfazioni, non si possono non sottolineare le “insidie” che questo mestiere nasconde, insidie dovute al fatto che le critiche, per l’appunto, non sono sempre ben accette da chi, il film, lo fa!

Laboratorio di critica cinematograficaEppure, le opportunità per gli aspiranti critici non mancano (anche grazie agli spazi offerti dalla rete). Un esempio interessante è quello della rivista on line www.filmidee.it: nata nel 2011 da un’idea di Alessandro Stellino (critico made in Sardinia) e Daniela Persico, si pone come principale obiettivo quello di dar spazio al nuovo, senza nostalgie di alcun genere verso il modo di far cinema del passato, aprendo verso un futuro nel quale giovani e promettenti critici possano mettersi alla prova. Una dimostrazione pratica è stata data già quest’estate nell'Isola. Infatti, dal 20 al 27 luglio 2013 si è tenuta a Platamona (SS) una Summer School di critica cinematografica, che ha offerto a venticinque studenti provenienti da tutta Italia l'occasione di mettersi in gioco. Per onestà intellettuale lasciatemi dire che portare venticinque ragazzi appassionati di cinema e di scrittura in una location da sogno a due passi dalla spiaggia, ha reso il tutto un esperienza unica.

Laboratorio di critica cinematograficaIl programma prevedeva una lezione teorica al mattino, il laboratorio di scrittura nel pomeriggio e, alla sera, la visione di un film, il tutto avvolto dagli interventi di personalità del mondo della critica cinematografica e del cinema: dal critico Giona A. Nazzaro a Emanuele Sacchi (critico per MyMovies, Rumore e curatore del blog Hong Kong Express), dal produttore, sceneggiatore e regista  Daniele Maggioni (tra i fondatori di  Doc/it) sino ad arrivare ai noti registi Enrico Pau, Giovanni Columbu e Salvatore Mereu.
I laboratori di scrittura del pomeriggio hanno rappresentato il vero punto di forza di questa full immersion: è grazie a questi che gli studenti hanno potuto perfezionare le doti di sintesi, analisi e argomentazione. Lavorando a stretto contatto con gli studenti, i docenti sono riusciti a valorizzare le capacità di ogni singolo allievo, mettendolo alla prova con l’elaborazione di recensioni per un pubblico generalista o per un pubblico più esigente.

Laboratorio di critica cinematograficaTre mesi dopo la Summer School, si è tenuto a Cagliari il primo laboratorio di Critica Cinematografica: dal 14 al 18 ottobre,  nel laboratorio dedicato a Vittorio de Seta, presso la facoltà di Studi Umanistici dell’Università di Cagliari, trenta ragazzi, tra studenti e laureati, hanno avuto l’opportunità di cimentarsi (anche per la prima volta) con la critica cinematografica. Il progetto - frutto di una collaborazione tra il CELCAM (Centro per l’Educazione ai Linguaggi del Cinema, degli Audiovisivi, e della Multimedialità) e il circolo Immagini, curatore della rassegna internazionale di cortometraggi “Passaggi d’Autore: intrecci mediterranei” -  nasce con l'intento di offrire ad appassionati e curiosi gli strumenti per leggere, analizzare e comprendere un'opera cinematografica.
Il corso è stato coordinato dal docente Antioco Floris ed è stato tenuto anche in questo caso dal critico Alessandro Stellino, che fa parte dello staff di critici del dizionario del cinema Il Mereghetti e collabora con note riviste cinematografiche italiane quali Ciak e Segnocinema; è inoltre docente preso il CISA (Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive) di Lugano e la NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) di Milano.

Andrea StellinoDopo una prima fase di approccio per i neofiti del genere, in cui si sono susseguiti numerosi dibattiti sulla figura del critico cinematografico odierno - visto ormai come un freelance - si è passati all'analisi del testo filmico. La storia del cinema, il paese di provenienza, il contesto, il genere, la figura del regista e il suo background, sono stati fondamentali elementi per fare critica. La visione di piccole pillole di grandi film, importanti per la messa in discussione di quelli odierni, hanno aiutato i ragazzi a capire su quali punti dell'analisi ci si dovesse concentrare, imparando a scindere tra forma e contenuto del film.
Nello step successivo ci si è dedicati invece a come dovesse essere impostato il discorso e quali fossero i segreti per una buona scrittura di una recensione: pertinenza dell'argomento, motivazioni del giudizio, una scrittura semplice, netta ma soprattutto sintetica. Il supporto di Stellino è stato fondamentale per la riuscita del laboratorio, che è diventato anche un momento di selezione:  solo agli allievi più motivati sarà data la possibilità di partecipare – in veste di critici - alla rassegna “Passaggi d’autore: intrecci mediterranei” in programma a Sant’Antioco dal 4 all’8 dicembre 2013.

Laboratorio di critica cinematograficaLa Summer School e il laboratorio di Critica Cinematografica rappresentano due eccellenti occasioni per misurarsi con il linguaggio della decima musa: sarebbe auspicabile che opportunità come queste si ripetano (sempre più spesso) in futuro. Ora che il cinema sardo è fermento, pare che tutti abbiano più voglia di fare, per mostrare che, nel cinema, si può investire. Un supporto importante può arrivare dalla critica; oltre ai nomi più blasonati nuovi spunti e nuove visioni possono trovare riscontro e rafforzarsi nel confronto con una generazione di giovani e agguerriti (e preparati) critici, amanti del cinema nelle sue diverse sfaccettature e attenti alle novità.
Si dovrebbe fare della fenice il simbolo della battaglia, perché come l'antica figura mitologica i nuovi autori, registi, filmmaker, operatori e maestranze – insieme ai novelli critici - dovrebbero rinascere dalle ceneri di quel cinema, che ciclicamente alterna momenti cupi a momenti altrettanto “colorati”.
Per cui, aspiranti critici, armatevi di penna e taccuino e conquistate il mondo!

Foto di Elisa Testori


23 ottobre 2013

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