Percorso

Nuove regole per gli audiovisivi: lettera di Giulio Scarpati

L'artista, noto al grande pubblico nel ruolo del  Lele  Martini di “Un medico in famiglia”, sostiene con forza l'urgenza di una ridefinizione del contratto degli attori e conferma l'impegno del SAI

Giulio ScarpatiL'Italia non è forse un paese per giovani, ma non è che gli attori dell'audiovisivo siano messi molto meglio: lo ricorda l'attore Giulio Scarpati, divo del piccolo schermo con solide radici teatrali e un'importante carriera cinematografica alle spalle, in cui spiccano  film come “Il giudice ragazzino” di  Alessandro Di Robilant e “Pasolini, un delitto italiano” di Marco Tullio Giordana.

L'artista – conosciuto e amato dal grande pubblico per la sua interpretazione di Lele  Martini inella serie  “Un medico in famiglia” ha inviato una lettera a “colleghe e colleghi” , attrici e attori per sollecitare un'attenzione sulla trattativa in atto per la stesura – per la prima volta nella storia del Belpaese – del contratto nazionale degli attori dell'audiovisivo, restituendo a queste figure la loro dignità professionale e ribadendone i diritti di lavoratori. Fondamentale l'impegno dei sindacati, ma anche la partecipazione degli interessati con suggerimenti e consigli che permettano di conoscere le specificità e fissare i minimi salariali e i vari punti salienti, ribadendo la necessità e l'urgenza di regole certe e valide per tutti. Un invito ma anche – dal mondo dello spettacolo – una piccola lezione di democrazia.


Cari colleghe e colleghi,
l’apertura del tavolo delle trattative per scrivere, per la prima volta, il contratto nazionale dell’audiovisivo degli attori è per noi una grande opportunità.
E’ stato il frutto di una battaglia lunga. Si sono dovute superare le resistenze di una parte degli imprenditori ma abbiamo trovato ascolto e attenzione nella attuale dirigenza dell’ANICA e del APT. Questa nuova sensibilità ha permesso di aprire il tavolo in cui scrivere finalmente il nostro contratto, che vedrà coinvolti, nella trattativa, i tre sindacati confederali.
Abbiamo avuto il sostegno fattivo del sindacato delle troupe che, impegnato nel rinnovo del proprio contratto, in quella sede, non ha perduto occasione di far presente la necessità dell’avvio di un percorso di dialogo con gli attori.
In tutte le sedi, in occasione di premi cinematografici, di festival, ovunque, ho ribadito l’anomalia di una industria dell’audiovisivo che dimenticava gli attori non dando loro la dignità di lavoratori dello spettacolo al pari di altri.
Ora che è stato fatto questo primo importante passo mi rivolgo a tutti voi perché, con la vostra partecipazione e il vostro contributo, possiate apportare quei suggerimenti che servano a costruire un contratto che vada nella direzione dell’equità, della dignità e della salvaguardia del nostro mestiere.
In momenti di crisi come questo è necessario dare risposte al malessere diffuso attraverso atti concreti. Stabilire nel contratto minimi di paga dignitosi rappresenterebbe già un freno alla legge della giungla di oggi . Questa è un’occasione da non perdere. Come SAI , sezione attori italiani, di SLC-CGIL presenteremo una delegazione di attori che seguirà il contratto. Sottoporremo, a tutta la categoria, la piattaforma ,concordata dai tre sindacati, che potrà essere migliorata con i vostri suggerimenti e le vostre idee. Useremo il sito del SAI per comunicare con tutti, cercheremo di essere presenti anche sui set per ascoltare e raccogliere consigli, ma è importante che sentiate la necessità di impegnarvi in prima persona  Il sindacato è lo strumento che abbiamo , impariamo ad usarlo.

Grazie
(Giulio Scarpati)

6 novembre 2013

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