Percorso

Il Sardinia Film Festival a Sassari : ovvero un grande amore per il cinema

Al via il bando per partecipare. Il Presidente Angelo Tantaro e il direttore artistico Carlo Dessì  svelano le novità. di Maria Elena Tiragallo

Sardinia Film FestivalC’è tempo sino al 15 marzo per partecipare  alla nona edizione del “Sardinia Film Festival” (dal  23 al 28 giugno 2014 a Sassari), il concorso cinematografico internazionale , ideato dal Cineclub Sassari, che rivolge una particolare attenzione alla produzione indipendente, incoraggiando i giovani  filmmaker.

Sono ammesse opere a tema libero  - fiction e documentari, film d’animazione, lavori sperimentali e di videoarte (di durata non superiore ai 40 minuti; fa eccezione la Vetrina Italia dedicata agli inediti – in Sardegna)– senza restrizioni di genere, argomento e formato - in lingua italiana, sardo, tabarchino e catalano. Tra le diverse sezioni – nazionali e internazionali  anche un  concorso riservato alle scuole. (Iscrizione  gratuita. Per info: www.sardiniafilmfestival.it.

Angelo TantaroIl Presidente del Sardinia Film Festival, Angelo Tantaro  ci svela le novità.
Nove edizioni: quali sono le novità di quest'anno?
E' stata introdotta la possibilità di inviare il proprio lavoro via posta elettronica, che permette agli autori un notevole risparmio grazie al quale ipotizziamo un aumento degli iscritti. Altra novità è il decentramento del festival. Lo scorso anno, grazie alla sensibilità dell'amministrazione di Villanova Monteleone, partner del SFF, la sezione dedicata ai documentari italiani si era tenuta proprio a Villanova (il che di fatto ha allungato il festival di tre giorni) con grande successo di pubblico. Quest'anno al progetto SFF si è unito anche il Comune di Martis che ospiterà la nuova sezione del festival "Life after oil" che toccherà temi legati all'ambiente e alla vita senza petrolio. Comunque il bando è stato appena lanciato e il Sardiniafilmfestival viene plasmato dagli autori che partecipano con le loro opere e "influenzano" la direzione artistica... Lo scorso anno sono arrivati parecchi lavori interessanti che trattavano temi sociali come l'infanzia negata, il lavoro, le donne nella società. Temi di attualità. Anche quest'anno attorno ai temi trattati dagli autori costruiremo il festival.
 
Tema libero  - e ogni genere è ammesso: una sorta di open mind del cinema?
Si, tema libero. Attraverso il festival vediamo come cambiano le sensibilità nel mondo anno dopo anno. Come già detto, la scelta dei temi nel programma del SFF viene fatta in base agli argomenti trattati nei film presentati. Vi si possono leggere stati d'animo, paure, sogni, vizi, pregi e difetti, realtà lontane eppure così vicine in questo mondo globalizzato. Ci sono le sperimentazioni, le nuove tendenze della video arte. Ovviamente grande attenzione verso la cinematografia sarda e verso i giovani filmmakers, comunque la pensino e da dovunque provengano.

Sardinia Film FestivalTra le novità quest'anno c'è  la sezione “Life after oil”: com'è nato questo progetto?
Nasce da una chiacchierata tra il direttore artistico Carlo Dessì ed il regista Massimiliano Mazzotta. L'intento è quello di provare a immaginare come sarà la nostra società post petrolio. Partendo dalla denuncia dei due documentari di Mazzotta si vuole guardare avanti e provare ad essere propositivi. La domanda è: Si può vivere senza il petrolio? Saranno i partecipanti alla sezione ”Life after oil” a contribuire a dare una risposta.

Come mai “Life after oil” si terrà in un altro periodo, ossia a settembre e non durante il festival a Sassari di giugno?
Siamo in fase organizzativa, ma l'intento è quello di fare vivere il festival tutto l'anno attraverso la focalizzazione di tematiche diverse in periodi e luoghi diversi. Ovviamente tutto dipende dalla disponibilità e sensibilità delle amministrazioni locali. I comuni di Villanova Monteleone e di Martis si sono da subito resi disponibili a dare successo al progetto di decentrare il festival per moltiplicarlo. Attendiamo che anche altre amministrazioni si facciano avanti perché il Sardiniafilmfestival è patrimonio della Sardegna. E di questo siamo orgogliosi.

Cine club sassariPerché i filmmaker dovrebbero partecipare? Vuole lanciare un invito?
I registi sanno bene che partecipare ad un festival può dare visibilità alla propria opera ed in questo senso il SFF contribuisce ogni anno con la proiezione di centinaia di cortometraggi ad un pubblico internazionale riunito durante il festival. Ma il festival non è limitato al periodo temporale dell’evento. I cortometraggi entrano nella Mediateca internazionale del corto, le cui schede sono online e possono essere consultate gratuitamente da qualsiasi parte del mondo. Insomma, chi passa al Sardiniafilmfestival lascia una traccia che non si cancella. E poi ci si diverte!!! Basta scorrere le fotografie delle varie edizioni per rendersi conto quanto può essere piacevole partecipare al Sardinia Film Festival col proprio film, ma anche e soprattutto con la propria presenza durante i giorni del festival!!!

Carlo DessìNon tarda a farsi sentire la voce del Presidente del Cineclub Sassari, Carlo Dessì, che abbiamo intervistato  sull’offerta cinematografica di Sassari.

Chiudono i cinema storici,  il Venerdì, il Quattro Colonne; e per chi vuole andare al cinema  qual è l'offerta?
Sassari è una città universitaria con 120mila abitanti più hinterland, con l'unica Accademia di belle arti della Sardegna... non ha multisale, ma di fatto non ha più sale cinematografiche, se si esclude il Moderno e il Verdi (quest'ultimo utilizzato anche come teatro) ma non ha nemmeno una mediateca pubblica (c'è la nostra che è privata ma che volentieri cederemmo per farla diventare pubblica).  Non so, non capisco... letto così dovrei dire che Sassari non ama il cinema. Eppure non è così, ci sono diverse associazioni che si occupano di cultura cinematografica, ci sono dei registi che fanno bei prodotti cinematografici, altri che comunque ci provano... ci sono diverse rassegne ben frequentate e c'è il Sardinia Film Festival. Allora penso che Sassari sia una città che ama il cinema, basterebbe che qualche amministratore comunale illuminato lo capisse. Per il momento Sassari ha tanti  spazi, ed altri a breve verranno consegnati alla città. La speranza è che non diventino contenitori polifunzionali senza anima, che coraggiosamente gli si dia un ruolo ben preciso. A quel punto, forse, uno spazio per il cinema, non quello dei blockbuster, potrà esistere.

SassariIl Sardinia Film Festival alla sua nona edizione  si conferma  come una manifestazione di respiro internazionale, e come una vetrina per i giovani filmmaker. Quanto sono importanti  queste manifestazioni per chi vuole affacciarsi in questo campo?
Chi fa film, documentari, animazioni ha un obiettivo preciso: quello di farli vedere al maggior numero di spettatori!!! Partecipare, essere selezionati e magari vincere un festival, permette al regista di avere credito per il film successivo. E'  il modo migliore per ottenere visibilità da spendere con i produttori... Per i giovani che iniziano a muoversi nel mondo dei cortometraggi partecipare ad un festival internazionale è sicuramente utile per imparare, confrontarsi con altre realtà, ma anche per conoscere altri mondi, insomma... apre la mente!

Noi come Cineclub Sassari stiamo creando le condizioni per la nascita di un soggetto pubblico/privato che "utilizzi" il Sardiniafilmfestival per promuovere l'immagine della Sardegna all'estero, per far conoscere le nostre "location" ai giovani registi e che questa operazione si trasformi in turismo, film girati in Sardegna, lavoro per le maestranze locali e tanti, tanti scambi culturali da e verso la Sardegna.

19 febbraio 2014

Powered by CoalaWeb

Accesso utenti e associazioni