Percorso

Sardegna svegliati, è primavera: più merito e impegno per la cultura!

La Fondazione Film Commission ancora in alto mare e per la Fondazione dedicata a Maria Lai nominata direttrice Cristiana Giglio, moglie di Renato Soru. di Enrica Anedda   

L'omaggio della Camera dei Deputati a Maria Lai. Al centro la presidente Laura Boldrini. All'estrema sinistra Cristiana Giglio. All'estrema destra Romano Cannas, già presidente della RAI Sardegna.Il cinema in Sardegna

Siamo rimasti assenti per un po’ di tempo e proprio in questi giorni si sono verificati alcuni accadimenti importanti che confermano la correttezza delle nostre analisi. Da un lato ci inorgoglisce essere precursori di battaglie che ci sono costate fatica e hanno richiesto anche coraggio. Dall’altro ci dispiace che anche in un settore già fragile come quello della cultura si ripetano e protraggano questioni e problemi tipici della mala politica italiana.

Da mesi Cinemecum porta avanti un'inchiesta sulla Fondazione Film Commission, alla quale abbiamo offerto il nostro contributo con osservazioni costruttive; ma non hanno sortito alcun effetto. L’8 maggio l’Unione Sarda ha finalmente pubblicato un bell’articolo a firma di Sergio Naitza che sostanzialmente riprende ciò che noi denunciamo da tempo. Contestualmente Moviementu titola un rendiconto sulla sua attività “Cinema in Sardegna. La pazienza che finisce”.

Davvero di pazienza ne è rimasta poca, basta dare uno sguardo alle ultime notizie che provengono dalla Fondazione.

Pochi giorni fa è stato pubblicato l’esito di un avviso del 2013 per la formazione del personale degli uffici della Film Commission. Decine di giovani disoccupati e titolati hanno atteso più di un anno per avere risposta alle loro domande. Ovviamente non sono stati pubblicati i punteggi delle votazioni e i verbali. Il principio della trasparenza continua a essere ignorato. Da mesi si aspetta l’esito del bando per la realizzazione del sito: uno strumento indispensabile per promuovere la Sardegna, dal quale una Film Commission non può prescindere.

Inoltre, nella confusione fra legge e delibere provvisorie tutt'ora non è chiaro chi gestirà i bandi regionali per il cinema; autori e associazioni attendono alla finestra di poter programmare la loro attività. Un disastro, come sottolinea il comunicato di Moviementu.

È stato anche pubblicato il bando per nuovo direttore della Film Commission, meno di un mese per partecipare, con scadenza al 19 maggio. Non si trova sulla pagina internet della Film Commission. I motivi non si conoscono; ma in questi anni l’ente di promozione ha sempre svolto un attività di non promozione.

Moviementu sostiene che il bando sia stato studiato apposta per la riconferma della stessa direttrice, Nevina Satta. Noi non ci esprimiamo al riguardo; ci sorprende invece che la conoscenza della lingua inglese non sia un requisito indispensabile per un’attività che dovrebbe spaziare in tutto il mondo al fine di attirare produttori cinematografici da ogni dove. Ci chiediamo se l’amore per la lingua sarda non abbia fatto perdere il senso della realtà. Ci dispiacerebbe poi se a seguito dell’articolo de L’Unione Sarda fosse solo la Satta a lasciarci le penne. Per noi non è lei la principale responsabile del mal funzionamento della Fondazione; i responsabili sono altri: coloro che dall’inizio fanno parte del consiglio di amministrazione e non si sono attivati per cambiare le cose, nonché gli assessori e i presidenti della giunta che mai hanno manifestato una forte volontà politica di dare impulso al cinema e alla cultura per creare lavoro e reddito.

Berlusconi ha appena annunciato un dipartimento culturale in Forza Italia sul presupposto che la cultura crei economia! Ma guarda un po’, con la primavera si è svegliata anche la destra!

Chi invece non si sveglia è la Sardegna. A parte la Film Commission, una rapida panoramica a tutto il settore culturale mette in luce un sistema che si regge sulla raccomandazione politica, che non valorizza il merito e non offre speranza ai giovani.

 

Il Comune di Cagliari

Abbiamo già scritto della sconvolgente decisione della Giunta Comunale di Cagliari di prorogare i bandi per la cultura a scadenza già avvenuta, al fine di favorire alcuni ritardatari. Ora aspettiamo l’esito previsto per la fine di maggio, certamente genererà ricorsi su ricorsi, con dispendio di risorse pubbliche. Per Cagliari Capitale Europea della Cultura, invece, si è verificato un fenomeno curioso che ha determinato la nomina di due direttori artistici: uno, Renato Quaglia, scelto discrezionalmente nel 2013. L’altro, Massimo Mancini, nominato a seguito di un recente bando pubblico. Il primo chiamato a dirigere dal 2015 al 2019, il secondo nel periodo da aprile a dicembre 2014. Due direttori artistici per lo stessa manifestazione, nominati in maniera diversa per tempi diversi. Vi lasciamo ogni giudizio!

 

La Fondazione "Stazione dell’Arte"

Un'indagine fra le varie fondazioni culturali rivela che la musica non cambia. In particolare colpisce la nomina di Cristiana Giglio a direttrice della Fondazione “Stazione dell’arte” che gestisce il museo dedicato a Maria Lai. La fondazione è finanziata dal Comune di Ulassai e dalla Provincia dell’Ogliastra: sindaco e presidente fanno parte del consiglio di amministrazione. Ciò nonostante non hanno ritenuto di pubblicare un bando per la nomina di direttore e si è deciso di scegliere Cristiana Giglio, che guarda caso è la moglie del prossimo candidato alle europee del pd, Renato Soru. Gira voce che la Giglio Soru non riscuota alcuno stipendio, ma ricopra quel incarico per passione e per l’ambizione di raggiungere un traguardo più importante, come quello di assessore. Abbiamo telefonato alla Fondazione per avere maggiori ragguagli ma non ci hanno saputo dire niente. Certo è che in Sardegna ci vorrebbe più trasparenza, più meritocrazia e più speranza per i giovani, tanti dei quali partono per specializzarsi - magari proprio in museologia - e poi quando tornano si rendono conto che la Sardegna non offre nulla per loro. Tutto già occupato.

 

Articoli correlati:

L'editoriale

La Sardegna Film Commission: un caos a conduzione schizofrenica e gestione personalistica

Sardegna Film Commission: interviene Nevina Satta

Grimaldi:"Le cinéma? C'est moi!"

La Sardegna Film Commission esiste (ed è femmina)

Alla luce la Sardegna Film Commission

Grimaldi: vi presento la mia Film Commission

Film Commission, finalmente è realtà

Film Commission? E' tutto da fare

Con la Puggioni all'Exmà

 

9 maggio 2014

 

Powered by CoalaWeb

Accesso utenti e associazioni