Percorso

Moviementu: facciamo finta di non aver mai fatto queste domande

Di Marco Antonio Pani



Moviementu - Rete Cinema SardegnaLe Film Commission regionali dovrebbero avere il preciso scopo di fungere da enti di sviluppo territoriale, per il tessuto produttivo del comparto cinematografico e di tutta la regione, attraverso la promozione del territorio e l'economia legata alle necessità logistiche delle troupe.

Dopo aver già fatto queste domande per mesi e mesi, noi di Moviementu, un'associazione di 192 operatori del settore cine-audiovisivo sardo, chiediamo al presidente della Film Commission Sardegna (o a chiunque altro conosca le risposte) di dichiararare una volta per tutte:

Qual è la sua politica per il rilancio del cinema in Sardegna? A che punto sono la catalogazione 

la catalogazione delle location, le convenzioni con hotel, ristoranti e fornitori? 
Perché il database dei professionisti operanti nel settore non è consultabile on line? 
Cos'è stato fatto per favorire l'installarsi di nuove imprese dedite di service cinematografico o per rafforzare le imprese già operanti sul territorio?
 Cosa si aspetta ancora a convocare i famosi "Stati generali del Cinema" in modo che tutti gli operatori contribuiscano a un progetto di riassetto del settore, dalla riorganizzazione della Film Commission fino ad arrivare all'ammodernamento della Legge Cinema?
 Perché ancora non c'è un solo comune della Sardegna, fra i soci della Fondazione? Perché alla pubblicazione dei risultati dei bandi non seguono comunicazioni ufficiali di assegnazione dei contributi, né previsioni di tempi per il saldo, mentre arrivano puntuali le richieste di rendicontazione? Venezia, Cannes, Amsterdam...

Marco Antonio Pani Presidente di MoviementuVediamo la Film Commission muoversi da un festival all'altro. È giusto. È giusto accompagnare e promuovere i film sardi e girati in Sardegna e promuovere la nostra terra come luogo in cui si può fare cinema. Ma se la Film Commission continua ad essere così disorganizzata da non essere in grado di pubblicare, sul proprio sito istituzionale, lo stesso bando per l'assunzione del proprio direttore... cosa andiamo ad offrire ai produttori? Cosa stiamo offrendo, di autentico, quando partecipiamo ai festival e ai mercati? E cosa offriamo alle imprese, ai lavoratori ed agli autori sardi per far funzionare a regime il loro settore?

Non è domanda retorica. Crediamo che i lavoratori del cinema sardo meritino una risposta cerca. Mettiamo... oggi siamo tutti produttori: non ci serve sapere cosa promette la Film Commission. Ci serve sapere cosa offre realmente. E poi che ce lo dia per davvero. Si può fare? Quando? Domani? Perché, dopo due anni, già domani appare tardi.

14 maggio 2014

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