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Reportage. Ex Manifattura Tabacchi: tra polvere e speranze nasce la Fabbrica della Creatività

Ecco cosa si nasconde dietro il grande cantiere in pieno centro a Cagliari (guarda la photogallery). I lavori dovrebbero terminare a fine anno, ma il Cineporto rimane ancora un sogno. di Carlo Poddighe

L'ex manifattura tabacchiSarà un regalo di Natale a Cagliari e a tutta l’Isola il recupero prima architettonico, poi funzionale dell’ex Manifattura Tabacchi di viale Regina Margherita, pronta a diventare la “Fabbrica della Creatività”.

«Entro dicembre 2014 saranno terminati i lavori e gli spazi riconsegnati alla città», assicura l'ingegner Antonio Conti, già Direttore generale dell’assessorato regionale alla Cultura, l’uomo che, secondo la sua definizione, “ha trovato i soldi” per realizzare il progetto e che ci ha aperto i cancelli del cantiere nel centro di Cagliari, per una “visita guidata” negli spazi dell’opificio. Su una superficie totale di 22mila mq, i lavori hanno interessato una superficie complessiva di 16mila mq, 10mila dei quali coperti. La spesa per le casse regionali è stata di oltre 10 milioni di euro. Un impegno non da poco, ma fondamentale per restituire l’area alla collettività.

L'ex manifattura tabacchiForte era stato, infatti, il rischio che l’ex Manifattura, dopo che nel 2001 era stata interrotta la produzione, andasse dal Demanio direttamente nelle mani di un privato. Solo l’intervento su più fronti dell’ex sindaco di Cagliari, Mariano Delogu, e del parlamentare Gianfranco Anedda, oltre a una vittoriosa causa legale davanti al Tar, hanno consentito il passaggio dell’area dallo Stato alla Regione e scongiurato che un patrimonio comune della città non diventasse fruibile da tutti. Tre assessorati regionali: Cultura, Enti locali e Turismo hanno investito e sovrainteso ai lavori di recupero e ora, a sei mesi dalla consegna, l’ex Manifattura mostra già il suo nuovo volto (Guarda Photogallery).

L'ex manifattura tabacchiIl recupero ha riguardato le vecchie Officine, in cui verrà realizzato l’atelier di Architettura: laboratori di design e di artigianato. All’ingresso sarà ospitata la Biblioteca del Consiglio regionale e all’interno della struttura saranno realizzati punti di accoglienza e di ristoro per i visitatori. Saranno resi visitabili diversi spazi in cui si lavorava il tabacco dall’inizio ‘900, come percorsi di archeologia industriale; ed è praticamente terminata una grande sala polifunzionale nell’edificio più interno, quello che ospitava il deposito dei famosi sigari Toscani.
Cineporto. Proprio nel primo piano di quest’edificio avrà sede il Cineporto: ampi locali adatti a ospitare le produzioni cinematografiche e artistiche, scenografie e uffici condivisi per le produzioni esterne, nonché la “Sardegna Film Commission”.

L'ex manifattura tabacchiInoltre, attraverso un accordo col Teatro Lirico, sarà possibile creare dei laboratori semipermanenti. Ma i lavori che interesseranno quest’ultimo lotto devono essere ancora assegnati. È stato stanziato un milione di euro, ma il Cineporto non (ri)nascerà a fine anno come il resto degli spazi dell’ex Manifattura. L’area è comunque molto interessante e funzionale per un futuro utilizzo da parte delle diverse anime del mondo del cinema sardo. Ha davanti un lungo piazzale, cui si accede attraverso l’ingresso laterale di via XX Settembre, l’unico che consenta il passaggio dei camion per il trasporto di grandi scenografie.
Nelle intenzioni degli architetti, la grande sala polifunzionale al pian terreno del Cineporto potrà all’occasione essere trasformata in teatro.

L'ex manifattura tabacchiÈ prevista la sistemazione di un palco e sono già presenti i camerini, ma gli ambienti non sembrano adatti a ospitare delle rappresentazioni. Troppo ampi, sono nati per tutt’altro scopo e, sebben rimodernati, non presentano (ancora) un’adeguata  insonorizzazione, né una buona acustica di base. Molto più senso avrebbe recuperare, a questo scopo, il cinema “Due Palme”, praticamente annesso alla ex Manifattura e utilizzarlo per inscenare gli spettacoli teatrali o le proiezioni cinematografiche. Cosa fattibile, ora più che mai, visto che è stato finalmente sciolto il lungo contenzioso sulla proprietà e «le chiavi della storica sala sono state consegnate la settimana scorsa alla Regione», assicura Conti. Si può quindi cominciare a immaginare il futuro.


LA PHOTOGALLERY

 

23 luglio 2014

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