Percorso

La Valigia dell'Attore: tributo a Gian Maria Volonté

La Maddalena in Festival dal 29 luglio al 3 agosto con Elio Germano e Valeria Golino. Ma all'appello mancano due Isole del Cinema.

Gian Maria Volonte'Vent'anni fa moriva Gian Maria Volonté. Il tempo non scalfisce la bravura dell'attore, e le sue interpretazioni che illuminano film importanti, vere pietre miliari nella storia del cinema italiano:  l'innegabile carisma e un grande rigore fanno di questo artista il modello (inarrivabile) di una recitazione “nuda” e scarna, ma capace di toni sopra le righe,  senza mai tradire la simbiosi con il personaggio; e il simbolo di un cinema di forte impegno civile.

La Valigia dell'Attore”, il Festival ideato e diretto dalla figlia dell'attore, Giovanna Gravina e curato da Quasar - in programma dal 29 luglio al 3 agosto sull'Isola della Maddalena, e specialmente dedicato all'arte della recitazione (e alla formazione degli attori, con un seminario residenziale, tenuto quest'anno da Elio Germano, nei giorni che precedono la kermesse) rende omaggio al protagonista di pellicole indimenticabili, dall'“Indagine” di Petri, a “Sacco e Vanzetti”, a “Il caso Moro” di Ferrara, emblematiche di un modo di intendere l'arte e il suo ruolo nella società.

''Il capitale umano'', Valeria GolinoTra i protagonisti della decima edizione – impreziosita da una retrospettiva su Volonté – spicca il nome di Valeria Golino, vincitrice del  Premio David di Donatello 2014 come migliore attrice non protagonista per “Il capitale umano” di Paolo Virzì e del Premio Anna Magnani Bif&St 2014 di Bari per il ruolo della  protagonista in “Come il vento” di Marco Simon Puccioni: entrambi i film saranno proiettati nella Fortezza i Colmi rispettivamente venerdì 1 e sabato 2 agosto alle 21.30 alla presenza dell'attrice, che sabato mattina, insieme a Puccioni, incontrerà il pubblico negli ex Magazzini Ilva.
Elio Germano, uno dei più interessanti talenti del cinema italiano contemporaneo, premiato a Cannes per “La nostra vita” - oltre ai vari David di Donatello, Nastri d'Argento, Ciak d'Oro e Globi d'Oro nel suo Palmarès-  che a La Maddalena fino al 27 luglio condurrà un “Allenamento Traumatico”/ dal teatro al provino audiovisivo, per giovani attori provenienti da scuole e accademie d'Italia e della Sardegna, sarà anche protagonista dell'incontro di mercoledì 30 luglio alle 10.30. In serata  (alle 21.30) l'attore riceverà il Premio Gian Maria Volonté 2014 de Le Isole del Cinema, prima della proiezione, a I Colmi, de “L’ultima ruota del carro” di  Giovanni Veronesi, di cui è l'interprete principale, e che gli è valso l'ennesima nomination al David, e al Ciak.

Gian Maria Volonte', ''Sacco e Vanzetti''Focus sulla vita e l'arte di Gian Maria Volonté – con proiezioni, conferenze e incontri disseminati nei sei giorni del Festival, inserito nel circuito “virtuoso” de Le Isole del Cinema: si parte già martedì 29 con la rassegna “Gian Maria Volonté tra cinema, teatro e televisione” curata da Orsetta Gregoretti e l’incontro con Ferruccio Marotti, ex Direttore del Centro Teatro Ateneo, sui retroscena del suo “Un attore contro”. Spazio a documentari come “Indagine su un cittadino di nome Volonté” di Alejandro de La Fuente e Mirko Capozzoli (il 31 mattina), film celeberrimi come “Banditi a Milano” di Carlo Lizzani e “Uomini Contro” di Francesco Rosi (che chiude la kermesse); e presentazioni di libri - “Il lavoro d’attore” di Fabrizio Deriu e “L’immagine e la memoria” a cura di  Valeria Mannelli. Non macheranno inediti e rare visioni: da  “Hablemos”, una delle poche interviste rilasciate da Gian Maria Volonté (a Montevideo, 1992), al video  sullo spettacolo “Tra le rovine di Velletri”, storia della cittadina durante la seconda guerra mondiale.

Non solo cinema: “La Valigia dell'Attore” ospita anche due mostre fotografiche “a tema” - tra I Colmi e gli ex Magazzini Ilva: “Volonté da La Maddalena a Velletri” di Tatiano Maiore e “Gian Maria Volonté dentro e fuori scena” (in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino e di Marcello Geppetti Media Company); in più, “Il tempo e la storia” di Fabio Presutti (in collaborazione con L’Ente Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena).

Giovanna GravinaSe “La Valigia dell'Attore” inizia tra i migliori auspici (complice la bellezza dei luoghi, in cui Volonté soggiornò a lungo e dove la figlia Giovanna Gravina ha scelto di vivere), e si è appena concluso il Festival di Tavolara “Una Notte in Italia”, all'appello dell'edizione 2014 de Le Isole del Cinema mancano due tasselli importanti: saltano Creuza de Mà a Carloforte e il Festival Pensieri e Parole/ Libri e Film all'Asinara. Questioni di budget fondamentalmente – di bandi mancati, di risorse non assegnate, di contributi parziali, e del resto volontari, della fondazione Banco di Sardegna, attribuiti a solo due su quattro manifestazioni – per un'ennesima occasione perduta: invece di sfruttare l'onda lunga e la risonanza nazionale e internazionale di un progetto europeo, puntando sulla cultura e quella peculiare forma di turismo che intreccia arte e natura, curiosità per i luoghi e amore per le stars, si sceglie la via facile e fin troppo praticata dei “tagli”. O peggio ancora, dell'indifferenza.

Gian Maria Volonte'Ci si dimentica – così, semplicemente – di predisporre risorse, di deliberare, di indire i bandi, di salvaguardare l'esistente e favorire la nascita di nuove iniziative – vale per il cinema, e purtroppo non “solo” per il cinema, questa tendenza, quasi una reinterpretazione neo-liberista del  laissez-faire che se può avere una sua ragion d'essere nel mercato economico-finanziario, non ne ha alcuna nell'ambito della cultura (stante il mero rispetto della Costituzione, che recita all'art. 9, mai abolito , che «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione»). La scusante della crisi, semmai, è un'aggravante: proprio nei momenti peggiori l'investimento in cultura, arte e scienza è più che mai urgente e necessario.

La Sardegna – suo malgrado, verrebbe da dire – si è a suo tempo dotata di strumenti come la Legge sul Cinema del 2006 e la Sardegna Film Commission (che finalmente ha inaugurato la sua sede) e il concetto mai ribadito a sufficienza – ormai quasi un refrain delle dichiarazioni del MoviEmentu - che la decima musa sia (anche e per certi versi soprattutto) un'industria dovrebbe far pensare che far vivere, sostenere, favorire quella filiera sia un obiettivo di interesse primario per la collettività. Per la ragione più banale del mondo: che quell'investimento porta frutti, immediati e quantificabili.

La Valigia dell'AttoreIl ruolo della Sardegna FC - attrarre produzioni, e quindi investimenti e risorse  - e parallelamente la valorizzazione e il sostegno a progetti d'interesse culturale che diffondano l'immagine dell'Isola, se resi fattivi e concretamente messi in atto, non possono che apportare benefici – ai conti degli alberghi e dei ristoranti, alle compagnie di navigazione e alle compagnie aeree, e ultimi ma non meno importanti i molti professionisti e operatori locali del cinema.
I Festival – per restare al tema – sono una vetrina, un luogo d'incontro, di scambi d'idee: in questa filiera che varrebbe la pena promuovere (nei fatti esiste già: registi, operatori, montatori, tecnici e maestranze, sceneggiatori, costumisti, truccatori, filmmakers e naturalmente attori e comparse e perfino compositori... fotografi di scena etc) rappresenterebbero l'elemento catalizzatore, di promozione dell'immagine e dei contenuti (location e risorse dell'Isola) e di confronto tra i giovani e i grandi maestri. Ma progettare e organizzare richiede risorse e tempi certi, non la nebulosità kafkiana dei contributi regionali e non solo. Sennò alla fine resteranno solo promesse scritte sulla sabbia e parole nel vento.

Per saperne di più: www.valigiattore.it/

23 luglio 2013

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