Percorso

Reportage. Festival internazionale del Film di Roma

Focus sui film presentati alla IX edizione. dalla nostra inviata Giovanna Maria Branca

Benicio Del ToroNiente più giurie a Roma quest'anno, per riportare il Festival all'atmosfera della Festa concepita da Veltroni nove anni fa. Il Festival Internazionale del Film di Roma, ad un anno dal decennale, e sempre al centro delle polemiche tra i suoi sostenitori ed i suoi detrattori, si pone sulla scia di quello che da qualche anno si è affermato come uno dei più grandi Festival mondiali – Toronto – decidendo che gli unici premi a venire elargiti saranno quelli del pubblico.

Nuove sezioni, dunque, a sostituire il concorso: Cinema D'oggi, una selezione di cui fanno parte “autori sia affermati che giovani”; Gala, una selezione di pellicole “popolari ma originali”; e Mondo Genere, che come dice il nome stesso si concentra su film di genere, qualunque esso sia.

''Guardians of the Galaxy''E poi ci sono le sezioni già note, da Alice nella città – dedicata ad un pubblico di giovanissimi – a quella Prospettive Italia inaugurata dal primo anno di Muller e filiazione diretta di quel Controcampo Italiano che aveva voluto quando era direttore del Festival di Venezia.
Come è tipico del Festival di Roma, non mancano neanche i grandi nomi da far sfilare sul tappeto rosso: uno dei primi ad arrivare è Benicio del Toro, protagonista del film di Andrea di Stefano su Pablo Escobar nonché antagonista nella nuova saga della Marvel trasposta per grande schermo, I Guardiani della Galassia, in anteprima lunedì scorso nelle sale dell'Aditorium, dal 22 ottobre nelle sale italiane, e che si appresta a bissare il successo degli Avengers. Domenica è stato invece il giorno di Richard Gere, protagonista e produttore di Time Out of Mind, un progetto che aspettava di realizzare da 10 anni, che segue alcuni giorni della vita di un senzatetto newyorchese, per cui il grande divo americano, in tenuta da “barbone”, ha veramente chiesto l'elemosina in una strada affollatissima del Greenwich Village senza mai venire riconosciuto.

''The Knick''Ad accompagnare la nuova serie tv The Knick, interamente diretta da Steven Soderbergh, è invece arrivato a Roma il protagonista Clive Owen, che ha incontrato il pubblico in un'altra delle “tradizioni” del Festival di Roma, le Conversazioni, che il giorno successivo hanno avuto come ospite il grande regista tedesco Wim Wenders, che porta nella capitale il suo ultimo lavoro: Il sale della terra. Ma le star che hanno attirato il maggior numero di persone intorno al tappeto rosso sono molto più giovani e meno note tra i non adolescenti: Lily Collins e Sam Claflin – quest'ultimo tra i protagonisti del secondo capitolo di Hunger Games, che l'anno scorso aveva portato all'auditorium migliaia di ragazzi e soprattutto ragazze giovanissimi – interpreti della commedia sentimentale Love, Rosie, che in Italia uscirà con il titolo #Scrivimiancora.

''Gone girl''Uno dei film più attesi di questo Festival – se non il più atteso – benchè giunga a Roma senza nessuno ad accompagnarlo, e nonostante sia già stato visto in apertura del New York Film Festival – è l'ultimo lavoro di David Fincher, Gone Girl (tratto dal romanzo di Gillian Flynn, anche sceneggiatrice), che conferma tutte le più rosee aspettative dimostrandosi il film più interessante ed appassionante visto sinora all'Auditorium nonostante la sua durata sopra la media (due ore e mezzo). In bilico tra il thriller, il mystery movie e la commedia – in particolare la satira sul sistema dei media americani – Gone Girl è la storia di un marito (Ben Affleck) e sua moglie (Rosamund Pike) che un bel giorno scompare nel nulla, dando il via alle indagini ed al clamore mediatico: un altro dei grandi film di genere realizzati dal regista di Fight Club e Seven.

''La spia''Dopo un inizio tiepido, in cui a convincere più di tutto erano forse stati il fumettone di Takahashi Miike – habitué di tutti i Festival diretti da Muller e regista più prolifico di tutto il Giappone – As the Gods Will, ed Eden di Mia Hansen Love – storia di un dj drancese accompagnata dalla musica dei Daft Punk - Gone Girl è il film che fa scrosciare più applausi. Ma il Festival non è ancora finito, e nei prossimi giorni vedremo sia altre star – Kevin Costner incontrerà il pubblico romano il 24 ottobre – che, soprattutto, altri film, tra cui La Spia di Anton Corbijn, ultimo film interpretato dal compianto Philip Seymour Hoffman, morto nel febbraio di quest'anno.
Continua anche la Retrospettiva sul Cinema Gotico italiano, che omaggia il maestri dell'horror nostrano (Riccardo Freda, Mario Bava, Antonio Margheriti...) riscoperti in primo luogo da cinefili d'oltreoceano quali Quentin Tarantino ed ora osannati anche in patria. In attesa del verdetto del pubblico, tra polemiche e qualche buon film, la Festa romana continua.

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22 ottobre 2014

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