Percorso

“Così ho conquistato Tarantino”

Federico Mancosu il sardo di Roma ha realizzato la locandina di Django Unchained. di Francesca Ebau

Federico MancosuRomano, figlio di genitori sardi. Da grafico autodidatta, pubblicando i suoi lavori sul web, è riuscito a riscuotere un successo sempre maggiore. Sino al colpo della vita.

Federico, ti chiedo di presentarti ai nostri lettori.
Mi chiamo Federico Mancosu, sono nato a Roma nel 1976 e sin da bambino ho sempre amato disegnare e osservare il piccolo e grande schermo per trarre ispirazione per i miei disegni. Se escludiamo un anno di scuola di fumetto, frequentato durante gli studi da geometra e una laurea in disegno industriale conseguita presso La Sapienza ormai 15 anni fa, mi ritengo un autodidatta. Dopo gli studi, a 24 anni ho iniziato subito a lavorare come web designer e art director presso una new media agency romana in cui ho trascorso la bellezza di 12 anni. All'interno dell'agenzia mi sono occupato di numerosi progetti in diversi campi (siti web, Flash games, animazioni, campagne banner e stampa) e per clienti importanti, tra cui una lunga collaborazione con Cartoon Network per cui avrò svolto centinaia di progetti nel corso di più di 10 anni. Dopo questa lunga e bella esperienza che mi ha formato come professionista, attualmente lavoro come visual & social media director all'interno di una delle radio romane più amate e ascoltate a Roma e nel Lazio da qui a 25 anni.

Bianco, Rosso e VerdoneIn tutti questi anni di professione, ho cercato di ritagliarmi del tempo per realizzare dei lavori dedicati principalmente al mondo della pop culture, soprattutto ad alcuni cult movies del presente e del passato. Nel 2010 ho iniziato a realizzare dei poster concettuali minimalisti; i primi che realizzai li dedicai ad alcune pellicole dirette da Carlo Verdone per passare a degli omaggi al cinema che più amo, ovvero quello di genere italiano che va dagli anni '60 agli anni '80 (gialli, horror, spaghetti western, polizieschi). Successivamente progettai una serie di manifesti dedicati a dieci celebri videoclip che hanno fatto la storia della musica, questa serie di poster fece il giro del web a livello internazionale riscuotendo un discreto successo, dato che con molta probabilità fui il primo artista a dedicare dei poster a dei video musicali. Nel 2011 arrivò la svolta: un poster che realizzai quasi per gioco al da poco annunciato settimo film diretto da Quentin Tarantino, Django Unchained, fu notato dallo stesso regista che ne volle acquistare i diritti per impiegarlo nella produzione del titolo.

Qual è il tuo legame con la Sardegna?
I miei genitori sono entrambi sardi, mia madre è del nuorese e mio padre del medio Campidano, ma si sono conosciuti a Roma a metà anni '70, entrambi sono partiti per la capitale quando erano molto giovani, naturalmente per cercare lavoro. In Sardegna ho trascorso la maggior parte delle estati della mia vita, specialmente a San Teodoro dove abbiamo casa. Nell'isola vivono la maggior parte dei miei parenti, quindi tante zie e tanti cugini e una splendida nonna novantenne.

Il Buono il Brutto e il CattivoCome hai conquistato Tarantino?
Sono arrivato a Quentin Tarantino grazie ad un mio caro amico, Luca Rea, regista e autore televisivo (Stracult, Troppo Giusti, Lillo & Greg The Movie), che una decina di anni fa ebbe il privilegio di collaborare con il regista americano in occasione della rassegna “Italian Kings of B’s” presentata al Festival di Venezia nel 2004 e curata appunto da Luca Rea, Marco Giusti e Quentin Tarantino. L'estate prima dell'inizio delle riprese di Django Unchained, Luca segnalò a QT uno dei miei poster dedicati a "Django Unchained" inviando al regista un messaggio su Facebook. Tarantino non espresse commenti o pareri personali, ma nonostante questo, dopo pochi giorni, con mio immenso stupore, fui contattato attraverso una email dalla Weinstein Company, che erano interessati ad acquisire i diritti dei miei artworks dedicati a "Django Unchained". Quentin Tarantino insieme a Sergio Leone, è il mio regista preferito, potete quindi immaginare la gioia che provai nel leggere quella email. Firmai così una serie di documenti e contratti con tutte le case di produzione coinvolte nel film; solo dopo qualche mese scoprii attraverso il web che alcuni elementi del mio poster vennero utilizzati durante le riprese, per esempio tutto lo staff tecnico indossava magliette e felpe con il mio logo, oppure che la sedia da regista di QT riportava la mia grafica sullo schienale.

Django UnchainedQuando uscì il teaser poster ufficiale del film (quello rosso e nero con la catena spezzata) fu la conferma che il mio artwork fu utilizzato come base per il loro manifesto ufficiale. Successivamente la mia grafica fu impiegata anche nei trailer distribuiti in Europa e nei blu-ray/dvd che uscirono in seguito in tutto il mondo. Oltre a questa bellissima esperienza, qualche anno prima (2010) ebbi già a che fare con Tarantino; la sua assistente personale notò i miei poster minimalisti dedicati al cinema di genere attraverso il profilo Facebook del mio amico Luca Rea, probabilmente lei li mostrò a Quentin sapendo che potevano interessargli, successivamente lei mi chiese di spedirle una decina di quei poster. Tutt'ora, ogni volta che realizzo degli artwork dedicati ai suoi film, glieli invio a Los Angeles, di recente mi ha confidato che Quentin ha molto apprezzato il mio poster per i 20° anniversario dall'uscita di Pulp Fiction, così come il biglietto d'auguri con la grafica per i suoi 50 anni. Nonostante questo, non sono mai riuscito a stringerli la mano, dovevo incontrarlo durante la sua toccata e fuga romana per la prima di Django Unchained, ma purtroppo non ci sono riuscito per una serie di contrattempi. Di recente, sono stato con mia moglie un paio di volte a Los Angeles, ma purtroppo lui era impegnato altrove. Pazienza se non l'ho ancora incontrato di persona, l'importante è sapere che mi conosce e che apprezza i miei lavori.

Lavorerai anche per il suo prossimo film?
Purtroppo a causa di tutti i noti problemi che ci sono stati con la divulgazione del copione di "The Hateful Eight" da parte di un sito americano, il regista e la produzione del film ha dovuto prendere dei provvedimenti molto severi per non far trapelare nulla sulla nuova versione della sceneggiatura. Qualche settimana fa, ho girato all'assistente un "logo-title" che avevo pensato per il film, ma non credo che possa venir utilizzato. Per quel poco che è uscito del film (un teaser poster e un teaser trailer animato) ho notato che, anche per questo film, hanno adottato un tipo di grafica molto simile a quella utilizzata per Django Unchained. Il film è ancora in fase di pre-produzione, con molta probabilità le riprese inizieranno il prossimo mese di Gennaio.

Django UnchainedDopo questa esperienza, continuerai a creare per il cinema?
Il mio ultimo lavoro per il cinema risale ad una piccola collaborazione con la Filmauro per "Sotto una Buona Stella" di Carlo Verdone, per cui ho realizzato un logo-title utilizzato nel teaser trailer e in parte nel manifesto finale. Ho avuto la fortuna di conoscere il regista romano in occasione di un evento organizzato dal suo fan club ufficiale, ma già in precedenza un giornalista di Ciak gli aveva parlato di me inviandogli dei link di alcune mie opere a lui dedicate, Verdone ne rimase molto colpito e mi presentò quindi a Luigi De Laurentiis che, oltre ad offrirmi questo piccolo incarico, mi ha dato la grande soddisfazione di ordinarmi alcuni poster da esporre nel suo soggiorno di casa. Per il futuro ho un paio di progetti in cantiere che devo ancora iniziare a sviluppare, ma per motivi di riservatezza non ne posso ancora parlare.

19 novembre 2014

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