Percorso

I mestieri del cinema. Luca Portas

Proiettori, pellicole e la passione di sempre non scalfita dalla digitalizzazione per il Responsabile del Settore tecnico della Cineteca sarda. di Valentina Bifulco

Luca PortasLuca Portas è una persona riservata, ma chiunque si occupi di cinema o più in generale di audiovisivi in Sardegna lo conosce. Il laboratorio dove lavora è un via vai di persone che chiedono consigli, opinioni o semplicemente passano a trovarlo.

Il suo non è solo un lavoro tecnico, ma ha anche un alto valore sociale: attraverso la digitalizzazione delle pellicole si garantisce la fruibilità delle stesse nel tempo.

Il suo è un mestiere particolare, come nasce la sua passione e come è arrivato alla Cineteca Sarda?
Ho sempre avuto una grande passione per i film in pellicola, mi ricordo che quando ero alle elementari una volta alla settimana veniva fatta una proiezione.

Luca PortasIo passavo il primo tempo a guardare il film e il secondo a guardare il proiettore. Ho cominciato a chiedere come regali ai miei familiari proiettori, montavo film e costringevo tutte le persone del palazzo a guardare quegli improbabili cartoni animati muti. Il mio sogno era riuscire a proiettare a casa un film in 16mm. Ho saputo che la Cineteca Sarda era in possesso di un archivio. A faccia tosta mi sono presentato e mi ha accolto Peppetto (Giuseppe Pilleri ndr) che mi ha chiesto “E tu chi sei?” e io ho risposto “Semplicemente un appassionato”. Si è fidato subito e mi ha lasciato il proiettore e la pellicola senza nessuna garanzia. Così ho iniziato a proiettare in casa per amici e parenti. Ho cominciato a riparare alcune macchine della Cineteca Sarda che erano ferme da qualche tempo e pian piano è nata una collaborazione volontaria che nel tempo è diventata un lavoro.

ArchivioCome è avvenuto il passaggio da essere un fruitore della pellicola a maneggiarla e manipolarla con la digitalizzazione?
In Cineteca c’era necessità di avere dei dispositivi che permettessero la digitalizzazione, anche perché le nostre pellicole 16 mm erano ormai al limite della loro vita utile. Era necessario digitalizzare per fare in modo che anche in futuro si potesse fruire dei film, che in alcuni casi erano in unica copia in 16 mm. Ho studiato personalmente una soluzione per costruire un telecinema e l’ho assemblato praticamente a costo zero. Da quel momento abbiamo iniziato la digitalizzazione e il restauro conservativo delle pellicole.

Luca Portas al lavoroIl suo percorso professionale si concretizza oggi in un progetto molto importante che si chiama “La tua memoria è la nostra storia”
Il progetto consiste nella digitalizzazione di tutte le pellicole girate in Sardegna prima del 1985 nei formati 8 super8 e 9,5mm. Chiunque può portarci i suoi film di famiglia, le pellicole vengono catalogate, analizzate, restaurate meccanicamente e solo alla fine digitalizzate. Quando gli utenti ritirano i DVD gli viene consegnata una scheda da compilare, nella quale scrivono i ricordi, i luoghi, le ricorrenze filmate. Questo ci permette di avere la ricostruzione della storia della Sardegna attraverso la memoria di tutti. E’ un bellissimo progetto e gli utenti sono tantissimi. Ci dispiace per i lunghi tempi di attesa ma abbiamo solo uno scanner!

21 gennaio 2014

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