Percorso

"La nostra terra" di Giulio Manfredonia (S. Cocco)

di Silvia Cocco

''La nostra terra''"La nostra terra" è una commedia unanime del 2014 ispirata al precedente film "Si può fare" diretto dallo stesso Giulio Manfredonia e scritto da Fabio Bonifacci. È una storia incentrata su esperienze cooperative riguardo a terre sottratte alla mafia presente in diversi punti dell'Italia.

Vede l'arrivo di Filippo (Stefano Accorsi), un procuratore antimafia in un podere del Sud confiscato a Nicola Sansone (Tommaso Ragno), un boss mafioso finito in carcere a causa di presunti boicottaggi.
Spetta ora a Filippo il compito di mandare avanti la cooperativa, grazie all'aiuto di diverse persone tra cui l'ex fattore del boss, Cosimo (Sergio Rubini) e la bella Rossana (Maria Rosaria Russo), superando i vari ostacoli che lo spingono a mollare l'iniziativa. Riusciranno i diversi protagonisti ad andare avanti raggiungendo il loro fine o saranno costretti a rassegnarsi abbandonando il tutto?

''La nostra terra''Filippo è un uomo ansioso con mille paure, ma anche detentore della giustizia e della legalità; contrario di Cosimo, personaggio ambiguo che dà tonicità e forza, visto come pilastro del film.
La commedia è costumata, ma riecheggia troppo lo schema di "Si può fare" recuperando il riscatto sociale tramite il lavoro e una serie di personaggi diversi fra loro, che va dall'handicap all'orientamento sessuale.
Tuttavia, è un film che oltre a utilizzare la comicità per descrivere situazioni complicate che raramente vengono analizzate, cerca di dare speranza nella possibilità di un futuro migliore.
Antecedentemente i titoli di coda scorrono alcune frasi in ricordo di Pio La Torre, fondatore di una legge che avviasse il reato di associazione mafiosa e di una norma che sottrasse i beni ai mafiosi. La Torre su assassinato in Sicilia nel 1982.

Secondo la mia angolazione, Manfredonia vuole rappresentare a pieno la nostra attuale Italia, all'interno della quale non solo troviamo omertà, corruzione e paura, ma anche la forza di alcuni cittadini, che hanno il coraggio di creare organizzazioni contro la mafia, pur essendo a conoscenza delle varie conseguenze e rischi che potrebbero emergere.


Sono Silvia Cocco e provengo dal liceo statale Eleonora d'Arborea. Amo il cinema e tutto ciò che riguarda il mondo dello spettacolo; mi piacciono quasi tutti i generi di film, ma quelli che preferisco maggiormente sono gli horror. Non sono, invece, appassionata di libri, ma se dovessi optare per un genere specifico sceglierei sicuramente il romanzo.

21 gennaio 2014

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