Asuni tra Sardegna e Kurdistan
Dalle colline al mare, dal cinema alla musica, dagli incontri ai sapori. E’ la terza edizione dell’ “Asuni Film Festival” in programma nell’oristanese. di M.E.T.

Due i momenti della manifestazione: ad Asuni dal 27 al 29 luglio, al Parco dei Suoni di Riola Sardo dal 30 al 31 luglio con un’ultima giornata il 3 agosto per l’evento speciale “Miniere sonore”. Asuni Film Festival, nato dal progetto culturale “Progetto Asuni”, promosso dall’Amministrazione Comunale e dall’ Associazione “Su Disterru”. «E’ il terzo anno- ha detto il sindaco Sandro Sarai- della manifestazione, nata per valorizzare il territorio con progetti culturali, anche se la Regione non ci ha sostenuto come aspettavamo. Mandiamo avanti la kermesse con i nostri mezzi, altrimenti non si sarebbe realizzato. Molti artisti verrebbero anche gratis ad Asuni per non perdere la manifestazione. Dopo tre anni abbiamo pensato di collaborare con altri Comuni, in particolare con Riola Sarda che è sulla costa». Non cambia la formula del festival, ma cambia il suo direttore artistico. Da Enrico Pitzianti ad Antonello Carboni, regista oristanese, che ha scelto di dedicare il festival a una terra di confine, il Kurdistan. «Ho scelto- ha detto Antonello Carboni- il Kurdistan perché è una terra di drammi, narrata dal cinema con estrema maturità estetica. I curdi utilizzano il cinema spaziale e temporale alla perfezione. Il primo leggendario autore del cinema curdo è stato Yilmaz Gùney, che conquistò i cinefili occidentali con i suoi film diretti dall’interno del carcere.


Il Sinis ospiterà l’evento speciale “Miniere sonore”. Come un viaggio tra arti visive che si innestano in live electronics, improvvisazioni video, body performance. Tre agosto appuntamento con il video di Ennio Martusciello con tema l’integrazione tra alcune risorse tecnologiche e quelli naturali e culturali.