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Cinema d'esSex. ''Nymph()maniac (vol. I)'' di Lars Von Trier - VIDEO

In una società dominata dall’idea dell’amore, il regista danese mette in scena un porno al femminile, ma non femminista. di Mariangela Bruno

''Nymphomaniac''La versione integrale del film è stata presentata in esclusiva alla 64esima Mostra Internazionale del Festival del Cinema di Berlino. Plurinominato all’European Film Award del 2014 e al Nordic Council Film Prize dello stesso anno, Nymphomaniac  è l’ultimo tassello della trilogia sulla depressione pensata dal regista danese Lars Von Trier, che include i precedenti film Antichrist e Melancholia.

Uno sguardo didascalico sull’immagine del proprio sé che stenta a riconoscersi unicamente attraverso la pubblica opinione; un dramma sull’atomizzazione dell’identità moderna che pecca di desideri illeciti. Il film più tinteggiato di scandalo del 2014.

Abbiamo analizzato tre scene cardine di Nymphomaniac, secondo le nostre regole del gioco, per scoprire se rientra nel Cinema d'essai, nel Cinema d'esSex o nel Porno d'essai:

''Nymphomaniac''SCENA UNO
Tecnica Cinematografica: le inquadrature dettano la narrazione assecondando il ritmo incontenibile e provocante della fellatio. I primi piani frettolosi ed estremamente lucidi insieme ad una fotografia ben proporzionata creano una scena sincera. Voto 3
Carica Erotica: sappiamo bene che non sarà difficile per Joe, la protagonista del film, convincere uno sconosciuto ad abbandonarsi a un incontro sessuale fortuito, ma quello che non sappiamo è che saremmo stati spettatori di un gioco erotico ben riuscito che, a dispetto dei presupposti scontati, non ha rinunciato a ricordarci che ai giochi si vince o si perde senza mezzi termini. Voto 2
Intreccio Narrativo: siamo dentro il primo capitolo della saga ed è a questo punto che la storia di Joe inizia a delinearsi. Il sesso come scommessa e come dominio si accompagna a un’adolescenza prorompente e a un’età adulta lasciva e controllabile. Il tutto accompagnato da una diegetica storia sulle tecniche di pesca all’amo, dove l’analogia tra uomini e pesci e tra donne e pescatrici trova il suo risvolto più banale. Voto 2  
Totale: 7

''Nymphomaniac''SCENA DUE
Tecnica Cinematografica: montaggio ruvido ed inquadrature fluide creano un contrasto tra la narrazione della sceneggiatura e quella delle immagini rivelando un sostrato indicibile di sensualità. Finalmente una scena meno didascalica. Lars Von Trier, a questo punto della sua carriera, dovrebbe sapere che i suoi fan a scuola ci sono andati e che più che un insegnante vorrebbero un mentore. Tanta pazienza. Voto 2
Carica Erotica: può la tenerezza essere estremamente erotica? Questa scena potrebbe corrompere anche i più scettici a riguardo. L’amante G., che Joe ricorda in questo episodio, rientra a pieno nello stereotipo dell’uomo panciuto e timido che però si ritaglia un posto nella top tre dei migliori amanti della protagonista. L’uomo mostra un’attenzione per il piacere che colpisce e che, lungi dal sembrare fuori contesto, si rivela essere un orgasmo da podio. Voto 3
Intreccio Narrativo: dopo due ore di visione il racconto di Joe si è fatto pesante, e forse anche monotono. Una lotta tra un bene e un male che non vengono mai nominati o identificati; una storia rivisitata e ridotta ai minimi termini che di femmineo e di virile non ha capito nulla. Ci auguriamo che nel secondo volume si parli di sesso e delle sue condizioni di esistenza piuttosto che di tuttologia, perché per quello abbiamo già quel saccente di Terrence Malick. Voto 1
Totale: 6

''Nymphomaniac''SCENA TRE
Tecnica Cinematografica: siamo costretti a vedere tutto: i baci, le carezze, i piedi, le erezioni, gli sguardi e perfino le lacrime. Nonostante gli attori non abbiano dato il meglio, montaggio e musiche hanno salvato l’unità e il senso di questa onniscienza senza perderci nulla. Complimenti a loro. Voto 3
Carica Erotica: la voce narrante ci suggerisce che questa volta tutto è diverso; che fare sesso con Gérôme, co-protagonista del film, ha un qualcosa in più: l’amore. Tutta la scena è pregna di aspettative che formalmente non vengono deluse. Infatti è forse la scena più esplicita di tutto il film, come se non stessimo aspettando altro che questo momento. Eppure qualcosa va storto, Joe non sente nulla e benché sia piuttosto noto che storicamente le donne di orgasmi ne hanno visti pochi, la cosa sorprende. Finalmente il sesso si scopre meno meccanico e scontato di quanto Lars Von Trier ci abbia fatto credere. Voto 2
Intreccio Narrativo: siamo al tramonto del quinto capitolo e i nodi iniziano a venire al pettine. Il regista danese ci sta preparando a qualcosa di più. Uno dei pochissimi film in cui la catarsi è solo annunciata e dove a guardare il seguito c’è solo da guadagnare. Voto 3
Totale: 8

Calcoliamo. 7+6+8=21. 21/3= 7

Il profilo risultante per Nymph()maniac di Lars Von Trier è: Porno d’essai

In una società dominata dall’idea dell’amore, Lars Von Trier mette in scena un porno al femminile, ma non un porno femminista. Ci racconta di una sessualità radicale senza la responsabilità di una presa di posizione. Narra il percorso di una donna che, forse, dallo status di “MEA VULVA, MEA MAXIMA VULVA” non dovrebbe uscire mai. Eppure la questione rimane aperta: quanto dista l’emancipazione sessuale dalla tirannia collettiva? Ci auguriamo poco, molto poco.

10 giugno 2015

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