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Percorso

L'intervista. Antonello Grimaldi: ''Dateci i poteri o chiudiamo la Sfc''

Antonello Grimaldi e Sergio Scavio

Il presidente della Film Commission dopo i ricorsi dei registi: “O si cambia o pronto ad andarmene”. di Carlo Poddighe

“O la Fondazione Sardegna Film Commission si occupa lei dell’intero settore cinema o è meglio chiuderla”. È categorico il regista Antonello Grimaldi, presidente riconfermato della Sfc, nel rispondere alle tante critiche che da più parti sono piovute sull’operato della Fondazione regionale che ha come compito lo sviluppo del cinema in Sardegna.

Antonello GrimaldiDisegna il suo “mondo ideale” Grimaldi. “La Film Commission si deve occupare dei bandi ospitalità, presenziare ai festival nazionali e internazionali e, soprattutto, gestire i fondi destinati al settore prendendo in carico quei compiti ora assegnati all’assessorato regionale alla Cultura", spiega. Un “mondo ideale”, quello immaginato del presidente, che però non è poi così lontano dalla realtà, grazie soprattutto al regalo che l’ultima Finanziaria della Giunta, presieduta dal suo concittadino ed ex compagno di liceo, Francesco Pigliaru, ha fatto proprio alla Film Commission. Nella legge economica regionale dello scorso marzo, ben un milione di euro sono stati assegnati direttamente alla Fondazione sui 3,4 milioni totali previsti per il settore e i rigidi parametri fissati dalla legge Cinema sono andati a farsi benedire.

Presidente Grimaldi, a riportarla bruscamente alla realtà sono arrivati tre distinti ricorsi contro questa violazione della legge?
I ricorsi non sono contro me o la Fondazione, ma contro chi ha assegnato i fondi.

Beh chi ha assegnato i fondi vi ha fatto una bella sorpresa, visto che vi siete trovati in cassa il doppio di quanto vi spetterebbe in base alla legge Cinema.
Se si applicassero alla lettera le percentuali, su 3,4 milioni di euro il 70 per cento andrebbe alla Sfc e alla produzione e ben il 30 per cento, oltre un milione di euro ai Festival, mi sembra troppo.

Antonello Grimaldi e Nevina Satta

Ma questa è la legge. Inoltre di quel 70 per cento solo il 20 per cento spetta alla Film Commission, parliamo di 480mila euro. A voi è stato dato più del doppio.
480 mila euro servono alla Sfc giusto per sopravvivere. Non possono bastare per fare anche i bandi ospitalità che servono per sviluppare l’industria cinema in Sardegna, dare lavoro alle maestranze isolane e risorse a tanti. Anche a coloro che ora protestano

Sarò ripetitivo, ma c’è una legge regionale che prevede certi parametri. Perché Giunta e Consiglio regionale hanno deciso di violarla, scatenando la reazione degli operatori del settore?
Non saprei. È un parere personale, ma credo che non si è pensato di applicare le percentuali perché ritenute troppo obsolete. La Film Commission deve ricevere i fondi direttamente dalla Ras in Finanziaria, evitando altri giri. E la legge Cinema deve essere pensata come una cosa in più per il nostro settore, non come un limite.

Ma allora cambiamola.
Facile a dirsi. Noi le regole le abbiamo sempre rispettate, ma è arrivato il momento di mettere mano alla legge. Purtroppo, stando sempre dietro alle urgenze, alla burocrazia non abbiamo il tempo di intervenire.

Antonello GrimaldiE quindi forzature e ricorsi.
I ricorsi non sono contro di noi, ripeto, e stanno bloccando tutto. Era prevista per il prossimo 3 luglio l’uscita dei bandi e per il 4 un incontro con gli operatori. Ora è tutto saltato in attesa delle sentenze.

Troppo facile dare la colpa dei ritardi a dei ricorsi depositati “avantieri”.
E invece e così. Ma mi impegno, appena ci saranno le sentenze, a far uscire subito i bandi e a convocare un incontro con gli operatori il giorno dopo.

A proposito di bandi, chi decide quanto assegnare ai lungometraggi, quanto ai corti?
Lo dovrebbe decidere la Sardegna Film Commission che finalmente ha un Cda composto da tecnici. Come si può preferire che un qualunque funzionario presso un assessorato gestisca il settore meglio di persone esperte che stanno all’interno di una Film Commission? Poi le delibere, gli atti li possono firmare anche gli assessori, ma il ruolo della Fc deve essere determinante. Se non ha questa possibilità tanto vale chiuderla.

Voi cosa avreste suggerito all’assessore?
Se i soldi assegnati al cinema li avessimo gestiti tecnicamente noi, tolto il milione che la Finanziaria ci ha dato, avremmo diviso i restanti 2,4 milioni di euro assegnandone alla produzione due milioni. Ben più di quanto arriverebbe secondo le rigide percentuali della legge Cinema. Avremmo tagliato i fondi ai Festival che comunque avrebbero avuto 400mila euro che ritengo sufficienti. Questo sarebbe il mondo ideale in cui operare per il bene del settore, ma i ricorsi stanno facendo saltare tutto.

Antonello Grimaldi ''Nerone''Nel mondo reale invece i bandi non escono o se escono online sono dei fake come denunciato dall’Unione Sarda.
Quella è tutta un’altra storia, un grosso equivoco. Nel sito bussoladelcinema.it, per un errore materiale del web designer del Mibac, è stata messa online una simulazione che sarebbe dovuta rimanere nascosta. Per chi vuole, abbiamo una lettera di scuse inviataci dal Ministero.

Sono usciti i bandi ospitalità 2015, ma anche qui tante critiche.
Le critiche arrivano sempre, perché in tanti vogliono andare contro a prescindere. Magari sono gli stessi produttori sardi che poi usufruiscono dei fondi ospitalità oltre a quelli per il cinema sardo. Tra l’altro, pure in questo caso, se dovessero vincere i ricorrenti, salterebbero anche i bandi ospitalità. Fatto grave, perché questi fondi servono più di altri a trasformare il cinema in un’industria, attirando capitali esterni e distribuendo lavoro alle maestranze locali.

Tutela dell’industria o degli autori sardi?
È un falso problema. Non sono d’accordo con chi, come Antioco Floris, parla di bivio o di scelte divergenti. Favorire l’arrivo di chi vuole girare nell’Isola e aiutare il cinema sardo sono due strade da percorrere parallele.

Antonello GrimaldiSi è mai chiesto perché la Sfc scontenta sempre e così tanto gli operatori del settore in Sardegna?
I problemi sono solo con alcuni operatori del cinema, penso che la gente abbia un nervo scoperto: non si fida della Film Commission. Ma noi non abbiamo alcun interesse personale. Io ad esempio ho più volte, e anche di recente, rinunciato a girare in Sardegna, per una questione di principio. Comunque noi dobbiamo lavorare per tutti e rispondere di quello che facciamo a tutti i lavoratori del settore, non solo a chi ci critica o fa ricorso.

Non avete interessi personali e avete fondi che basterebbero solo per le spese di gestione, ma nessuno sa quanto e come spende la Sfc. Ce lo dica lei?
Non ricordo l’ultimo bilancio.

Grave! Quando il bilancio online?
Presto sarà pubblico il nostro nuovo sito. La comunicazione è stato sempre il nostro maggior limite. Ma comunque potete sempre chiedere l’accesso agli atti.

Buonanotte! Si è pentito di aver accettato la riconferma alla presidenza della Fondazione?
Non mi sono pentito. Però ora o riusciamo a svoltare, a stabilizzare la Film Commission, o la si chiude. Io sarei il primo a ripensarci, ma per adesso ci credo ancora.

8 luglio 2015

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