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Percorso

Babel Film Festival 2015, tutte le lingue del cinema

Babel 4

La IV edizione porta a Cagliari per la prima volta film da ognuno dei cinque continenti. Scopri il programma. di Anna Brotzu

La decima musa parla (anche) in norvegese, curdo, romanì: dopo le anteprime di Noto, Ostana, Nuoro, Martignano con il Premio Ita Limbas e poi Cagliari e Serdiana tra Fedic e Ficc, e un'incursione al Suns entra nel vivo il Babel Film Festival 2015/ Concorso internazionale per il cinema delle lingue minoritarie, importante vetrina per le lingue e le culture del mondo, spazio di confronto e dialogo tra popoli attraverso le varie declinazioni della settima arte.

Un progetto originale e interessante – che supera i confini dell'Europa della Nazioni prefigurata dal pensiero gramsciano per dar voce alle genti di ogni latitudine vincendo le barriere linguistiche e trasformando le differenze in opportunità, e occasione di reciproca conoscenza e arricchimento senza rinunciare all'identità.

Babel 4La IV edizione del Festival - a Cagliari dal 30 novembre al 5 dicembre fra la Cineteca Sarda di viale Trieste 126, dove saranno proiettati i 79 film in concorso (fra lungometraggi, cortometraggi e documentari) e il Teatro Massimo che ospiterà la premiazione, sabato 5 dicembre, in un'intensa giornata – che (dopo le ultime proiezioni in Cineteca) inizia alle 17 con “Cento” di Michela Murgia e si chiude alle 21 sulle note di “Abba s'Abba” di Gavino Murgia. L'inaugurazione – lunedì 30 novembre dalle 15 – sarà però al Cinema Odissea con la visione di “Song Of My Mother” di Erol Mintas.
La kermesse- patrocinata da importanti enti e istituzioni, tra cui il MiBACT, la Presidenza del Senato, la Presidenza della Camera e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Parlamento Europeo, e dal Comune di Cagliari e dalla Regione Sardegna– oltre ai numernosi paternariati – dedica quest'anno ampio spazio e un'attenzione particolare alla cinematografia norvegese con le due lingue sami e kven, oltre alla cultura romanì – con opere come “Gytanistan – The Imaginary State of Gipsy-Salento Families” di Pierluigi De Donno e Claudio Cavallo Giagnotti (sabato 28 novembre al Teatro Massimo nell'ambito del Suns).

Babel 4Focus anche sulla situazione del popolo curdo – con film come “Avakirina Nu” della Fonundation of Free Women of Rojava e “Adam Vedat” di Mario Vezza – ma tra le 79 opere in concorso, selezionate tra 115 lavori pervenuti, sono presenti ben 44 lingue minoritarie in rappresentanza di 16 Paesi – a conferma del plurilinguismo che caratterizza molti Stati, frutto della lunga anche se non sempre pacifica convivenza di etnie e culture differenti.
Tra le visioni  anche  “Mabele Na Biso” (Our Lang) di Petna Nadaliko, dalla Repubblica del Congo e “Hamou Beya” (Sandfishers) di Andrey Samouté Diarra dal Mali – e lo spirito del Babel Film Festival si manifesta anche nella partecipazione, in veste di spettatori privilegiati, ma anche in qualità di giuria, dei richiedenti in asilo ospiti delle strutture di Elmas – un piccolo atto simbolico forse ma significativo in segno di fratellanza tra i popoli e abbattimento di barriere (e pregiudizi e ingiustificate paure).

Antonia IaccarinoUn carnet davvero ricco e stimolante – che comprende anche un Workshop sul cinema nella lingua dei segni, accanto a spettacoli e concerti, incontri con gli artisti un denso programma di proiezioni – e che vedrà il coinvolgimento degli studenti delle scuole secondarie come degli universitari: gli uni e gli altri formeranno due giurie per l'assegnazione di altrettanti premi speciali che si aggiungono ai premi assegnati dalla giuria di esperti.
La giuria ufficiale – che comprende artisti come il regista e sceneggiatore Daniele Ciprì, il giornalista e critico cinematografico Mauro Gervasini, direttore di Film tv, la sceneggiatrice Antonia Iaccarino, il regista basco Telmo Esnal, lo scrittore e sceneggiatore Fredo Valla – attribuirà invece i tre premi maggiori – per il miglior lungometraggio, il miglior cortometraggio e il miglior documentario.

Un festival comunque tutto da vedere – e ascoltare: una finestra sul mondo contemporaneo, un modo per incontrare, scoprire e approfondire culture altre attraverso il linguaggio ora lirico ora realistico e crudo della decima musa – che sa esprimersi e raccontare la vita in tutte le lingue, e suscitare emozioni con la potenza visionaria delle immagini e la sua intrinseca poesia.

Scopri il PROGRAMMA

 

2 dicembre 2015

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