Percorso

“Estetica, identità e industria culturale del cinema locale"

Martedì e mercoledì in programma alla Cittadella dei Musei due intense giornate con studiosi ed esperti italiani ed europei a confronto

Fino a mercoledì (16 dicembre) prosegue a Cagliari: “Estetica, identità e industria culturale del cinema locale”, il convegno internazionale in corso alla Cittadella dei Musei , co-organizzato dall'Università di Cagliari, dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio, CELCAM, Centro per l'educazione ai linguaggi del cinema, degli audiovisivi e della multimedialità e Fondazione SARDEGNA Film Commission all'interno del progetto Heroes 20.20.20.

 Domani (martedì 15 dicembre) con tre tavole rotonde, per l’iniziativa che si avvale anche della collaborazione dellISRE - Istituto Superiore Regionale Etnografico, del dipartimento di Scienze umanistiche e sociali dell’Università di Sassari, del dipartimento di Lingue Straniere dell’Università norvegese di Bergen, e del patrocinio dell’Assessorato della Pubblica istruzione della Regione Autonoma della Sardegna

Apre la giornata alle 9 – visibile anche in diretta streaming, come quella dell’indomani, mercoledì 16, sul sito della Fondazione Film Commission: www.filmcommission.regione.sardegna.it - un focus sul tema“Isole, periferie” coordinato da Lucia Cardone (Università di Sassari). Quattro gli interventi in scaletta: Federico Giordano (Università per stranieri di Perugia) con la relazione dal titolo “Regionali, meridionali, meridiani o mediterranei? Un modello culturale di connessione fra cinema e comunità locali?”; Fabien Landron (Università di Corsica “Pasquale Paoli”) su rappresentazioni e nuovi stereotipi nel cinema sardo e corso; Christian Uva (Università Roma Tre) sul caso de “L’isola dell’isola”, documentario del collettivo Videobase (Anna Lajolo, Guido Lombardi, Alfredo Leonardi) realizzato tra il 1974 e il 1977 ricorrendo all’attrezzatura “leggera” del videotape; il critico cinematografico Gianni Olla sul  punto di vista della critica nei processi di formazione e di sviluppo del cinema in Sardegna.

Lucia Cardone coordina anche il successivo focus – alle 11.15 -  intitolato “Sardegna: nuovo cinema e nuovi luoghi” e dedicato alle tante location – reali o ancora solo potenziali – che è in grado di offrire l’isola dei Nuraghi. Intervengono Marco Gargiulo (Universitetet i Bergen) e Myriam Mereu (Università di Cagliari) con un approfondimento sull’identità urbana e linguistica nel cinema sardo contemporaneo, Maria Bonaria Urban (Universiteit van Amsterdam), con la relazione intitolata “Centro, periferia e marginalità nel "nuovo cinema sardo". A seguire Birgit Wagner (Universität Wien), che si concentra sull’analisi di quattro film: “Il figlio di Bakunìn” di Gianfranco Cabiddu, il film di Enrico Pau “Pesi leggeri” e “Jimmy della collina”, e “Bellas mariposas” di Salvatore Mereu.  Chiude la sessione il critico cinematografico Sergio Naitza con una relazione dal titolo “Paesaggio con e senza figure”.

Sessione pomeridiana, a partire dalle 15, interamente dedicata a “Case studies / Experiences”, con il coordinamento di Marco Gargiulo (Universitetet i Bergen). Tengono le loro relazioni: Lucia Cardone (Università di Sassari), con un intervento sulle strategie di narrazione e narrazione di sé agite da Maria Teresa Camoglio nel suo film d’esordio del 1992 “…con amore, Fabia”, tratto dal romanzo di Grazia Deledda “Cosima”; l’antropologo Paolo Piquereddu, storico direttore dell’ ISRE, sull’esperienza dell’Istituto Superiore Etnografico della Sardegna; i registi Salvatore Mereu e Michela Anedda; David Bruni (Università di Cagliari) sul caso Puglia attraverso l’analisi del film del 2014 “In grazia di Dio”, di Edoardo Winspeare; Nevina Satta e Susanna Tornesello tracciano un bilancio del progetto della Fondazione Sardegna Film Commission Heroes 20.20.20. che, ad un anno dall’inizio, ha investito sul territorio più di 900mila euro per la produzione di 19 corti e 13 serie web, dedicati agli “eroi della sostenibilità” in Sardegna, su numerosi temi del concetto di sostenibilità, tra i quali efficientamento energetico, mobilità sostenibile, bioarchitettura e nuove ruralità; Marco Pitzalis (Università di Cagliari), che si concentra sul film documentario “Capo e Croce, le ragioni dei pastori”,  di Marco Antonio Pani e Paolo Carboni. Il primo dei due registi interviene in chiusura della sessione per raccontare le attività dell’Associazione Moviementu. 

Mercoledì 16 dicembre, la terza e ultima giornata, si apre alle 9.15 con un focus sul tema “Audiovisivo, territori e il ruolo inclusivo delle istituzioni”: un confronto tra Stefania Ippoliti (presidente IFC, l’associazione delle Film Commission italiane), Simone Moraldi (FLAG Film Literacy Advisory Group), Alessandro Gropplero (Friuli Venezia Giulia Film Fund), Cristina Piscitelli (Apulia Film Commission). Lo sguardo si stringe sull’isola (alle 11.45) nel panel dal titolo “Magnifying Sardegna”:moderati dalla direttrice della Fondazione Film Commission Nevina Satta intervengono alla tavola rotonda Massimo Mancini (direttore Teatro Stabile della Sardegna), Stefano Asili (Università di Cagliari) e Barbara Argiolas (Assessore alle politiche per lo sviluppo economico e turistico, Comune di Cagliari). Al coordinamento del convegno è affidata la chiusura e la restituzione degli spunti emersi della tre giorni.

 

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