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Percorso

Women in Film and Audiovisuals. Diario di un Flash Mob – FOTO

Il racconto del primo appuntamento che, il 13 di ogni mese alle 13, si ripeterà per dar voce alle donne che lavorano nel cinema in Sardegna. Ospite donore Caterina Murino. di Carlotta Lucato

''Women in Film and Audiovisuals in Sardegna''Grande entusiasmo. Determinazione e chiarezza d’intenti. Queste sono le sensazioni che, a distanza di due giorni, più mi sono rimaste impresse del primo incontro tra donne che lavorano nel mercato dell’Audiovisivo in Sardegna. Per me, che convivo con la passione per il cinema da sempre e che solo recentemente ho trasformato la passione di una vita in lavoro, questo meeting costituisce un autentico spartiacque.

L’appuntamento era per le tredici. “Porta un oggetto significativo con te, servirà per un flash mob all’interno dell’incontro”, mi era stato detto due giorni prima al telefono dalla co-organizzatrice dell’evento Mariangela Bruno della Sardegna Film Commission. Ciò che mi aspettava era un primo appuntamento, quindi mi ero preparata con molta cura, stimolata anche dal fatto che il profilo contenutistico dell’incontro, era evidente, si profilava alto.

''Women in Film and Audiovisuals in Sardegna''Forse sono già partita con buone aspettative, e quando nei grandi amori le premesse sono queste o si vive una delusione cocente o si rimane ancora più soddisfatti che in partenza (la seconda evenienza, si sa, è più rara). Sarà per questo che, quando domenica mattina sono partita da Nuoro in rotta per Cagliari, non ho sentito quell’usuale e sottile senso di colpa che mi prende se non passo il fine settimana coi miei bambini. Tutt’altro, ero radiosa.
E ho fatto bene a fidarmi del mio intuito. L’incontro Women in Film and Audiovisuals in Sardegna, il primo di una serie di appuntamenti a cadenza mensile - il tredici di ogni mese alle ore tredici - è stato per le sue partecipanti un evento da ricordare.

''Women in Film and Audiovisuals in Sardegna''Una cinquantina di donne eterogenee per formazione e provenienza, ma accomunate da un fil rouge: l’impegno a far fiorire il settore cinematografico Made in Sardegna, a seminare opportunità e ad annaffiarle con la perseveranza, perché anche in questa terra così contraddittoria, così carica di potenziale e così scenografica, può e deve nascere una filiera dell’audiovisivo autonoma a partire dalla prima stesura di una sceneggiatura fino alla proiezione del prodotto nelle sale.
Montatrici, fotografe, sceneggiatrici, registe, attrici, imprenditrici, organizzatrici di festival e anche ‘semplici’ appassionate si sono ritrovate a condividere esperienze nell’atmosfera conviviale di un pasto, dopodichè ognuna ha dato la propria testimonianza professionale.

''Women in Film and Audiovisuals in Sardegna''Tutte con la voglia di parlare alle altre del proprio percorso, delle difficoltà incontrate fino ad ora, dei successi e dei progetti futuri, in cerca anche di compagne d’ avventura.  
Perché un incontro al femminile? La scelta potrebbe sembrare autoghettizzante o supponente. Nessuna autocelebrazione, in realtà si è trattato di una operazione necessaria per fare esercizio di consapevolezza. In un settore come quello cinematografico, in cui l’impiego femminile è in netta minoranza, è d’obbligo che le donne facciano per prime il punto della situazione sulla loro attuale posizione nel mondo professionale, sulle potenzialità che devono trasformare in evidenze e sull’ enorme apporto che esse possono fornire in un contesto lavorativo. Solo avendo le idee chiare è, infatti, possibile porsi con autorevolezza in uno scenario di lavoro tradizionalmente penalizzante per le professioniste donne.

''Women in Film and Audiovisuals in Sardegna''Perché la nostra sensibilità è una risorsa che permette di comprendere più facilmente i nostri interlocutori e quindi di giungere più velocemente ad accordi.
Perché abbiamo una grandissima capacità di concentrazione.
Perché siamo più diligenti, basti leggere qualsiasi statistica a qualsiasi latitudine terrestre relativa ai risultati scolastici divisi per genere.
Perché, come ha detto con efficacia Maria Mantini Satta di Progetto Donna - il centro studi che dal 1989 si occupa di opportunity management per le donne - scegliamo come impiegare i capitali di un’azienda con la stessa perizia con cui gestiamo le spese in famiglia.
Perché nel momento in cui assumiamo una responsabilità la nostra parola è legge.

''Women in Film and Audiovisuals in Sardegna''Perché la nostra energia creativa non si esaurisce né si esplicita necessariamente col generare figli, ma si traduce anche in versatilità ed eclettismo nel trovare soluzioni e risorse.
Perché non siamo migliori degli uomini, siamo diverse da loro. E nel momento in cui anche i nostri colleghi di sesso maschile riconoscono questa diversità, in tandem con essi si possono ottenere risultati inaspettati e straordinari.
Durante il dibattito pomeridiano ho scattato una foto al piccolo palco che ospitava le partecipanti incaricate di tenere una breve intervento su di sé e sul percorso, professionale e di vita, che le portava ad essere lì con noi quel giorno. L’impegno, la passione e la dignità che esprimono quelle quattro donne immortalate mi colpisce nel profondo ogni volta che riguardo lo scatto. Il mio augurio, a me stessa come a tutte le donne che lavorano nell’ audiovisivo e che erano presenti domenica, è di mostrarci anche noi ogni giorno, davanti allo specchio e agli occhi altrui, con lo stesso loro spirito.

Per la cronaca: l’oggetto che avevo portato con me era il dvd di Domicile Conjugal, film considerato “minore” di François Truffaut e visto per la prima volta in una afosa mattina estiva di qualche anno fa. Un dono che volle farmi il destino per premiarmi delle troppe camicie stirate in quelle prime ore del giorno, credo. Jean Pierre Léaud e la sua recitazione fintamente impostata mi rapì. L’indigestione compulsiva verso tutto ciò che sapeva di cinema iniziò a prendere forme più ordinate e organiche da quel momento, e pochi mesi dopo capii che tutto quell’ interesse doveva assolutamente trovare uno sfogo professionale. Anni dopo, ancora ogni giorno ringrazio quella invalicabile pila di roba da stirare e la programmazione televisiva estiva.


 

PHOTOGALLERY DI VALENTINA BIFULCO

PHOTOGALLERY DI CINEMECUM

 

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