Percorso

Francesca Ghirra: Giù le mani dall'ex Manifattura

Francesca Ghirra

Incontro con il neo assessore comunale all’Urbanistica su spazi alla cultura, contributi alle associazioni e cinema sardo. di Carlo Poddighe

Oltre 1300 voti personali l’anno incoronata la più votata alle recenti Amministrative di Cagliari. Lei ringrazia i cittadini “per la fiducia accordata”, il sindaco Massimo Zedda “per la vittoria al primo turno” e passa all’incasso. Cagliaritana, 38 anni "da compiere", funzionaria della Ras, laureata a Napoli in Beni culturali e già presidente della commissione Cultura e Spettacolo del Comune, sarà il nuovo assessore all’Urbanistica del Capoluogo.

In un sistema di deleghe riorganizzato, con nove assessori, le competenze si intrecciano. “L’Urbanistica come la Cultura sono settori molto importanti in cui spero si riesca a investire ancora di più in questi cinque anni“, spiega. “È stato buttato giù un sistema di regole per ripartire i contributi, che andrebbe perfezionato, superando alcune rigidità amministrative”.

Ghirra e ZeddaPiù programmazione, insomma, quello che da sempre chiedono inascoltate le associazioni.
Sì. Uno degli obiettivi che volevamo porci anche in passato era fare in modo che le associazioni potessero saper di che contributi poter contare all’inizio dell’anno, quindi pubblicare i bandi alla fine di quello precedente. Questo purtroppo non è accaduto.

Sei assessore all’Urbanistica, venendo dalla commissione Cultura, due ambiti operativi che si intrecciano frequentemente. La cultura è progetti, idee, ma anche spazi in cui realizzarli. Come leggi “lo scippo” della ex Manifattura Tabacchi?
Spero non vengano disattese le aspettative rispetto al progetto della Fabbrica della Creatività. Un progetto, per carità, vecchio di dieci anni che può essere ripensato in chiave attuale con l’inserimento dell’innovazione tecnologica, tra l’altro già prevista nel progetto originario. Le nuove tecnologie devono essere al servizio della cultura e non viceversa. Che Sardegna Ricerche possa governare la redazione del piano di gestione dell’area un po’ mi spaventa, perché temo non abbia le competenze per farlo.

La Ex Manifattura TabacchiChi dovrebbe farlo?
Ci sono diverse società private che fanno questo di lavoro. In base al piano di gestione stabilire chi può entrare, come e per fare cosa. È una follia anche pensare che uno spazio così grande sia gestito solo dalle associazioni. Questo può essere fattibile solo per piccoli spazi, anche all’interno della Manifattura, magari assegnandoli a rotazione, come avviene per il Piccolo Auditorium di piazzetta Dettori.

Il futuro dell’ex Manifattura sarà una delle tue prime occupazioni, mi sembra?
Sì, ho già in programma di organizzare degli incontri pubblici. Inoltre, per decidere del suo destino abbiamo inserito una scheda apposita all'interno del Piano particolareggiato del centro storico.

Il neo assessore va al Cinema?
Molto poco ultimamente, purtroppo.

Che genere di film guardavi un tempo?
Mi sono sempre piaciuti i film d’autore, ma ultimamente mi sono scoperta divertita anche da quelli più commerciali come i colossal.

''Blade Runner''Un film che vedi e rivedi?
Sicuramente Blade Runner è quello che più ha rapito il mio immaginario. Dà una lettura del mondo e dell’umanità che mi ha sempre affascinato e per i suoi tempi è stato molto innovativo.

E il cinema sardo lo conosci?
Abbastanza. Penso che abbia avuto una trasformazione interessante. Per quanto propongano spesso questioni legate all’identità, credo che i nostri registi abbiano fatto un notevole salto di qualità. Offrono prodotti a livello di autori di calibro nazionale, mi sembra siano andati oltre il solito folklore. Film come Arcipelaghi, Ballo a tre passi, per citare alcuni fra quelli che mi sono più piaciuti di più, non sono legati alla solita immagine della Sardegna.

6 luglio 2016

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