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Percorso

Scende la pioggia (di soldi) su Carloforte. Sindaci sardi unitevi!

Gianni Morandi e la firma per il concerto con il Sindaco Marco Simeone

Gianni Morandi e la troupe de ‘L’isola di Pietro’ sono partiti lasciandoci una lezione: il Cinema è strumento di crescita e promozione. L’opinione di E.A. - PHOTOGALLERY

Con le parole di una celebre canzone dell’eterno ragazzo, ancora oggi a 72 anni divo, gentile e galantuomo, si può riassumere l’effetto benefico per la nostra terra sortito dal fattore Morandi al quadrato: Francesco Morandi, assessore regionale al Turismo metaforicamente arrampicato come un due moltiplicatore sulle spalle del più noto numero uno della canzone italiana Gianni Morandi.

Clara BaschettiI due hanno infatti fatto quadrato assieme grazie a un accordo sottoscritto fra la Regione con un impegno finanziario di 500mila euro a favore della Lux Vide, la società di produzione della serie televisiva “L’isola di Pietro”, di cui è protagonista appunto il cantante insieme a una bellissima Chiara Baschetti e agli attori Michele Rosiello e Daniele Rampello, per la regia di Umberto Carteni. Principale beneficiario la popolazione del Comune di Carloforte che, dopo un autunno estivo e soleggiato, subito dopo la partenza della troupe fermatasi sull’isoletta più di un mese, si consola e festeggia con le prime vere piogge di questi giorni quasi a simboleggiare lo scroscio abbondante di denaro generato dalle riprese del film.

Il pubblico durante il concertoIl Sindaco, Marco Simeone è entusiasta: elogia i due Morandi per una iniziativa che considera un successo clamoroso e snocciola numeri digeriti oramai a memoria: “120 persone nella troupe; oltre ai sardi: tecnici, comparse, artigiani, maestranze varie, molti pagati circa 100 euro al giorno per tutto il tempo delle riprese, circa due mesi fra isola di San Pietro, Sant'Antioco, Portoscuso, Calasetta, Sulcis e Chia. Ognuno ha speso una media di circa 120 euro al giorno fra ristoranti, alberghi, spese varie, regali; senza contare i familiari che li hanno raggiunti sull’isola per stare con loro”. Gianni Morandiè arrivato con moglie e figlio; ma anche altri attori si sono fatti accompagnare dalle compagne o da familiari. Splendida l’immagine dell’attore Michele Rosiello, che al tramonto fotografava la sua bellissima fidanzata nelle acque della spiaggia della Caletta dove, in una villa data in affitto alla produzione, sono state girate le scene di interni de “L’isola di Pietro”.

Le ripreseSimeone aggiunge felice: “Ha lavorato tutta Carloforte: dai falegnami ai negozianti”. Non ha tirato le somme il Sindaco, ma è facile farle: le 500mila euro elargite dalla Regione ne hanno già prodotte molte di più. E non è tutto qui. È cinema bellezza! Il cinema è soprattutto promozione, della quale l’intera isola ha immenso bisogno. La fiction andrà in prima visione su Canale 5 nella primavera prossima per 6 puntate di oltre 80 minuti. Se i pronostici sono azzeccati e la fiction otterrà un buon successo, la Lux Vide è pronta a tornare sull’ isola per registrare le altre puntate. Simeone rassicura: “Si stanno già muovendo in prospettiva, e hanno predisposto il cantiere per il prossimo anno”.

Il set de ''L'Isola di Pietro''Nevina Satta, direttrice della Sardegna Film Comission, la Fondazione di promozione per il cinema che ha assistito la Lux Vide per ogni necessità, chiosa orgogliosa “per avere un risultato pubblicitario analogo per il territorio su una televisione nazionale si spenderebbe molto e molto di più”. Un affare dunque! Ma Simeone ci tiene a chiarire anche il profilo umano e per lui il successo non è solo in termini economici: “La troupe è riuscita a conquistare i carlofortini, razza per natura un po’ chiusa e diffidente: l’organizzazione era impeccabile e la loro pazienza e discrezione encomiabile. Sono riusciti a inserirsi nel contesto gradevolmente nonostante la stanchezza dei paesani per la passata stagione estiva”. Si infervora quando parla di Gianni Morandi: “un artista semplice che non ha perso la spontaneità, umile e gentile con tutti”.

Il cast al concertoIn effetti Carloforte non è mai apparsa così bella e piacevole. Morandi e la troupe sono stati fortunatissimi, hanno goduto di una stagione autunnale meravigliosa e nei giorni delle feste dei santi il paese pullulava di turisti: ristoranti e bar affollati, chiacchiericci piacevoli e un brulicare continuo nei viottoli del centro, brusii festivi dietro ogni angolo e nelle spiagge tanto sole tra tuffi e nuotate nell’acqua ancora calda.
La domenica del concerto regalato da Gianni Morandi ai carlofortini e non solo sull’isola si è riversata dai traghetti una moltitudine di persone di ogni età che ha applaudito per più di due ore il cantante in splendida forma. Una serata incantevole, calma ed estiva, indimenticabile per molti, ha premiato la sua generosità e placato le preoccupazioni su paventate “maestralate”.

Le strade di CarloforteL’artista, ha duettato anche con una giovane cantante tabarchina, Caterina Rivano, ha invitato sul palco regista e cast che sono arrivati anche col cane Mirco e hanno cantato tutti insieme; ha conquistato il pubblico con la voce e le canzoni ma anche con la simpatia: “Da quando sono qui spuntano all’improvviso carlofortini da ogni angolo, tutti vogliono il selfie con me, ma poi si dimenticano di accendere il telefono o non si ricordano come si usa. Il colmo è stato un ragazzo che ieri mentre correvo a bordo della laguna si è avvicinato per chiedermi scusa perché non mi aveva ancora chiesto una foto con lui. Il colmo!”. Ride Morandi e si diverte nel palcoscenico, ma non solo in quello del suo concerto.

Morandi in concertoNegli stessi giorni infatti ha salutato il pubblico anche al termine della performance di Danilo Rea, appuntamento di punta del consueto festival “Creuza de Ma” organizzato da Gianfranco Cabiddu e Mattea Lissa.

Un’ altra chicca indimenticabile: il pianista jazz ha allettato la platea con i suoi virtuosismi sino a sorprendere il cantante, giunto in sala in incognito e mimetizzato fra il pubblico, con la dedica di una versione straordinaria di “C’era un ragazzo che come me…”.
Doppia festa dunque per Carloforte che ogni anno ospita insieme ad altre iniziative anche la tappa del circuito delle isole del cinema dedicata alla Musica da film.

Morandi, Rea e CabidduUn’ iniziativa di successo che però, come fa notare Simeone: “non può essere una locomotiva come la fiction: Gianni Morandi in questo mese e mezzo ha postato sul suo profilo fb dal valore di milioni di like moltissime fotografie di Carloforte e per ognuna ci sono state decine di migliaia di “mi piace”.
Una pubblicità enorme per la quale il cantante si è prodigato in maniera sincera; al concerto infatti ha spiegato: “conoscevo solo il nord della isola, non ero mai stato al sud e non mi aspettavo una bellezza così dirompente, sopratutto di poter godere fuori stagione di bagni meravigliosi in una acqua tiepida così cristallina”.

Carloforte, la calettaEcco dunque che il cinema diventa un modo per allungare una stagione, che sta diventando sempre più clemente: “D’altronde è così da molti anni, l’autunno è molto meglio della primavera. Bisogna tenerne conto e programmare, perché i turisti iniziano ad arrivare sempre più anche fuori stagione; ci vuole però il sostegno di una politica dei trasporti specie low cost”, invoca Simeone, che ha già mangiato la foglia a anticipa: “per il prossimo anno è previsto sull’isola l’arrivo di altre due produzioni notevoli, una americana e una italiana. Con nomi di prestigio che però non posso ancora rivelare.”
Dunque il cinema porta ricchezza e insieme a tutte le altre iniziative culturali anche promozione e turismo. Forse ci siamo: incrociamo le dita perché lassù ai vertici della politica regionale forse qualcosa inizia davvero a muoversi.

Carloforte, la calettaEppure è da venti anni che lo gridiamo, eppure sono del 2001 le notizie del film girato da Madonna in Ogliastra “Swept away", remake del film della WertmullerTravolti da un insolito destino…”. Film che ha lasciato sul territorio dai due ai tre milioni di euro circa in due mesi. Sono trascorsi 15 anni a testimoniare come noi sardi siamo lenti a valutare i fenomeni e a valorizzare la nostra terra. Oggi i dati parlano chiaro: il sistema produttivo culturale e creativo in Italia nel 2015 ha prodotto circa 90 miliardi di valore aggiunto cioè il 6,1 per cento del PIL nazionale. Il Turismo è il principale beneficiario dell’effetto volano; ma non in Sardegna dove invece solo un quarto della spesa turistica è attivata dall’ industria culturale. Continuiamo cioè a puntare solo sul mare e poco sulla cultura che pure rappresenta un traino eccellente per allungare la stagione. Quanto tempo abbiamo perso e quanto ne perdiamo ancora!

Carloforte, tramontoIn finale non possiamo ignorare le critiche provenute da alcune parti: si rimprovera alla Regione di aver assegnato le 500 mila euro alla Lux Vide senza criteri certi e trasparenza. Gli operatori del settore lamentano di non essere stati coinvolti abbastanza. Vorrebbero controllare se i progetti finanziati siano davvero sostenibili che, secondo la loro associazione di riferimento, Moviementu: "lo sono solo se coinvolgono anche e soprattutto le specifiche figure professionali locali dando reale occupazione anche allo scopo di far crescere la filiera tutta”. Temono insomma che finanziamenti di questo tipo possano pregiudicare quelli che sono assegnati al cinema attraverso i bandi della Legge regionale del settore, destinati per lo più ai film con connotazioni identitarie e spesso a produzioni isolane. Fanno fatica a cogliere il senso della azione politica, della occasione da non perdere per l’intera isola: quando piove è anche saggio tenere la bocca chiusa e godere della pioggia, che alla fine finisce per dissetare tutti.

Foto ricordo con GianniAlcune figure professionali sono state coinvolte, quelle che ovviamente necessitavano alla produzione, che conta già nella sua struttura troupe di grandi professionisti sui quali fare sicuro affidamento.
Un’occasione unica, comunque, per i nostri per imparare e acquisire esperienza. La promozione enorme che la fiction ha già creato e genererà ancora può rappresentare un grande passo avanti per far crescere l’industria di riferimento; sarà uno sprone per altre produzioni, iniziative e per altri territori della Sardegna, con un effetto a catena conveniente per tutti.
I registi sardi chiedono di vedere il protocollo, la delibera, l’accordo alla base del finanziamento. E in effetti non c’è ragione perché l’Assessore non risponda e non pubblichi secondo i criteri di trasparenza i documenti sottostanti. Vorrebbero, inoltre, conoscere la strategia regionale che però a dire il vero non manca di palese evidenza: i numeri snocciolati da Simeone e anche le prospettive future parlano chiaro.

Il pubblico torna a casa dopo il concertoQuello che manca è una maggiore organizzazione e progettazione che deriva dall’assenza di consapevolezza generale. Prima di essere eletto, il Presidente Pigliaru, in campagna elettorale da buon economista, aveva parlato della necessità di monitorare il settore e di acquisire dati e statistiche al fine di valutare le ricadute della politica del cinema e individuarne l’indirizzo preciso. Oggi dopo dieci anni dalla nascita della legge sarebbe ora di fare i conti per comprendere e studiare i benefici economici, occupazionali e promozionali che ciascun film finanziato, talvolta con importi notevoli, ha portato all’isola. Non si può nascondere che molti film “identitari” o meno, non abbiano generato poi cosi notevoli ricadute sul territorio e tanto meno di immagine, rimanendo nelle sale e solo su quelle, pochissimo tempo.

Morandi e RivanoA monte di tutto bisogna ridare un assetto alla legislazione oramai obsoleta, renderla più agile e moderna specie nella parte più importante, quella dei bandi, sveltire le procedure e contestualmente caratterizzarla con regole più certe e trasparenti. Per certi versi bisognerebbe anche solo dare applicazione alle norme. Lo statuto della Fondazione Sardegna Film Commission, organo principale della politica cinematografica isolana, prevedrebbe fra i suoi soci la partecipazione, oltre la Regione, di tutti i Comuni, i quali avrebbero un gran giovamento dall’essere coinvolti. Speriamo che Dottor Pietro, alias Gianni Morandi, sia da stimolo per tutti: non susciti invidia (antica tara del popolo sardo) per le fortune dell’isola carlofortina, bensì ispiri un forza positiva di sfida.

Ci auguriamo che d’ora in avanti tutti si sentano più motivati: i nostri rappresentanti politici, la popolazione, i registi e le maestranze. Dobbiamo cogliere l’occasione per camminare spediti e collaborare tutti assieme umilmente e pazientemente, lasciando da parte gli interessi di parte. Ma soprattutto è bene che si sveglino tutti i sindaci della Sardegna e magari con il neo partito dei Sindaci sollecitino la amministrazione regionale per una futura e stretta collaborazione: il futuro potrebbe partire da qui. Da questa splendida industria sostenibile che è il cinema. “Sindaci di tutta l’isola unitevi!”


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