Percorso

Amore nel tempo dell'odio

Presentato alla MEM il progetto sull'ultimo cortometraggio di Giovanni Coda. di Elisabetta Randaccio

''Xavier''"Xavier" è l'ultimo film di Giovanni Coda, un cortometraggio molto bello, che arriva dopo tanti anni rispetto al suo ultimo short, "Serafina", che vinse a "Cagliari in corto". Nel frattempo si è composto un complesso percorso artistico di lungometraggi, dove la sperimentazione sul linguaggio cinematografico si è saldata allo svolgimento di temi caratterizzanti l'estetica del regista come la diversità culturale, sociale, sessuale.

Il viaggio nel cinema di Coda ci rivela una riflessione sull'arte per immagini che negli ultimi suoi film di successo internazionale (hanno vinto premi nei festival dei cinque continenti), "Rosanudo" e "Bullied to death", hanno dato spazio anche alla componente narratologica più classica, per quanto mai prevalente nella struttura. "Xavier" è un altro passo avanti in questa particolare contaminazione di immagini sperimentali e "tradizionali", mentre la loro raffinata cura coincide con la sensibile evocazione di una storia emotivamente forte.

Il "progetto Xavier" - come a Giovanni Coda piace chiamarlo, ricordando il suo metodo di lavoro con il set diventato una sorta di "residenza d'artista" considerato il lavoro interattivo con i suoi collaboratori - è stato presentato mercoledì 27 settembre alla sala conferenze della "MEM", a Cagliari, qualche giorno prima del debutto italiano a Firenze, al "Florence Queer Film Festival".

''Xavier''Il cortometraggio, poi, avrà la sua premiere europea a Cardiff all'"Iris Prize Cardiff" per approdare in seguito negli Stati Uniti all'"Out Film" di Atlanta e, nei mesi successivi, anche a Seattle (dove il "Rosanudo" era stato premiato qualche anno fa) e a Chicago, in uno dei festival underground maggiormente rilevanti in America. Come si vede, i risultati artistici di "Xavier" sono già estremamente lusinghieri e il regista sardo ha messo in evidenza, durante la conferenza stampa cagliaritana, come "si può essere competitivi con le idee non solo con i soldi..." In effetti, i budget degli ultimi film di Coda, come lui stesso ha messo in evidenza, non hanno mai superato i 30.000 euro, senza utilizzare contributi pubblici e, dunque, forse, ha aggiunto, "bisognerebbe ripensare ai sistemi di produzione per il cinema del futuro, magari riuscire ad aprire un tavolo di discussione sul tema dei film indipendenti in Sardegna", quest'ultima sicuramente una proposta interessante nel nostro panorama cinematografico, ormai sicuramente ricco, ma estremamente contraddittorio.

"Xavier" prende spunto da una storia drammatica: l'attacco terroristico nello scorso aprile, in Francia, a Parigi, all'avenue des Champs-Elysees, in cui trovò la morte il poliziotto Xavier Jugelè. La commozione mediatica per tale tragico avvenimento calò di intensità quando si seppe che l'uomo, appartenente alle forze dell'ordine, era gay. Solo quando l'ex presidente Holland invitò al servizio funebre il suo compagno Etienne Cardiles, tutti poterono sentire dalla voce calma, ma vibrante dolore di quest'ultimo, il racconto di una toccante storia d'amore fermata da una pallottola di un kalashnikov.

Giovanni CodaLa lettera che il compagno di Xavier lesse in quell'occasione fa da filo rosso della narrazione negli otto minuti di "Xavier". Sono immagini di una vita serena, dove i progetti, i sogni e i sentimenti spezzati della coppia emergono anche dalla performance di due attori perfettamente adeguati, Thomas Grascoeur e Marco Casoli. Nelle parole di Cardiles, al funerale del suo compagno, l'odio non trova spazio, ma come ha sottolineato Giovanni Coda, "quando nella registrazione originale si arriva al 'Je t'aime', si capisce che Etienne è distrutto." "Xavier" è stato girato a Cagliari, riconoscibile in alcune scene in esterni, e a Siliqua; l'impatto delle location è d'effetto grazie a fascinose immagini ottenute con la macchina da presa "che sembra muoversi, agitarsi, ma, in realtà, è quasi immobile".

Notevoli le musiche di Cosimo Morleo, Arnaldo Pontis e Andrea Andrillo. La produzione è della A.C. Labor e della Atlantis Moon production.

29 settembre 2017

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