Percorso

Quando il cinema incontra la realtà

Presentata la terza edizione di "How to film the world": grandi ospiti e tante riflessioni. di Elisabetta Randaccio

''How ot film the worldÈ giunto alla terza edizione "How to film the world", lo "spazio" cinematografico, che si alterna felicemente al biennale "Carbonia Film Festival". Quest'anno si svolgerà dal 7 al 10 ottobre, finalmente in presenza, rispettando tutte le regole anticovid, e si annuncia imperdibile per le interessanti proposte, le quali abbracceranno anche altre arti, oltre il cinema.

"How to film the world" è stato presentato il 27 settembre nei locali della Cineteca Sarda, a Cagliari. Organizzato dal Centro Servizi Culturali di Carbonia della Società Umanitaria, diretto da Paolo Serra, con il supporto e il parternariato di vari enti, tra cui la Regione Sardegna, la Fondazione Sardegna Film Commission, il Comune di Carbonia, ha, ancora una volta, in Francesco Giai Via il direttore artistico, non solo un rigoroso professionista, ma pure un appassionato divulgatore cinematografico, il quale ha trovato in Sardegna un gruppo di lavoro straordinario. A lui, come durante la conferenza stampa ha affermato Paolo Serra, si "deve l'ideazione e la nascita di questa manifestazione, trait d'union delle due edizioni del Carbonia Film Festival, in cui risalta un focus sugli aspetti della formazione, rispondendo alle esigenze di sviluppo e di coinvolgimento dei giovani".

Alexander NanauInfatti, quello che rende "How to film the world" veramente interessante, al di là delle valide proposte cinematografiche e culturali, è l'approfondimento della relazione tra l'arte filmica e la realtà del nostro tempo, non solo rivolta a studiosi o cinefili, ma anche al pubblico, il quale, spesso, ha ridotte possibilità di discutere di tali argomenti, magari con gli stessi autori, che, in questa manifestazione, si raccontano sinceramente, dimenticando la "sindrome da tappetto rosso". D'altronde, come ha affermato Nevina Satta, la direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission, "l'industria cinematografica può diventare un volano strategico di autodeterminazione delle nostre comunità e il Festival può essere un importante incontro con persone capaci di trovare in Sardegna talenti da far sbocciare".

''Californie''In questo contesto così ricco di premesse teoriche, troveranno spazio, come ha sottolineato Giai Via, "tre giorni, tre film maker, tre opere". Il primo autore, che terrà una imperdibile masterclass, sarà il rumeno Alexander Nanau, candidato al premio Oscar 2021, di cui si vedrà il suo documentario di grande successo sia di critica sia di pubblico. Si tratta di "Collective", spaccato della società del suo paese, attraverso una incredibile vicenda di corruzione all'interno del sistema sanitario nazionale. La seconda regista ad incontrare il pubblico sarà Federica Di Giacomo con il suo "Il palazzo", presentato nelle "Giornate degli autori" dell'ultima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, che, come lo ha definito Giai Via, potrebbe essere "una sintesi del nuovo cinema italiano degli ultimi quindici anni, condensato in due ore".

Alessandro CassigoliGli autori della terza giornata sono due registi di grande talento, i quali, alla appena trascorsa Mostra del Cinema veneziana, hanno incantato con un film molto bello, "Californie". Sono Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, già autori di un documentario gioiello come "Butterfly", il racconto della vicenda umana e sportiva di Irma Testa, la campionessa olimpica di boxe femminile, segnata da riscatti sociali e delusioni, da vittorie e depressioni. La coppia di registi, proprio girando "Butterfly", ha incontrato una ragazzina di origine marocchina, che frequentava la palestra di Irma (presente in una scena di "Californie"). Si sono incuriositi alla sua storia e l'hanno seguita ("pedinata", avrebbe detto Zavattini) per quasi quattro anni. Ne è scaturito un docufilm sociologicamente serio e interessante, cinematograficamente di grande livello e assai piacevole, che, speriamo, oltre la tappa di Carbonia, possa essere visto in altre città. All'interno di "How to film the world" non mancherà il cinema sardo con la proiezione di "S'arrundini", cortometraggio in lingua sarda su un gruppo di adolescenti, di Eleonora Gambula e Daniele Arca e "Issa", cortometraggio di Stefano Cau.

Eleanora GambulaCome si è detto, inoltre, ci saranno altre proposte artistiche, tra cui la musica di Vasco Brondi e di Max Collini, presentazioni di libri e del "documentario interattivo" "Babel-il giorno del giudizio". Da segnalare la mostra fotografica "Sguardi plurali sull'Italia plurale", la quale sarà inaugurata il 7 ottobre negli spazi della Biblioteca Comunale di Carbonia con fotografie realizzate da giovani immigrati e da ragazzi italiani di seconda generazione, che, come ha detto alla presentazione Andrea Contu della "Fabbrica del Cinema", nascono da un concorso e "segnano un passaggio dalla multiculturalità alla interculturalità".

5 ottobre 2021

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