Percorso

Finale amaro dopo 40 anni di documentari

Salvatore Sardu compie 40 anni da documentarista e venerdì 14 festeggia. Alle ore 18, in via Brigata Sassari, presso l’ex convento dei Cappuccini, a Quartu Sant’Elena, si terrà l’anniversario per ripercorrere, a partire dal 1967, tutta la sua carriera da cineasta: dalle riprese sull’occupazione dell’Università con una cinepresa 8 mm, all’incontro con Fabio Masala, fondatore della società Umanitaria, dalla difesa dell’ambiente che lo porta a realizzare uno dei primi film ambientali in Sardegna “Sant’Antioco, un paese grigio” alla lotta operaia per la difesa del posto di lavoro, dal filone minerario dei successi Rai con la trilogia “Sardegna, Base Nato” ai film promozionali per l’isola come “Sardegna Magica”, “Coste di Sardegna” , “Sardegna in Festa”. Dopo una brillante carriera, arriva l’amaro in bocca, in una nota stampa, firmata Salvatore Sardu: <<La crisi economica di questi  anni, il cambio continuo di strutture per la produzione,  l’imposizione  del “conto deposito” da parte dei negozianti, con cui spesso non tornano nè la merce nè i soldi, le pretese  del fisco che, con gli studi di settore, ti tartassa perché non guadagni  abbastanza, la legge sul Cinema che non sembra certo favorire queste produzioni, rendono estremamente difficile la situazione dei documentaristi sardi che ancora resistono. Sino a quando?>>.

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