Scritto da Visitatore il 2008-03-07 22:21:30 un film discreto , grande direzione degli attori(quasi tutti non professionisti ( e a vederli li all'odissea con mereu ci si domanda come abbia fatto a tirare fuori certe prove attoriali) bella fotografia , belle ambientazioni e belle atmosfere emotive , un appunto negativo:a parer mio esiste nel film un uso smodato dei primi piani anche in momenti in cui la narrazione suggerisce e necessita di visioni di ambiente e contestualizzazioni delle scene.però nel complesso un bel film alla faccia dei detrattori di Mereu che proprio sulle pagine di questo sito hanno sputato sentenze e veleno su il suo film senza neanche averlo visto. lui resta altezzoso e superbo, diciamo antipatico, ma questo è un'altro discorso che con il film non ha niente a che vedere. riassumendo: andate a vederlo prima di scrivere ora aspettiamo con impazienza "Jimmi della collina "e "tutto torna " K |
Di getto Scritto da Visitatore il 2008-03-08 01:26:00 ho visto il film... Sonuetaula è figlio di banditi a Orgosolo, nel senso della sceneggiatura e della scelta del testo ,immerso nel dramma e nella tristezza quindi senza compromessi di tipo piaccione- commerciale, è come Mereu, tosto e ostinato come uno degli stereotipi che si attribuiscono al carattere dei sardi. La storia ti proietta in una Sardegna che non c'è più, ma che conoscevamo a spizzichi , qualche volta raccontata oltre quella già citata del film anche le foto di Volta e Pinna, la hanno appena accarezzata, Sonuetaula ha chiuso l'argomento. Ha dato molti più strumenti per capire meglio, ora capisco perchè ci sono state quelle reazioni a Berlino, in questo film manca completamente la fotografia ambientale, il film scorre solo dentro il racconto, è in sardo eppure le didascalie danno fastidio tra le altre cose non ha un brandello di musica se non alla fine della fine. Non si tratta di Sardegna pittoresca pro turismo, si tratta di storie vissute da uomini in una terra difficile e in un periodo di massima precarietà Negli anni settanta si sarebbe parlato di cinema impegnato A Salvatore Mereu tutta la mia stima per aver portato a termine tutto questo. mi rendo conto che ci sarà un sacco di gente che andrà a cercare il pelo nell'uovo, la scena della testa mozzata è lì per tranquillizzarti. sostituisce la pecorina di ballo e tre passi, quindi assieme ad altre due o tre ricercati errori, cercherà e forse troverà qualche incoerenza antropologica così da potersi rasserenare e tornare a casa e vedersi alla tivù la peggiore pellicola americana piena di orribili incoerenze senza però questa volta dargli troppo peso. un saluto a tutti Donato Tore |
SONETAULA? Scritto da Visitatore il 2008-03-08 03:45:28 Due ore che volano, finalmente uno shock ! Mal di me….e intensa felicità. Fuga dall’amore, il proprio. Batticuore a mille! Come si può definire una complessità di sentimenti (oltre i tecnicismi, le note stilistiche, le diverse citazioni ad altri film eccellenti), forse una fotografia di una Sardegna e dell’uomo, in uno scatto a tempi lunghi. Sardegna in molti aspetti del presente. Un film da vedere , assolutamente,,lo rivedrò. Complimenti Mereu e troupe. Gabriele Lasio |
il trailer Scritto da Visitatore il 2008-03-08 12:38:51 questo film è un altro ennesimo attentato alla dignità dei sardi... continuate cosi... |
sonetaula è come l'altro Scritto da Visitatore il 2008-03-08 12:44:05 Ballo a tre passi Ballo a 3 passi mi ha deluso. Nulla da dire sulle ottiche, sulle inquadrature e sulla tecnica. Ma parliamoci chiaro: un regista non è solo un tecnico. Sono lontani i tempi di Eisenstein in cui si cercava l'inquadratura perfetta e la tecnica magistrale. Oggi il regista dev'essere molto di più di un semplice "tecnico dell'immagine. Ballo a 3 passi è il solito film sardo, potrebbe essere stato fatto da Mereu o da chiunque altro, non c'è la nulla di così diverso da "Banditi a Orgosolo" o da "Padre padrone", che avevano però il pregio di essere stati fatti da "non sardi"! Quello che oggi viene considerato il cinema sardo è un clone ripetuto di ciò che "non sardi" hanno creato per rappresentare il cinema sardo. Il sardo "pecoraro", un luogo comune che ci portiamo avanti da decenni, il sardo ignorante e troglodita. Dai diciamoci la verità, la storia dei ragazzi che non hanno mai visto il mare..... Trovatemi in sardegna un ragazzo che non ha mai visto il mare e vi darò tutto quello che chiedete. Qualcuno potrebbe dire: "Ma questa è una rilettura dell'autore, non necessariamente un film deve essere realistico". E qui io dirò: Bene, vero, ma perchè l'irrealistico dei film sardi è sempre a discapito dei sardi ed è costruito per ricalcare quella che era la realtà di 100 anni fa? Cioè perchè siamo sempre visti come dei beduini nel mondo? Se andiamo a Roma e ci dicono che ci facciamo le pecore ci arrabbiamo, abbiamo un orgoglio da difendere noi! 50 anni fa qualcuno ha diffuso questa opinione e noi controbattiamo "Si, noi ci facciamo le pecore. Di più! Guarda che noi siamo ancora fermi a prima, eh. Non preoccupatevi, guardate il film di Mereu, vi renderete conto che da noi la tecnologia non è arrivata, da noi ancora ci facciamo le pecore, da noi viviamo ancora in mezzo ai topi e non abbiamo mezzi di trasporto che ci consentano di fare 2 Km per arrivare al mare; inoltre siamo ignoranti, puzziamo e ci laviamo giusto quando piove e non possiamo ripararci sotto qualche albero o in qualche grotta". Allora ce la stiamo cercando.... Se Gavino Ledda nel suo "Padre padrone" ha detto "Io mi facevo le pecore ed ero messo malissimo" stava parlando di se stesso, non di quella che era la realtà sarda dell'epoca. Se i fratelli Taviani nel raccontare la SUA storia hanno avuto la mano pesante hanno fatto bene, perchè QUELLA storia era una storia vera e faceva riflettere. Ledda non ha detto "Tutti in Sardegna eravamo così", ha detto "IO ERO COSI'". Da allora in poi nulla è stato più come prima! O meglio, questo film si è aggiunto a "Banditi a Orgosolo" nel ricreare la trama perfetta di tutto quel filone di cinema sardo nato da li in poi da chiunque ambientasse un film in Sardegna. Poi sono nati i registi sardi e invece di raccontare la LORO Sardegna hanno preso pari pari la Sardegna raccontata dai continentali e l'hanno riproposta come ai continentali era piaciuta. Possibile che non capiate che Mereu è più commerciale di Vanzina? Possibile che non capiate che egli crea questo perchè il mercato vuole questo? Un film sardo che parla di cose diverse non è da esportazione, perchè dai film sardi il luogo comune vuole che esca fuori un popolo di trogloditi con tendenze sessuali spiccate nei confronti degli ovini e che, possibilmente (anzi ovviamente, essendo sardi) siano banditi, meglio se latitanti e sporchi. Questo cinema-prostituzione di Mereu a mio parere è peggiore di quello dei Vanzina, nei loro film almeno non viene umiliato un popolo intero a fini commerciali, almeno loro ci scherzano su. Mereu invece (ma attenzione, non mi riferisco solo a Mereu, ma a tutto il filone sardo=pecoraro bandito) pretende che vengano presi per film impegnati e artistici film che si sarebbero potuti intitolare "Padre padrone 2", "Padre padrone 3", ecc. Nulla di diverso da "Vacanze a Miami", "Vacanze a New York", ecc. |
Scritto da Visitatore il 2008-03-08 14:28:32 che fate copia incolla con i commenti ? |
AAA allarme sottocultura Scritto da Visitatore il 2008-03-08 15:24:27 Non capisco ma questo è un sito di cinema o il bar dello sport? Va bene la libertà di poter esprimere liberamente il proprio pensiero ma non l'ignoranza in cattedra, il signore dell'intervento precedente è il frutto di una mentalità che crede che la vera cultura sia quella propinata dell' industria cinematografica americana e non solo che ha creato dei modelli da imitare senza filtri. Si stupisce se il cinema Sardo parla di pecore , pastori, e banditi, ma in quale terra vive? Per la cronaca vuole ignorare che in Sardegna abitano un milione e ottocentomila sardi e tre milioni e cinquecetomila pecore? Sino a poco tempo fa la gran parte dell'economia familiare era retta sulla pastorizia, unica risorsa adattabile a fatica nel nostro territorio, in tale ambito la precarietà del clima , le malattie hanno creato l'incertezza tipica del lavoro del pastore, tale miscuglio di cose per anni e anni ha facilitato l'illegalità talvolta vissuta come ribellione altre volte come prepotenza, esattamente come continua ad avvenire oggi in tutti i campi. Se poi qualche "pseudofighetto" crede di avere origini che abbiano come profumo la violetta di Parma anzichè il pecorino è liberissimo di crederci sappia però che non troverà riscontri nella letteratura ma solo tra i suoi ignoranti interlocutori la domenica prima di andare al cinema vedersi Vanzina che a quanto pare lo inquieta di meno. |
ignorante Scritto da Visitatore il 2008-03-08 16:46:31 vatti a rileggere la storia della sardegna dal 500 ad oggi e capirai che la sardegna non è fatta solo di quelle tue porevere pecorelle violentate.. |
Scritto da Visitatore il 2008-03-08 18:55:06 bravo , fatta di padroni dai cognomi spagnoli , piemontesi ecc. ecce e, per essere chiari ,gli antenati di quelli che comandano ora e fatta di tzeraccos con i cognomi sardi vatti a fare invece un giro in sardegna e parla con la gente con gli anziani e cerca di capire dove vivi , o forse il tuo cognome non te lo consente ??? continua a guardarti i vanzina e non parlare di sardità |
Scritto da Visitatore il 2008-03-09 03:36:15 bene ,l'italico dotto tace era ora! |
spettatore deluso Scritto da Visitatore il 2008-03-09 11:20:08 Ho visto 'Sonetaula' e non mi stupisce affatto che a Berlino la maggior parte degli spettatori abbia lasciato la sala nella prima mezzora. E' un film poetico, recitato magnificamente e con un ottima fotografia, ma questo non basta per avvincere lo spettatore: è lungo, ma soprattutto pesante per la completa assenza di drammaturgia. |
Scritto da Visitatore il 2008-03-10 09:17:00 bocciato |
Scritto da Visitatore il 2008-03-10 17:36:51 Bello il film nel suo complesso. Bellissima l'interpretazione di Zuà...bravo... |
Scritto da Visitatore il 2008-03-10 18:07:51 Non vedo l'ora di vederlo Chiara |
boh? Scritto da Visitatore il 2008-03-10 18:50:11 nei giornali sardi hanno sbandierato un capolavoro assoluto,ma è possibile che in sardegna tutto è sempre al contrario, o di cinema non capiscono nulla o sono di parte: il film è noioso inuttilmente lungo girato male. La gente in sala non ne poteva più. Un film lento e claustrofobico tutto primi piani ma che non dà nessuna emozione. In tre ore la sardegna non si vede quasi ma se poi si scambia questa pippa per poesia allora.... Mereu è furbo a spacciarsi come autore, l'ultima spiaggia per dire che il film è grande è il pubblico che sbaglia e non capisce nulla. Stefano uni ca |
euro risparmiati Scritto da Visitatore il 2008-03-10 19:32:15 non lo voglio vedere! |
euro risparmiati Scritto da Visitatore il 2008-03-10 19:32:17 non lo voglio vedere! |
SONéTAULA...firmate gli interventi, non Scritto da Visitatore il 2008-03-11 00:14:25 Tutti parlano qui di orgoglio di dignita', ma e' possibile che non ci sia uno che mette nome e cognome vero, in calce agli interventi, per me questi commenti senza firma non fanno testo! SONETAULA: Un film tragedia...Ci tocca rispecchiarci in qual cosa che non ci piace...e per molti che vivono in città qui a Cagliari, ci dobbiamo rivedere come sardi in aspetti della nostra cultura che non conosciamo bene...(lingua usi e costumi..) E' vero forse la scenografia e' sacrificata, inqudrature troppo strette, poco spazio ai paesaggi e alla bella sardegna selvaggia..che vediamo nelle cartoline...avrebbe respirato un po' di piu' come trama, forse avrebbe riempito il nostro orgoglio, ma forse e' una scelta..(forse)qualle di tenere l'attenzione sul presonaggio Zuanne...di dargli tensione emotiva e continuita'.. l trucco ha lavorato benissimo e anche il parrucco...forse il costume poteva evitare qualche maglioncino industriale, ma sembra che i capi industriali importati siano arrivati in sardegna in quell'epoca, gli spazi delle scene sono molto fedeli al contesto, compreso il pulmann e i mezzi. La fotografia molto bella. Certamente non e' un film che si vede restando indifferenti..non si puo' evitare di sentirsi toccati, anche con forza.. Ci vuole coraggio, per inoltrarsi in un campo cosi' delicato, il film non ha un mercato facile! Nel senso che non e' un film progettato per fare cassetta al botteghino, anche la lingua e' un ostacolo. Le lingue usate rappresentano una molteplicita' di zone di " provenienza" diverse all'interno della stessa barbagia , del medio-campidano e oristanese, questo aspetto potrebbe far scricchiolare un film "storico"?... o c'e dell'altro? Certamente i film di A.Grimaldi "Un delitto impossibile", E. Pau "Pesi leggeri"e" Jimmy della Collina"e Cabiddu "Crimini- Disegno di sangue" (a parte gli altri film "il figlio di Bakunin" e "Sonos e memoria")hanno un pubblico molto piu' ampio e raccontano una sardegna apparentemente piu' italiana, comunque di eccellente qualita'. Proteggiamo i nostri film, ne abbiamo bisogno, e facciamo in modo che si crei sviluppo , che si creino professionalita' che si crei una economia !!! Non diamoci le mazzate tra di noi.. gabriele lasio e-mail:
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i bambini fanno splash!!! Scritto da Visitatore il 2008-03-11 13:46:16 Ieri su Videolina c’era l’intervista a Mereu. Non lo conoscevo. Non mi ha fatto una bella impressione quando ironicamente parlava del film e del suo ruolo di regista. In pratica ha detto di non sapere se continuare a fare il regista nel suo futuro (comunque onestamente a mio avviso) e di non ritenersi proprio un regista. A me è parso come se volesse sperimentare un mestiere nuovo, con la speranza, per lui, di fargli guadagnare dei soldi senza fare eccessivi sacrifici. Cercava di spiegare inutilmente, anche dovuto alla impareggiabile ignoranza dell’intervistatore, le intenzioni sociali e culturali del suo nuovo film. Ho trovato deprimenti le scene del trailer andato in onda, mi sono sembrate poco più di un semplice film amatoriale. Mi sono divertito nel vedere Alessandro Pili, quello che imita Renato Soru che tra l’altro è stato anche il protagonista del film comico brillante “Arriva Pavan” di Alessandro Sanna, quando lo sfotteva e gli lasciava intendere che se il film lo avesse fatto chiunque altro coi soldi della regione o anche lo stesso Soru, avrebbe fatto una più bella figura. Mereu è originario di Dorgali e chiedo ai dorgalesi se si riconoscono in quelle persone, nei modi di vivere, di pensare che vediamo in questi film di Mereu? I turisti in vacanza Cala Gonne vedranno queste cose? troveranno queste persone? questi modi vivere? I bambini di Dorgali come saranno avranno mai visto il mare? Senza offesa ma secondo me il signor Mereu poteva benissimo evitare questa sua ennesima brutta figura. |
dorgalese Scritto da Visitatore il 2008-03-11 17:53:10 se ti firmi , magari ti rispondo... Salvatore fancello |
Grande lavoro Scritto da Visitatore il 2008-03-11 18:23:38 A me è piaciuto. Gran bel lavoro. Un film che certo non concede nulla al pubblico,gratificazioni ,ammiccamenti. Si possono condividere o meno certe scelte dell'autore relativamente ai campi stetti, alla lunghezza forse eccessiva , piattezza emotiva, all'assenza di dramaturgia, di musiche. Ma son scelte funzionali a mantenere l'attenzione focalizzata sulla percezione del protagonoista. Obiettivo raggiunto. Il film quasi miracolosamente procede per due ora e mezza senza cali di tensione. Con questo film ritengo si completi definitivamente il lavoro iniziato da De Seta. Non credo ci possa essere più sufficiente spazio per la riproposizione di questo tipo storie. Lo stesso Mereu a questo punto si vedrà costretto ad esplorare nuove tematiche. Lo stesso discorso varrà per Columbu al termine del progetto Su Re. Il terzo lavoro per entrambi sarà decisivo. Staremo a vedere.... MP MP |
terzo lavoro? Scritto da Visitatore il 2008-03-11 22:46:42 cioè dobbiamo finanziargliene un'altro???? |
indignazione Scritto da Visitatore il 2008-03-11 23:30:36 x quell'incompetente che scomoda videolina e Dorgali- 1 i bambini che non hanno mai visto il mare sono di Orgosolo. 2 esistono i bambini che non hanno mai visto la neve? come li vedranno a Milano? Videolina è una televisione popolare di target popolare, fatta da buone professionalità e sorretta dalla pubblicità in programmi anche idioti come sardegna canta... che corrispondono al folclore più becero che è prodotto democraticamente in tutta l'isola, alcuni programmi si alimentano anche di soldi pubblici. Io non mi identifico in quel genere di televisione, anzi credo che quelle trasmissioni creno la vera sottocultura di cui tu sei un perfetto esempio. |
domanda. Scritto da Visitatore il 2008-03-12 09:28:06 ciao sei dei la pola? massimiliano medda ci ha tentato e dice a mereu- quando farai un film comico? ci dobbiamo forse aspettare qualcosa del genere nel prossimo futuro ?quale obbrobrio ci propinranno l'inconsueto cast mereu- medda? mah!!!...poi mereu a detto - la maggior parte degli attori li ho presi dalla strada.. forse poteva esprimersi meglio.. ho forse intendeva dire che dalla strada o da videolina (La Pola) non c'e' poi cosi tanta differenza?..comunque vedremo come andra' a finire |
La grammatica ha un senso Scritto da Visitatore il 2008-03-12 11:39:59 Le tue riflession sono legittime, ma lo fai apposta di scrivere a detto senza h e o congiunzione con l' acca !!!?! |