"Le idi di marzo" di George Clooney
Il consiglio di Elisabetta Randaccio
Prende spunto da una piece teatrale di Beau Willimon (“Farragut North”), ma svolge il tema con riferimenti alla stretta attualità, l’ ultimo film di George Clooney, che si conferma regista interessante, consapevole di avere, come modello di riferimento, il cinema hollywoodiano degli anni settanta, che sapeva conciliare la chiarezza del linguaggio con l’osservazione critica della società statunitense.
"Midnight in Paris" di Woody Allen
76 anni, autore prolifico (almeno un film all’anno) e geniale, Woody Allen con “Midnight in Paris”, ha ritrovato il successo di pubblico negli Stati Uniti, visto che lo zoccolo duro dei suoi ammiratori risiede, soprattutto, in Europa.
Sa grascia" di Bonifacio Angius
Dobbiamo rendere merito al marchio “Distribuzione indipendente”, se un altro film girato in Sardegna, potrà avere una discreta circolazione. Certo, nella maggior parte, si tratta di sale d’essai e spazi gestiti dalla vasta rete dei Circoli del Cinema in tutta Italia (la fetta più ampia si riscontra proprio nella nostra isola), ma che mettono insieme un pubblico motivato, appassionato, il quale può formare una comunità compatta di spettatori consapevoli e esigenti di film di qualità.
"Colazione da Tiffany" di Blake Edwards
"Pina" di Wim Wenders
"This must be the place" di Paolo Sorrentino
“This must be the place” è un film italiano contemporaneo. Eppure è raffinato, originale nella forma, non incartata nel solito (a volte necessario per questioni di budget) schematismo del“campo”, “controcampo”, “primo piano”, struttura estetica minimalizzante storie già misere, lontane dalla nostra realtà complessa e inquieta, che spera di aver ritrovato quota nella commedia e, invece di reinventarla, la replica fino all'autodistruzione.