Percorso

Terre di Confine Film Festival 2016 - Programma

La Grecia, il racconto della crisi, sarà protagonista della IX edizione della rassegna a Solarussa, Asunie Narbolia per tre weekend consecutivi (4-5 | 11-12-13 | 18-19-20 marzo).
Nona edizione per il Terre di Confine Film Festival, che torna con oltre 30 proiezioni, 16 incontri, più di 20 ospiti, 2 mostre, un concerto, laboratori nelle scuole, un convegno e due tavole rotonde. Organizzato dall’associazione culturale Su Disterru, il Festival quest’anno è firmato dal regista Paolo Zucca, che cura la direzione artistica e ha realizzato un cortometraggio ad hoc: ragionando sul tema dell’edizione 2016: Grecia, il racconto della crisi.
Filo rosso di Terre di Confine è infatti il confronto/incontro tra realtà cinematografiche marginali, lontane, ai confini, siano essi fisici o concettuali, e l’esplorazione di una forma d’arte che – pur tra le difficoltà economiche - produce opere di grande spessore artistico, influenza il nostro immaginario, guida il nostro modo di analizzare e capire la realtà.
Così dopo la Scandinavia, Cuba, il Kurdistan, i Balcani, l’Africa, l’Argentina, la Romania e il cinema delle minoranze linguistiche spagnole, Terre di Confine focalizza il proprio interesse sulla Grecia, e in particolare sul racconto della crisi elaborato dalla cinematografia ellenica.
Terre di Confine Film Festival presenta quest’anno una ricca selezione della recente produzione cinematografica ellenica: più di venti opere, alcune delle quali in anteprima nazionale, che offrono un’elaborazione artistica della crisi secondo prospettive, linguaggi e toni assai diversi: dai film di grande successo commerciale ai cortometraggi sperimentali, dalle animazioni ai documentari. Tra i registi greci che incontreranno il pubblico, Elena Zervopoulou, Asimina Proedrou, Margarita Manda, Stella Kyriakopoulos, e Despina Ikonomopoulu.

IL PROGRAMMA:

Si comincia Venerdì 4 marzo a Solarussa, dove a Casa Sanna, a partire dalle 17,30, il professor Salvatore Zucca terrà una lezione dal titolo Edipo Re e la tragedia greca. A seguire la proiezione di Edipo Re di Pier Paolo Pasolini. Alle 21,00 si proiettano i corti My Stuffed Granny, animazione di Effie Pappa, e Schoolyard di Rinio Dragasaki. La prima giornata del festival si chiude, alle 21,30, con il documentario di Elena Zervopoulou Greece: days of change. La regista sarà in sala per un incontro con il pubblico.
Sabato 5 marzo, sempre a Solarussa, sempre a casa Sanna, l’intera giornata, a partire dalle 09,30 sarà dedicata ai lavori del convegno “Il Cinema in Sardegna: Regole e Opportunità”, organizzato dal Comune di Solarussa e dall’associazione su Disterru, con la partecipazione dell’Assessorato alla Cultura, della Commissione Cultura del Consiglio Regionale e della Sardegna Film Commission.Gli appuntamenti del festival si spostano poi ad Asuni dall’11 al 13 marzo. Venerdì 11 alle 17,00 taglio del nastro, al Museo dell'Emigrazione, per la mostra fotografica: European Dream di Alessandro Penso. Alle 18,00 primo appuntamento con il ciclo “Finestra sul Cinema Sardo”, con i tre corti Io sono qui, Los aviones que se caen e Homeward di Mario Piredda, che incontrerà il pubblico in sala. A seguire la proiezione dei corti greci di Dimitrios Nakos, March 4, e di Nikoleta Leousi, Generator. Alle 21,00, sempre al Museo dell'Emigrazione, il film Xenia (Pazza Idea) di Panos H. Koutras.

Sabato 12 marzo si comincia al mattino, alle 11,30, con la presentazione del libro I giardini di Leverkusen di Ilario Carta. Nel pomeriggio riprendono invece le proiezioni degli autori sardi: alle 16,30 Francesco Piras incontra il pubblico e presenta il documentario 30 piedi sotto il mare. Alle 17,30 nuovo appuntamento con il cinema ellenico con i corti Joanna, di Panagiotis Fafoutis, e Red Hulk, di Asimina Proedrou, che a seguire dialogherà con gli spettatori. Alle 18,30 spazio al documentario Indebito, di Andrea Segre e Vinicio Capossela. Alle 21, dal museo ci si sposta alla Sala Comunale per un momento di festa con il concerto Itinerario Rebetiko degli EvìEvàn.

L’ultima giornata ad Asuni, domenica 13 marzo, presenta un focus sull’ospitalità e il tema dell’emigrazione con la tavola rotonda dal titolo Xenia: a partire dalle 11,30 ne discutono Asimina Proedrou, Alessandro Penso, Margarita Manda e Amedeo Pagani.

Mentre alle 16,00 riprendono le proiezioni con il ciclo dedicato a Theo Angelopoulus “In Memoria di Theo” e il film New Odessa: the village of thelake, di Margarita Manda, che a seguire incontrerà il pubblico insieme al produttore Amedeo Pagani. Alle 17,30 il film di Angelopoulos La sorgente del fiume.

Per il terzo weekend di incontri e proiezioni Terre di Confine raggiunge infine Narbolia. Si comincia venerdì 18 marzo, alle 10,00 nel centro storico del paese, con l’inaugurazione della mostra I Protagonisti, di Francesco Piras - tratta dal backstage fotografico del film L’Arbitro. Proiezioni al via dalle 18,00 alla Sala Polivalente con il documentario Arturo torna dal Brasile, di Marco Antonio Pani, che dopo incontrerà il pubblico. Dalle 19,00, per la sezione dei corti greci, Washingtonia di Konstantina Kotzamani e Volta di Stella Kyriakopoulos, che sarà presente in sala per conversare insieme ai rappresentanti della ONG di Atene EXILE ROOM Despina Pavlaki e Thanasis Patsavos. La serata si chiude alle 21,00 con Miss Violence, di Alexandros Avranas (film vietato ai minori di 14 anni).

Sarà invece un libro ad aprire la seconda giornata del Festival a Narbolia: sabato 19 marzo alle 11,30 al Montegranatico, in programma la presentazione di Cammellini che entrano ed escono dalle orecchie di Filippo Martinez. Nel pomeriggio spazio come sempre alle proiezioni: alle 16,30 nella Sala Polvalente i corti di NassosVakalis, Dinner for few, Yorgos Zois, Casus Belli, e Debtfools di F. Vardakas e Despina Ikonomopoulu, che incontrerà il pubblico. Alle 17,30 finestra sul cinema sardo con Miguel e Transumanza, di Salvatore Mereu, presente in sala per dialogare con gli spettatori. Alle 18,30 il film di Yorgos Lanthimos The Lobster, alle 21,30 Wednesday 04.45di Alexis Alexiou, inedito in Italia. Domenica 20 marzo, ultima giornata di Terre di Confine, si riparte alle 11,30 dal Montegranatico con la tavola rotonda “Crisi”, con Despina Ikonomopoulu, Stella Kyriakopoulos, ThanasisPatsavos, Despina Pavlaki, ThodorisPitsilis e Dimitri Deliolanes, giornalista, saggista e storico inviato in Italia della TV pubblica Greca ERT. Nel pomeriggio, dalle 16,30, si torna alla Sala Polivalente per le proiezioni di A family affair, di Angeliki Aristomenopoulou e Duty of Revenge, di Simone Cireddu che incontrerà il pubblico. Alle 18,30 il sipario sulla IX edizione del Festival cala con il film, inedito in Italia, Little England, di Pantelis Voulgaris.

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MultiversityDoc, il documentario è sostenibile

Inaugura mercoledì 2 Marzo a Cagliari alle 19, al cinema Greenwich d’Essai in via Sassari, MultiversityDoc: rassegna cinematografica di documentari internazionali.
Il progetto, nato in collaborazione con il Cinema Greenwich d’Essai e con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission, si propone di “offrire un momento di incontro e di attenta riflessione sul tema della sostenibilità ambientale, sociale e culturale”, spiegano gli organizzatori. La rassegna, infatti, è il proseguo del progetto di film literacy Sustainable Neighborhood che è parte del programma europeo di comunicazione sull’efficientamento energetico Heroes 20.20.20.
Ad aprire la rassegna il 2 marzo alle 19 è il documentario pluripremiato Human del regista francese Yann Arthus-Bertrand, che racconta il legame profondo con l’altro e con il generale crescente bisogno di umanità. “MultiversityDoc – precisano gli organizzatori – rappresenta un’occasione di discussione reale sul nostro presente attraverso lo sguardo multiforme e disincantato di un cinema che si fa portavoce di un’umanità sostenibile.
L’appuntamento con MultiversityDoc è a cadenza settimanale, ogni mercoledì alle 19 sempre al Cinema Greenwich, e l’ingresso libero. Info: 070/666859.

1 marzo 2016

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Visioni sarde: vincono ‘’El Vagon’’ e ‘’Per Anna’’

El Vagon di Gaetano Crivaro e Andres Santamaria e Per Anna di Andrea Zuliani sono i vincitori dei primi premi del concorso cinematografico “Visioni sarde”.
Fra i 60 film in concorso la Cineteca di Bologna aveva selezionato nove finalisti. Il primo premio di mille euro è andato a El Vagon, film che racconta la storia di una coppia che vive in un vagone abbandonato sui binari della stazione di Cagliari. Mentre Per Anna ha vinto i 500 euro assegnati dalla Giuria giovani. Il film racconta l'incontro fra il bambino muto Nicola e una coetanea arrivata da Milano nel suo paese.
Visioni sarde è il concorso nazionale per corti e mediometraggi nato nel 2013 a Bologna con l'obiettivo di dare ai registi indipendenti dell’Isola una vetrina oltre la Sardegna. La giuria era presieduta da Paolo Pulina, membro dell'esecutivo nazionale della Fasi, e formata dagli scrittori Marcello Fois e Alberto Masala, da Bruno Mossa e Antonello Rubattu.

29 febbraio 2016

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‘’La nostra quarantena’’ di Peter Marcias finalista ai Nastri d’Argento

Il lavoro del regista sardo, protagonisti Francesca Neri e Moisè Curia, candidato come miglior docufilm 2016. di C.P.

Saranno scelti tra le tre ‘cinquine’ finaliste annunciate oggi i tre Nastri d’Argento 2016 per i migliori documentari dell’anno. Tra loro c'è La nostra quarantena, di Peter Marcias.
I giornalisti cinematografici le hanno annunciate oggi, anticipando insieme anche tre premi speciali dedicati ad altrettanti film – di Barbara Cupisti, Alessandro Gassmann e Costanza Quatriglio - che hanno sottolineato con forza episodi di cronaca nei quali è forte il rapporto tra cinema e giornalismo sul rapporto con l’attualità più urgente e drammatica.
Per il Nastro del Miglior documentario sono candidati i film di Gianni Amelio e Cecilia Pagliarani, Roberto Minervini, Ernesto Pagano, Andrea Segre e Walter Veltroni.
Sul Cinema si sfidano invece: Mario Canale (con il film sui Taviani), Gaetano Di Lorenzo (ha raccontato Franco Indovina), Alex Infascelli (con il ritratto di Kubrick nel racconto del suo autista), Simone Isola (Alfredo Bini) e Valerio Ruiz (Lina Wertmuller).
Terza cinquina sui Docufilm, con Mario Balsamo, Renato De Maria, Davide Ferrario, Pietro Marcello e Peter Marcias con La nostra quarantena.
"Un grande onore essere tra i candidati al Nastro D'Argento 2016 – ha commentato a caldo con noi il regista cagliaritano – e soprattutto perché in compagnia nella cinquina di Bella e Perduta di Pietro Marcello, film che ho amato molto quest'anno. Ringrazio di cuore gli attori Francesca Neri e Moisè Curia, la produzione Capetown Film, il distributore Cinecittà Luce e tutti i miei collaboratori, a loro è dedicato questo mio momento di felicità", ha concluso Peter Marcias.
Non resta che attendere giovedì 25 febbraio quando alla Casa del Cinema si svolgerà la serata di premiazione e si conosceranno i tre vincitori di ciascuna categoria.

19 febbraio 2016

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Il cinema di Giuliano Montaldo

Una rassegna per scoprire "la magnifica leggerezza creativa di un autore" - Scopri il Programma

Al via martedì 16 febbraio la retrospettiva dedicata a Giuliano Montaldo organizzata tra Cagliari e Elmas dall’associazione culturale L'Alambicco in collaborazione con La macchina cinema (Ficc), con il circolo A. Gramsci di Cagliari (Ficc), con la Società Umanitaria-Cineteca di Cagliari, con il periodico on line Diari di Cineclub e con la Federazione Italiana dei Circoli del Cinema. Scopri il PROGRAMMA COMPLETO della rassegna.
Attraverso questa retrospettiva l'associazione L'Alambicco intende far conoscere l'opera cinematografica di Giuliano Montaldo, compresi i film che hanno avuto scarsa distribuzione, coinvolgendo il pubblico attraverso la visione, l'analisi e la discussione del testo filmico e dei suoi contenuti che in Giuliano Montaldo sono fortemente connotati di un impegno sociale e civile.
“Nella retrospettiva che gli dedichiamo, avremo modo di confrontarci con una parte significativa del suo percorso artistico-creativo.” Dichiara Alessandro Macis, Direttore Artistico, e continua “Percorso che lo ha portato lungo i sentieri di una ricerca che ha scandagliato l'animo umano, mettendosi sempre, brechtianamente, dalla parte del torto. Dalla parte di chi, stanco della guerra, diserta dalla barbarie e a conflitto praticamente finito viene fucilato dai suoi stessi commilitoni; o da quella di due poveri emigrati italiani in America, giustiziati innocenti per le idee anarchiche e libertarie; di un filosofo domenicano ribelle ed eretico che caparbiamente non rinuncia alle sue idee e muore sul rogo; di una donna che perso il marito, prende coscienza e si arruola tra le fila dei partigiani. E ancora e ancora, per narrare il vuoto esistenziale di un medico omosessuale nella Ferrara omofoba e fascista. Insomma, un grande regista da sempre schierato contro l'arroganza del potere e portatore di un pensiero laico di tolleranza e fratellanza.”
Tutti i film verranno introdotti da operatori culturali, critici, storici del cinema, docenti universitari, anche provenienti dalla penisola, che accompagneranno il pubblico alla visione, arricchendola con informazioni e curiosità sulle opere.
La retrospettiva terminerà con la consegna del PREMIO ALLA CARRIERA che si terrà nel teatro comunale di Elmas in occasione dell'arrivo a Cagliari del regista, serata che sarà arricchita da un CONCERTO delle musiche dei film più significativi interpretate al pianoforte da Romeo Scaccia, affermato concertista e compositore, che riproporrà alla presenza del regista, i brani di Ennio Morricone, compositore con il quale Montaldo ha stretto un sodalizio che dura da circa cinquant'anni.
Sarà inoltre dedicata una serata alla presentazione del LIBRO autobiografico “Un marziano genovese a Roma” (2013), scritto da Giuliano Montaldo e dalla giornalista/autrice/sceneggiatrice Caterina Taricano (edizioni Felici).

15 febbraio 2016

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