Quella volta che Sergio Leone rimase folgorato.
Di Mattia Musio
Esiste un momento, un paio di secondi, in una filmografia massiccia, quasi marmorea come quella di Sergio Leone in cui tutto rallenta fino a fermarsi, in un tripudio di sensibilità e umanità.
Pochi secondi in cui Sergio Leone ci spiazza creando momenti di dolore puro in mezzo ad ore ed ore di spettacolarità, tra duri, briganti, gangster e dichiarato amore per l'America.