IncontrandoCine è la rassegna cinematografica organizzata dall’Ass. Semilla Cosmika in
collaborazione con il Comune di Muravera. Giunta alla quarta edizione, dopo aver intrapreso
numerosi temi tra cui l’antropologia e la figura della donna, quest’anno approfondirà il tema
dell'industrializzazione, il rapporto con l’uomo e il suo territorio, la Sardegna, attraverso gli
occhi di quattro registi sardi: Marco Antonio Pani, Paolo Carboni, Daniele Atzeni e Enrico.
In un territorio come quello del Sarrabus, dove le sale cinematografiche risultano assenti,
la rassegna IncontrandoCine trova un punto di riferimento per gli abitanti del luogo.
Da ormai quattro anni, l’Ass. Semilla Cosmika porta avanti questo appuntamento estivo
riscontrando a ogni edzione una grande partecipazione da parte del pubblico. Grazie anche
alla collaborazione con Moviementu-Rete Cinema Sardegna, una associazione che riunisce tutti
coloro che operano nell’ambito cinematografico e audiovisivo, quest’anno sarà ulteriormente
l’occasione per sensibilizzare e promuovere il cinema del territorio isolano.
Il ciclo di appuntamenti a ingresso libero prevede quattro serate che si svolgeranno i
mercoledì 6,13,20 agosto/3 settembre. Come ogni anno a partire dalle h.21:30, le presso il
Museo Casa dei Candelai in Via Speranza a Muravera, sarà proiettato il film della serata.
A seguire, i registi presenti in sala, saranno a disposizione per rispondere alle domande del
pubblico in sala.
La serata continuerà con un buffet a km/0 offerto dall’organizzazione.
INCONTRI:
6 agosto – “Capo e Croce. Le ragioni dei Pastori” di M. A. Pani e P. Carboni
La prima serata sarà dedicata alla proiezione del documentario dei registi Pani e Carboni
“Capo e Croce. Le ragioni dei Pastori”, reduce dal grande successo ottenuto in festival nazionali
e internazionali: premio come Miglior Documentario Italiano al Festival CinemAmbiente di
Torino, il Primo Premio "Il faro" al SiciliAmbiente Documentary Film Festival, Selezione
Ufficiale al Festival del Film di Roma, al Trento Film Festival, all'EtnoFilmFestival - Festival del
Cinema Etnografico, e al prestigioso festival irlandese Galway Film Fleadh.
Capo e Croce racconta la vertenza dei pastori che, nel giugno del 2010, da ogni parte della
Sardegna diedero luogo a una protesta clamorosa, rivendicando dignità e un giusto prezzo
per i loro prodotti. È un viaggio inedito, attraverso le loro ragioni e la loro realtà quotidiana,
alla ricerca delle origini della protesta. Pani e Carboni raccontano il mondo, i pensieri, le
preoccupazioni e le lotte dei pastori sardi in un modo del tutto inedito: due anni di riprese e
uno di montaggio, immagini scelte fra 390 ore di materiale, musiche di Puccini nella speciale
reinterpretazione di Mauro Palmas. Sullo sfondo, le suggestioni di paesaggi antichi, di
tradizioni e ritmi le cui radici affondano nella natura e si perdono nel tempo, esaltati da un
espressivo bianco e nero.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=rJ6VGgUVnY0
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13 agosto – “Racconti dal sottosuolo” / “I morti di Alos” di D. Atzeni
Racconti del sottosuolo è la storia di tre vecchi minatori e un'anziana cernitrice che
ricordano le fatiche e le lotte compiute nelle miniere del Sulcis-Iglesiente e del Guspinese.
Nelle miniere del Sulcis-Iglesiente e del Guspinese sono state scritte delle pagine che si collocano
tra le più appassionanti della storia della Sardegna. Pagine che narrano di atroci fatiche, di
incidenti spesso sfociati in tragedie, di condizioni di lavoro disumane come quelle stabilite dal
cottimo Bedaux, capace di trasformare il minatore in una macchina da lavoro. Ricordi di dure
lotte sindacali, di occupazioni di gallerie a centinaia di metri sottoterra, di scioperi che hanno
contribuito alla nascita del movimento operaio in Italia. Pagine che narrano del grande senso
di umanità che accomunava i minatori e del profondo rapporto di amore-odio che li legava
alle miniere. Con la cessazione dell'attività estrattiva la civiltà mineraria si avvia lentamente
e inesorabilmente verso l'oblio. Restano intatti però i ricordi dei vecchi minatori, unici custodi
della cultura del lavoro in miniera che sino a qualche tempo fa regolava la vita di migliaia di
famiglie isolane.
I morti di Alos è un falso documentario che racconta attraverso la voce del protagonista
le vicende del paese immaginario di Alos, i cui abitanti sul finire degli anni ’50 compiono un
fatale passo verso la “modernità”.
Antonio Gairo è l'unico sopravvissuto a una terribile sciagura che nel 1964 colpì Alos, un paese
del centro Sardegna ora divenuto un tetro villaggio fantasma. Ritrovata all'improvviso la
memoria perduta da tempo, l'uomo racconta la vita del paese prima del fatidico avvenimento e
ricostruisce con incredibile lucidità le circostanze che condussero alla tragedia.
Ibrido fra finzione e documentario, cinema e letteratura, il film narra, attraverso un ampio uso
di filmati di repertorio, il fatale passo verso la "modernità" compiuto da una piccola comunità
di pastori degli anni '50, mescolando la classica iconografia della Sardegna arcaica con le
atmosfere e le suggestioni tipiche del genere gotico.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=guXwEou9E_g
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20 agosto – “Jimmy della collina” di E. Pau
“Jimmy della collina” di Enrico Pau è un bell’esperimento di fiction «bastarda», con un attore
sorpresa, Nicola Adamo, altri attori ragazzi finiti in carcere o nelle comunità prima dei diciotto
anni, che non recitano che il proprio vivere, un paesaggio sardo mai visto, fatto di respiro di
vento, mare, distanza, e la nebbia delle raffinerie e della fabbrica che mangia l’anima.
Sarroch (Sardegna sud-occidentale) sonnecchia tra le montagne, il mare e il profilo delle alte
ciminiere di una raffineria petrolchimica. Jimmy ha quasi diciotto anni e ci vive da sempre con la
sua famiglia di operai. Nell’assenza di prospettive e riferimenti condivisi, sente forte e rabbioso
il richiamo di un comportamento che lo porta presto fuori dalla legalità. Per lui si spalancano
allora le porte del carcere minorile, che lo inghiottono in un abisso di angoscia e violenza. Poi
il riscatto si profilerà nella dolcezza delle colline che circondano la comunità di recupero per
giovani carcerati da cui si può ripartire verso un futuro diverso. Ma a ragazzi come lui, talvolta
può apparire più facile abbandonarsi a un’inesorabile autodistruzione anziché cercare una via
di riscatto. E così Jimmy, fermo di fronte a questo bivio, si ritroverà a decidere in una notte tutto
il suo futuro.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=rInOtsSvBJI
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3 settembre – Serata Movimentu Rete Cinema Sardegna
MOVIEMENTU è una libera associazione che unisce coloro che a vario titolo operano in
Sardegna nell’ambito del cinema e dell’audiovisivo.
L'associazione si è costituita ufficialmente nel mese di Agosto 2013 con lo scopo di fare
in modo che il cinema diventi finalmente una piccola grande industria sostenibile per la
Sardegna, un'industria pulita, capace di generare sogni, cultura, spettacolo e soprattutto
lavoro, lasciando così sul territorio risorse economiche importanti.
Durante la serata saranno proiettati i lavori di coloro che fanno parte dell’associazione.
Sito: http://www.moviementu.it/
Evento Facebook:
https://www.facebook.com/events/841332855891820/
Contatti:
Roberta Aloisio
+39 347 584 4806
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Valentina Corona
+ 39 3283420309
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