"The Dark Knight" di Christopher Nolan

"The Dark Knight" è decisamente un film su cui si può parlare molto. E non so da dove iniziare. La trama è un pretesto macchinoso per portare i personaggi allo stremo, per parlare di male, bene, caos, ordine, di scelte.
È un film che vuole elevare sicuramente il fumetto, portarlo nella realtà, nei marciapiedi sporchi, nell'avidità per il denaro, evidenziata ancora di più proprio dalla non importanza che il Joker dà alla montagna di soldi che brucia alla faccia dei mafiosi sbigottiti.
Lo porta nella realtà evitando di dare un origine troppo fumettistica al Joker, niente pelle bianca, niente strani componenti chimici che cambiano il suo aspetto, ma solo un trucco spalmato sulla faccia. È un film che vuole elevare sicuramente il fumetto, portarlo nella realtà, nei marciapiedi sporchi, nell'avidità per il denaro, evidenziata ancora di più proprio dalla non importanza che il Joker dà alla montagna di soldi che brucia alla faccia dei mafiosi sbigottiti.
E niente sorriso da paresi, ma delle graffianti cicatrici sula faccia. Forse si può considerare anche troppa, questa dissacrazione del personaggio, dato che comunque la tecnologia di batman è sempre da fumetto (anche se la realtà fa sempre grossi passi in questo senso) e addirittura fa il verso a James Bond quando il fido complice Lucius (come Q nei film dell'agente segreto inglese) presenta i giocattoli tecnologici a Wayne vestito in stile 007.

Inoltre, si è capito, il Joker impersonato da Heath Ledger (che nel film di Burton moriva lasciando l'attore vivo, mentre qui vive lasciandoci invece la perdita dell'attore, ma guarda il dualismo, il caos) è un protagonista totale, ammaliante nella sua pazzia lucida, nel desiderio di anarchia e caos, appunto, e distruzione totale. A volte, guardandoci intorno, a chi non viene il desiderio di essere cosi? E nei suoi modi di muoversi, di asciugarsi le labbra sfregiate dalle ferite, ha una presenza assolutamente vera e agghiacciante.


Abbiamo Batman che rimane per quasi tutto il film quasi in secondo piano, sconvolto dal confronto con un nemico che va oltre le regole, chiedendosi fino a dove spingersi. Cosa diventare.
Perchè se il Joker è il Caos e il Male, dall'altra parte lui dovrebbe essere l'ordine e il bene, ma un vigilante mascherato che opera decidendo da solo è davvero l'ordine? Quindi se la figura di Joker è chiara e coerente, e senza doppia vita, lui non lo è.
E nel finale Batman si addossa un ruolo, secondo me un pò forzato e non cosi necessario. La sceneggiatura vuole forzatamente dare una svolta che a mio parere sta poco in piedi.
E nel finale Batman si addossa un ruolo, secondo me un pò forzato e non cosi necessario. La sceneggiatura vuole forzatamente dare una svolta che a mio parere sta poco in piedi.

Nolan si è ispirato anche alla saga del 1996, "Il lungo Halloween" della DC Comics, ha attinto da "The Heat - La sfida" film di Michael Mann. Per il Joker i contributi vanno a Sid Vicious, Arancia Meccanica, Il Corvo.
Il film è costato 180 milioni di dollari, ne ha guadagnati circa 870 milioni e mezzo (questo il 25 agosto, ed è ancora in programmazione) ed è stato vietato ai minori (tra 12 e 16 anni) in USA, nel Regno Unito, in Olanda, in Belgio e Svizzera.
Eliminate Claudio Santamaria, il doppiatore di Christian Bale.
Il doppiaggio di Joker-ledger è di Adriano Giannini, figlio di Giancarlo che doppiava Joker-Nicholson. Uguale.