"Il volo" di Theo Anghelopoulos

Spyros (Marcello Mastroianni), uomo di mezza età di origine contadina è maestro elementare in un paesino della Grecia, in cui vive con la famiglia.
Dopo il matrimonio della figlia, sente l’acuirsi di un forte disorientamento e senza una plausibile spiegazione decide di abbandonare l’insegnamento, casa e moglie e di tornare alla professione di apicoltore ereditata dal nonno e dal padre.
Solo dopo metà film ricomparirà la moglie, quando Spyros la andrà a trovarla a casa del figlio ad Atene.

In una Grecia che non è quella che noi conosciamo come turistica, ma fatta di misere locande, vagando da città in città, Spyros incontrerà amici di vecchia data e ormai arrivati alla fine dei loro giorni, ma soprattutto incontrerà una ragazza da cui scaturirà un amore impossibile, ma sarà tanta la desolazione e la tristezza che lo porterà a lasciarsi uccidere facendosi pungere dalle sue stesse api come si vedrà nell’ultima scena del film.

Non è un film comico ma drammatico. Il film è accompagnato da una voce narrante (over voice), che avrà la funzione di diario di bordo nel viaggio che Spyros che ci farà percorrere. “Dal viaggio di Spyros a: 27 Marzo, nevica primaverile…”.