"Cado dalle nubi" di Gennaro Nuziante
Mediocre. Fantasticamente mediocre. Non c'è frase migliore per definire il primo film di Checco Zalone, "cozzolone", burino, cabarettista, imitatore, comico, musicista lanciato da Zelig, presente in tutti i talk-show televisivi.
Una commediola semplice, diretta da Gennaro Nunziante (sceneggiatura di Nunziante e di Luca Medici alias Checco Zalone) che scivola via leggera come l'aria e diverte. Narra la storia di un ragazzo determinato, nella sua totale incoscienza, a sfondare nel mondo della canzone. Vive in Puglia, in un delizioso paese sul mare, con madre, zia e "fidanzata", Angela, alla quale dedica tutte le sue canzoni ma che da sei anni gli dice di no considerandolo un fallito. Come è opinione di tutti i paesani. Lui, maglietta rosa e jeans da rockstar, chitarra in spalla e valigioni di provviste "fatte da mamma", finalmente convinto che Angela non ci sta, per realizzare i suoi sogni di gloria si trasferisce a Milano. Dal cugino Alfredo (Dino Abbrescia) fidanzato con il bel Manolo (Fabio Troiano). Checco incontra Marika (Giulia Michelini) di famiglia leghista, se ne innamora, si fidanza "in casa" con lei che proprio non ci sta, e continua a sgomitare per realizzare i suoi sogni d'amore e di gloria.
Con trionfo finale. Storiella semplice che, a differenza di tanti "panettoni" estivi e natalizi e senza ricorrere a chiassose e volgari gags, non lascia vuoti e strappa risate. Disarmante per la sua ingenua cocciutaggine e per il suo sgangherato italiano, questo nuovo comico si muove sulla scia dei Panariello, Brignano, Ficarra e Picone e altri caserecci.
Al momento, in televisione, fa presa sul pubblico e questo suo esordio cinematografico è da non perdere proprio perché è mediocre. Un fenomeno mediocre ma fantasticamente mediocre.