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Tagli per la regione più cinematografica

di Giulia Basso

TriesteUn'enorme forbice potrebbe abbattersi nel 2010 sul comparto cinematografico del Friuli Venezia Giulia, definita la “regione più cinematografica d’Italia” per le sue eccellenze nel settore degli eventi europei e internazionali e per la sua attività sul territorio (è la terra con le più alte medie di frequentazione della sala cinematografica).

Nella finanziaria regionale per l'anno 2010, infatti, la somma complessiva specifica destinata al “sistema cinema” cala rispetto al 2009 del 34,33% (da 4.425.200 euro a 2.906.000 euro, comprendendo anche il sostegno al cinema da parte delle Attività Produttive), con un taglio di  1.519.000 euro.
Uno dei capitoli più penalizzati è quello legato ai Festival della regione: Le Giornate del Cinema Muto e il Premio Amidei, che hanno raggiunto la 28^ edizione, il Trieste Film Festival, alla 21^, il Far East Film, che si approssima alla 12^ edizione, SciencePlusFiction, che riprende la tradizione del Festival Internazionale del Film di Fantascienza nato a Trieste nel 1963.

Daniele Terzoli (Cappella  Underground di Trieste), Riccardo Costantini (CinemaZero di Pordenone) , Thomas Bertacche (Centro espressioni cinematografiche di Udine)Sono tutti festival dalle caratteristiche molto particolari, che approfondiscono alcuni settori del cinema. La loro lunga vita dimostra sia l'importanza che hanno saputo acquisire a livello nazionale ed internazionale, sia la capacità di costruire e mantenere negli anni un pubblico che ne giustifica la continuità. Altre manifestazioni si sono affermate e consolidate negli ultimi anni: Maremetraggio, festival dei corti e delle opere prime italiane; il Film Forum internazionale dell’Università di Udine; il festival itinerante di Grado e dintorni LagunaMovies; il festival del cinema e delle arti I Mille Occhi; il Festival del Cinema Latino-Americano, con i suoi 24 anni di storia; NodoDoc Film festival, dedicato al panorama del documentario; la manifestazione multimediale Le Voci dell'Inchiesta; la vetrina sulla produzione slovena Film Video Monitor; il premio intitolato a Darko Bratina; gli incontri con gli autori e i registi del cinema italiano FilMakers. Sono festival che ogni anno danno lavoro a 600 persone (di cui 400 con relativo compenso e 200 volontari), con una ricaduta economica sul territorio di almeno 6 milioni di euro. Per tutte queste manifestazioni il finanziamento passerà da 1.650.000 euro a  1.080.00 euro.

La conferenza stampaTagli poi per gli Enti Cinematografici riconosciuti (da 555.000 euro a  434.000 euro), le Mediateche (e quindi le attività didattiche) e i progetti di circuito cinematografico (tra cui Circuito Cinema e Lo Sguardo dei Maestri  manifestazione attualmente in corso in Regione, dedicata quest’anno a Jean-Luc Godard).

Insostituibile per l’imponente massa economica prodotta, per i livelli occupazionali raggiunti e, ultimo ma non meno importante, per l'arricchimento culturale del territorio, il comparto cinema in Friuli Venezia Giulia è un'eccellenza da preservare in tutte le sue declinazioni.
A partire dall'esercizio cinematografico regionale che, con 33 cinema sparsi in tutta la regione per un totale di 86 schermi (di cui 37 appartenenti al circuito culturale) e 18 mila poltroncine, nel 2008 ha realizzato vendite per 2 milioni e mezzo di biglietti (in media 2 biglietti procapite, dato superiore alla media nazionale).

Tagli nel cinemaE poi c'è la Film Commission del Friuli Venezia Giulia, che negli ultimi anni ha portato in regione produzioni come “La ragazza del lago” e “La sconosciuta”, le 4 mediateche regionali (Mediateca di Cinemazero, Pordenone; Mediateca “Mario Quargnolo - Visionario”, Udine; Mediateca della Cappella Underground di Trieste e Mediateca provinciale “Ugo Casiraghi” di Gorizia)  e l’Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia, gestito dalla Cineteca del Friuli.
La preoccupazione di tutti gli addetti ai lavori del settore è che un taglio di € 1.519.000 sul “sistema cinema” non faccia altro che impedire a quella “eccellenza della Regione” di mantenersi tale, trasformando manifestazioni internazionali in eventi di sola portata locale, riducendo l’indotto sul territorio e i livelli occupazionali collegati.

(Agis, Alpe Adria Cinema – Trieste Film Festival, Associazione di cultura cinematografica " Sergio Amidei" - Premio Amidei, Centro Espressioni Cinematografiche – C.E.C., Cinemazero, Festival Latino Americano, Film Forum, Fondo Regionale per l’Audiovisivo, Friuli Venezia Giulia Film Commission, I mille occhi, Kinoatelje, La Cineteca del Friuli, La Cappella Underground, Lagunamovies, Maremetraggio, NodoDoc, Officine d'Autore, Teatro Miela/Bonawentura, Visioni d'Insieme)

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