Percorso

Fantozzi Matteo

Il cinema italiano oggi

di Matteo Fantozzi
 
''Giulia non esce la sera''Riflettendo su quello che è  il cinema italiano oggi si può notare senza difficoltà un filo rosso che lo lega tutto. Il cinema italiano attualmente è  scarno, senza effetti e tutto prostrato verso le tematiche che assillano ormai il nostro paese. L’Italia, forse più degli altri, è un paese che è stato veramente assorbito da quella che ormai tutti chiamano la “crisi” e questo sembra riflettersi in ampio modo nel cinema. Il cinema è da sempre l’arte che parla del popolo, si potrebbe tranquillamente guardare un film degli anni 40 e capire cos’è stata la guerra mondiale. In fondo esso risulta quasi sempre un documento attendibile anche se spesso bisogna giudicare dalla fonte. Quello che accade oggi sugli schermi è sicuramente lo specchio di ciò che accade nelle vite degli italiani.  
Un cinema, quello di oggi, pieno di malinconia e di tristezza che pervade su tutti gli aspetti le catastrofi socio-famigliari che stanno aleggiando in questo periodo. Ogni volta di fronte all’entrata di una sala cinematografica facendo il gesto per entrare a vedere un film italiano sento partire un morso che mi arriva fino alla gola. E’ semplicemente la malinconia che ci porta a provare questo. E la cosa che porta di più verso questa direzione è la mancanza totale di aria dato che ormai anche i così detti film di videocassetta tendono anche loro ad andare per la stessa tangente, discorso a parte per i cinepanettoni ma quello non è cinema, infrangendosi dietro la battuta a un profondo malessere interiore.  
Specchi fedele di questa situazione è Valerio Mastandrea, il volto più familiare del cinema italiano. Da un po’ di anni la sua recitazione è stata avvolta da un alone di qualunquismo, purtroppo non per colpa sua, il suo modo di recitare è stato inghiottito in un ruolo che è sempre lo stesso. L’attore romano è un ragazzo ormai diventato uomo che non vuole ammetterlo. Dietro di lui ci sono irreparabili problemi ma il suo gestire male il presente rischia di crearne solamente dei nuovi. Mi sembra di essere di fronte a questo generico resoconto in diverse pellicole: "Giulia non esce la sera"; "Non Pensarci"; "Notturno Bus" ecc.  
Quello che manca al cinema italiano non sono gli effetti speciali di Hollywood ma un po’ di serenità. Uno sguardo verso il futuro che possa essere al minimo anche un po’ ottimista a volte, questo ci aspettiamo e questo vogliamo. Se l’Italia non si alzerà nemmeno da questo vorrà dire che è davvero finita.
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