"M il mostro di Düsseldorf"

La storia è ispirata ai delitti realmente commessi da Peter Kürten, detto il "Vampiro di Düsseldorf”, che negli anni venti violentava le proprie vittime, uccidendole e bevendone il sangue.
La città di Düsseldorf è terrorizzata da un "mostro" che continua ad uccidere delle bambine, mentre la polizia brancola nel buio e la paura e il sospetto montano su tutta la popolazione. La malavita locale, vessata dagli assidui controlli della polizia, decide di dare la caccia al mostro e organizza una rete di vigilanza composta dai mendicanti e dai ladri dislocati in maniera scientifica su tutto il territorio.



Da un punto di vista prettamente tecnico bisogna ricordare che “M” è stato il primo film sonoro di Lang che ha dato prova di saper mescolare le tecniche espressive del cinema muto (le inquadrature della palla che rotola, il palloncino trasportato dal vento e la tromba delle scale deserta a significare la morte della bambina) e il sonoro (il motivetto fischiettato dall’assassino diventa un elemento che aumenta la tensione del pubblico in quanto annuncia la presenza del mostro e l’imminenza di un assassinio).

Dopo questa lettura credo che anche il lettore più distratto possa intuire i motivi che hanno portato il nazismo ad osteggiare questo film insieme ad altre opere di Lang -"Il testamento del dottor Mabuse" su tutte- Per i più “pigri” forse servirebbe sapere quale avrebbe dovuto essere inizialmente il titolo di M - Il mostro di Düsseldorf: “Gli assassini sono tra di noi”…
Qua la sequenza iniziale del film