3 volte Spiderman (Spiderman 3)
di X-Luca
TItolo originale: Spiderman 3. Regia di Sam Raimi. USA 2007. Il tre è un numero denso di significati. Non parliamo di riferimenti troppo importanti ma, nel campo cinematografico, Lucas ha creato una vera e propria febbre della trilogia dalla quale molti sequel fanno fatica a non fare riferimento. Probabilmente, facendo credere che con il terzo episodio le storie finiscono, si convince più gente a guardarli. Qui abbiamo appunto un terzo film, ed essendo un film di supereroi dove non può mancare la presenza del cattivo, esageriamo con tre nemici al prezzo di uno...
Qualcuno ha criticato che, se nei precedenti le figure dei cattivi, il grande William Defoe/Goblin nel primo, e il perfetto Alfred Molina/Doc Octopus nel secondo erano ben caratterizzate, in questo episodio i nemici non hanno spessore. Forse ci si aspetta un trattato di psicologia in un entertainment-movie, ma anche in questo episodio i supercriminali hanno la loro anima, l’uomo sabbia non è totalmente malvagio e Spidey non è totalmente buono. Forse criticherei alcuni dialoghi e dei buoni sentimenti troppo didascalici, che forse appesantiscono un po’ il film, addirittura annoiando: bandiere americane e consigli saggi della vecchia zia, il perdono incondizionato per tutti.
E a proposito di anima, Raimi infatti ha dichiarato che il vero nemico della storia è Spiderman stesso che, invaso dal simbionte, Venom, combatte con i suoi sentimenti peggiori. Insomma, il suo lato oscuro, per collegarci ancora alla trilogia di Lucas, o Jean Grey/Fenice nella trilogia degli X-Men. Non starà diventando un cliché?
Un'altra impressione negativa è l'eccessivo utilizzo di un'espressione "ebete" di Tobey Maguire. Sembra che il regista abbia voluto dividere l'attore in due: volto "ebete-buono di Parker-Spiderman" e volto "carognetta-cattiva di Parker-Venom". Ma questo ha appiattito e reso, anche qui, troppo didascalico il personaggio. Gli effetti speciali si fanno sempre più grandiosi, i procedimenti computerizzati che hanno reso possibile l’affascinante creazione dell’Uomo Sabbia sarebbero stati impensabili fino a pochi anni fa.


L’uomo sabbia inoltre non è il responsabile della morte dello zio. Espediente che ricorda il Batman di Tim Burton in cui il Joker è stato fatto diventare il responsabile della morte dei genitori del cavaliere oscuro. Ma sono particolari che i fans sembrano accettare di buon grado, consci che portare sullo schermo circa 40 anni di storia di un personaggio comporta inevitabilmente dei cambiamenti, specie considerando che le storie degli anni 60 peccano ai giorni d’oggi di una certa ingenuità.

Ma traspare in modo evidente che per lui il progetto Spiderman è quasi una missione, che segue con amore. Di certo non rinuncerà per starsene in casa. A fare le ragnatele.