Percorso

Piredda, un David mancato

E' arrivato al rush finale per il prestigioso premio. Brucia la sconfitta? "No, considero un premio essere arrivato fin qui". E mentre il corto fa il giro dei festival d'Europa, il regista pensa già al futuro. Partendo da Cuba. di Maria Elena Tiragallo
 
Tra i magnifici cinque c’era anche un regista sardo: Mario Piredda.  Con  il suo “Io sono qui” era entrato, nei giorni scorsi, nella cinquina  dei finalisti  per l’attribuzione del David di Donatello 2011 come miglior cortometraggio  insieme a  “Caffè Capo” di Andrea Zaccariello, “Jody delle  giostre” di Adriano Sforzi, “Salvatore” di Bruno e Fabrizio Urso e “Stand by Me” di Giuseppe Marco Albano. Ad aggiudicarsi  il David però è stato, come miglior cortometraggio, “Jody delle giostre” di Adriano Sforzi, mentre come miglior documentario di lungometraggio “E’ stato morto un  ragazzo, Federico Aldrovandi che una notte incontrò la polizia” di  Filippo Vendemmiati. (La cerimonia di premiazione della 55° edizione dei Premi David di Donatello andrà in onda il 6 maggio, alle 17, in diretta su RaiMovie, in differita, alle 23.20, su Raiuno e Rai International).

''Io sono qui''Così per Mario Piredda è sfumata la possibilità di essere il secondo regista sardo, dopo Paolo Zucca  vincitore con “L’Arbitro” nel 2009, a portare a casa la prestigiosa statuetta. “Sono comunque felicissimo di aver ottenuto una nomination ai David, che non mi aspettavo nemmeno, di sicuro è un’importante vetrina.  Ho partecipato senza pensare alla vittoria,  anche perché devi avere una struttura dietro, ci vuole un minimo di conoscenza.  Dopo  solo due giorni, ho saputo  il nome del vincitore. La nomination mi ha lasciato  però una gran bella soddisfazione. E’ chiaro che non mi aspettavo nemmeno  di   arrivare sin  lì, non ho avuto nessun aiuto.  Ho semplicemente mandato il corto, poi mi hanno  comunicato  di essere tra i finalisti e infine il nome del vincitore”.
 
''Io sono qui''Se  “Io sono qui  (storia di un giovane sardo  in cerca di lavoro  che si arruola  e parte come volontario in Kosovo)  non si è aggiudicato l’ambito riconoscimento nazionale nei giorni scorsi, a Cagliari, ha vinto  il Premio Insula (e)  durante lo “Skepto International Film Festival”, spuntandola su Paolo Zucca con “L’Arbitro”, e Gianluigi Tarditi con “Deu ci sia”.  Una vittoria questa che si va ad aggiungere alle numerose ottenute in diversi festival e concorsi nazionali, primo fra tutti  “Storie di emigrati sardi”, promosso dalla Società Umanitaria di Cagliari in collaborazione con l’Assessorato Regionale per il Lavoro, in cui si era  conquistato il terzo posto    “Per l’originalità e il merito di evidenziare la tragicità del conflitto bellico nel momento del ritorno a casa di molti militari stanziati in Kosovo”.

Mario Piredda sul set“Storie di emigrati sardi” è stato un concorso apripista?
 E’ stato un incentivo importante per il lavoro, un input  per costruire il cortometraggio; le difficoltà sono state enormi, magari senza il premio di "Storie di emigrati sardi" (sei mila euro), non avrei mai potuto realizzare l’opera, anche se ho dovuto cercare  altri soldi, avuti poi dalla Provincia di Olbia Tempio, dal Comune di Badesi, da Bortigiadas e da alcuni privati, e  infine dall’ ARCI di Bologna.

Perché secondo lei non ha vinto il David di Donatello?
La motivazione non la conosco, non c’è un resoconto della giuria, hanno preferito  l’altro, probabilmente l’hanno ritenuto più bello. Moltissima gente mi ha detto che  il mio cortometraggio  meritava maggiormente, ma non sono  un critico, non  faccio il critico, sono loro che valutano, per me è stata già una vittoria  essere in nomination.

''Io sono qui''Ed ora che progetti ha?
Il cortometraggio in questi giorni è a Brest in Francia, poi a Lisbona, e il 27 aprile sarà a Porto. E’ iniziata la distribuzione anche all’estero, oltre che  in Italia, dove sarà a Napoli il 15 aprile e a Foggia il 17 aprile.

Lavori futuri?
Sto lavorando a un cortometraggio girato in vacanza a Cuba con degli amici, è una storia molto piccola, una sorta di ricordo, di tutto altro tipo rispetto a “Io sono qui”.  Ho fatto questa vacanza a Cuba con alcuni amici e abbiamo  portato la videocamera. E’ un peccato lasciare il filmato abbandonato nell’hard disk, mi dispiace, è come se non lo avessi mai fatto, e allora  ci si lavora. Inoltre, sto scrivendo una sceneggiatura, ma non so se sarà per un corto o un lungometraggio, le cose quando si scrive cambiano sempre di continuo.

Qualche chicca su questa sceneggiatura che ha in cantiere?

Sarà ambientata in Sardegna, nel Nord dell’Isola.  Non aggiungo altro.

Alcuni premi di “Io sono qui”
 Sardinia Film Festival,  Vetrina Sardegna
 Punto di vista Film Festival, Miglior  Regia
 Est Film Festival, Menzione Speciale
 Yallai in Corto, Miglior Regia
 Novara Film Festival, Miglior Corto
 242 Short Film Festival, Miglior Regia e Premio Rai Trade ( la Rai distribuirà in tutto il mondo)
 Val Bormida Film Festival, Miglior Corto
 Cortodorico Ancona , Miglior Corto , Premio Pubblico in Sala, Premio della Critica
 Festival di Ruolo Catania, Miglior Corto
 Cerano Film Festival, Miglior Corto
 
 
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13 aprile 2011
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