Sardinia FF, cambio al vertice
Dopo sei anni Carlo Dessì lascia: il nuovo presidente Tantaro, già alle prese con le novità della settima edizione in scena a giugno, racconta: "Vorrei stimolare il pubblico contaminando il festival del cinema con la poesia, la musica, la pittura, la fotografia". L’intervista. di Maria Elena Tiragallo


Mi sono formato nel cinema indipendente, provengo da un cineclub aderente alla Fedic composto da autori di cortometraggi che hanno saputo rispondere, con le loro opere, al processo di grave trasformazione della cultura e della società. La mia aspirazione è quindi di contribuire a realizzare un festival che sappia osare con le proprie scelte per dare spazio a un universo che abbia qualcosa da narrare e che abbia l’energia per farsi promotore di incontro tra autore, mediatore culturale, spettatore per proporre, capire, evolvere e liberare.

Lascia un Sardinia FF in crescita che festeggia il suo successo e le simpatie internazionali che ha saputo cogliere. Dessì si trasferisce dal Festival all’Associazione per continuare a presidiare a tempo pieno Il Cineclub Sassari Fedic e il successo delle iniziative culturali legate al mondo delle immagini. Ricordo che il Cineclub, durante la sua presidenza, ha co-fondato il Sardinia Film Festival; ha poi aperto la prima Mediateca a Sassari; ha stretto collaborazione con il MAN (museo di arte moderna) di Nuoro; ha progettato una cittadella del cinema da insediare negli 8000 mq che furono del mattatoio cittadino per dare spazio a didattica, produzione, esposizione, proiezione, mediateca, teatro di posa. Per promuovere il progetto della cittadella, insieme ad altre associazioni come il Nuovo Circolo del Cinema - Fedic e UCI (Unione Cinema Indipendente) di Bonifacio Angius, ha incoraggiato nell’ultima edizione del SardiniaFF una raccolta di firme (oltre 1300) che sono state consegnate al Sindaco di Sassari Gianfranco Ganau.
Ha partecipato ad un progetto transfrontaliero (Corsica-Toscana-Sardegna) di educazione ambientale. Ha firmato protocolli di collaborazione con diversi enti pubblici e privati, associazioni di varia natura (omofobia, violenza sulle donne, ambiente...); ha firmato un importante accordo di collaborazione con la Società Umanitaria-Cineteca Sarda per la raccolta e digitalizzazione dei filmati amatoriali in possesso delle famiglie sarde. Mi sembra un buon programma culturale, che va oltre la città di Sassari, con un respiro internazionale.
Continuerà sulla stessa linea guida di Dessì o farà una rivoluzione "culturale"?
Nessun fenomeno di “imborghesimento” del festival che potrebbe indurre a promuovere una rivoluzione culturale, piuttosto un proseguimento sul solco formativo tracciato dal precedente presidente Dessì.
Che novità ha intenzione di portare?
Vorrei ricordare che il cinema è un’opera collettiva e che ha bisogno del contributo di tutte le arti. Vorrei stimolare il pubblico contaminando il festival del cinema con un festival della poesia, della musica, della pittura, della danza, della fotografia.
Come valuta la manifestazione del Sardinia film festival?
Il SFF è un importante evento culturale organizzato con coinvolgente atto d’amore al cinema e agli spettatori.
Ci saranno delle novità?
Con il direttore artistico Antonio Maciocco, con il cofondatore Carlo Dessì e uno dei fondatori del Cineclub Sassari Fedic, il grande vecchio Nando Scanu, principale fiancheggiatore del Sardinia, stiamo elaborando un programma per rafforzare l’internazionalità già marcata e coinvolgere non solo gli spettatori di Sassari ma un pubblico che provenga da tutto il mondo noto e quello ancora da scoprire.

Nessun fenomeno di “imborghesimento” del festival che potrebbe indurre a promuovere una rivoluzione culturale, piuttosto un proseguimento sul solco formativo tracciato dal precedente presidente Dessì.
Che novità ha intenzione di portare?
Vorrei ricordare che il cinema è un’opera collettiva e che ha bisogno del contributo di tutte le arti. Vorrei stimolare il pubblico contaminando il festival del cinema con un festival della poesia, della musica, della pittura, della danza, della fotografia.
Come valuta la manifestazione del Sardinia film festival?
Il SFF è un importante evento culturale organizzato con coinvolgente atto d’amore al cinema e agli spettatori.
Ci saranno delle novità?
Con il direttore artistico Antonio Maciocco, con il cofondatore Carlo Dessì e uno dei fondatori del Cineclub Sassari Fedic, il grande vecchio Nando Scanu, principale fiancheggiatore del Sardinia, stiamo elaborando un programma per rafforzare l’internazionalità già marcata e coinvolgere non solo gli spettatori di Sassari ma un pubblico che provenga da tutto il mondo noto e quello ancora da scoprire.
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23 novembre 2011