Percorso

Alghero, la nuova Hollywood

Gavino Sini, presidente della Camera di commercio di Sassari svela i retroscena del nuovo centro di produzione che sta nascendo nella città catalana. Le solite cattedrali nel deserto? Provate a chiederlo agli americani che stanno sbarcando sull'Isola. di Enrica Anedda


 Cinemecum.Alghero Da anni noi di “Cagliari in corto” andiamo sostenendo che il terziario, la comunicazione, il cinema   sono il futuro per la Sardegna. In particolare il cinema: industria “non inquinante" che in altre parti del mondo e dell’Italia ha già apportato notevoli vantaggi economici. Alla Regione ci hanno impiegato anni a comprenderlo e, dopo aver approvato quasi un  anno fa una legge sul cinema, ancora mancano i decreti applicativi, senza i quali la legge è lettera morta. Così mentre Cagliari sta a guardare, e il consiglio regionale è impegnato a discutere sul caso Saatchi and Saatchi che coinvolge gli stessi soggetti a cui sono stati affidati i servizi della Film Commission e quelli che hanno presentato i progetti per la Fabbrica della Creatività, Sassari schiaccia sull'acceleratore e bypassa  il capoluogo: la Camera di Commercio di Sassari, insieme all’Università, allo stilista Antonio Marras ed ad altri partners autorevoli,  ha presentato alla Regione Autonoma della Sardegna un progetto integrato che unisce vari settori, in particolare il cinema con  la realizzazione di studi televisivi ad Alghero e la creazione di una scuola di cinema stabile.
 
La mente e l’anima della iniziativa è Gavino Sini,  algherese, agente marittimo, ora presidente della Camera di Commercio di Sassari. E’ convinto che il futuro della Sardegna debba per forza passare attraverso il cinema e gli audiovisivi “La Sardegna per la sua insularità è svantaggiata nel settore della produzione, dobbiamo andare oltre i settori economici tradizionali e avviarci verso la soft economy per trasformare i nostri mercati. Oggi il valore aggiunto è il "bit" nel senso del know how , del marketing e della comunicazione”. Gavino Sini non è un appassionato di cinema ma ha le idee chiare e una visione molto precisa: “Dobbiamo aprire nuovi spazi lavorativi lavorando sui “ bit” e puntare all'economia della conoscenza; l’industria dell’intrattenimento e dello spettacolo è in crescita in tutto il mondo, provate a pensare a Torino o all’Emilia Romagna”. 

Per il presidente della Camera di commercio, è necessario far arrivare in Sardegna l’industria del cinema: “Ho incontrato Guido Corti, il produttore della Icet Studios (tra gli studi più grandi d’Italia dove sono stati realizzati "Realpolitik" e "Chi vuole essere milionario")  e ho scoperto che avrebbe molto piacere a realizzare degli studi tv ad Alghero. Corti è rimasto affascinato dalle nostre locations, e grazie alla vicinanza dell’aeroporto, ritiene che la città catalana sia il posto ideale per investire. Di più: sarebbe disposto a investirci 12 milioni di euro, e gli altri 16 che servono li abbiamo chiesti alla Regione con il progetto integrato”.
Ovviamente gli altri soci della Camera di Commercio lo hanno preso per pazzo, ma alla fine li ha convinti. Il primo passo è il corso di cinematografia in HD, finanziato con le quote di iscrizione e con i contributi della Camera di Commercio di Sassari; realizzato in collaborazione con la celebre
New York Film Academy  parte il 25 giugno e durerà 28 giorni, sino al 21 luglio.
Un corso intensivo di 11 ore al giorno che, grazie a un metodo definito "handson" garantirà agli allievi un'ottima preparazione di base e servirà ad aprire opportunità di lavoro e a formare professionalità nel mondo dei giovani, necessarie per avviare l’industria cinematografica nell’isola.
Centinaia di richieste, ma solo 32 i giovani, dai 16 ai 45 anni, che sono stati scelti, dopo una selezione  rigorosa avvenuta sulla base dei curriculum e dei filmati che sono stati spediti.  Molti degli iscritti sono giovani che hanno già esperienza nel settore e avranno l’opportunità di studiare attraverso un percorso formativo articolato in cinque aree di insegnamento: sceneggiatura, regia, riprese, luci e montaggio. Gli insegnanti sono tutti  grandi professionisti: due italiani e uno americano, John Samon numero quattro della N.Y.F.A. nonché direttore dei corsi per l’Europa. Al termine della scuola, verranno realizzati dei video che saranno poi proiettati in giro per la Sardegna.
Ma non finisce qui: Gavino Sini, che insieme al produttore sassarese Federico Demontis aveva avuto l’idea di far girare
Wenders nella nostra isola, ha la seria intenzione di riaprire il dialogo con il regista tedesco per realizzare una iniziativa in Sardegna, della quale per ora non vuole parlare. Non si sa mai che i siciliani ci stiano leggendo...

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