Percorso

"Phoenix - Il segreto del suo volto" di Christian Petzold

di Clara  Spada

''Phoenix - il segreto del suo volto''Non solo il cielo è grigio nella Berlino in macerie del 1945. Tutto è avvolto in un telo grigio che copre le tragedie appena vissute in cui case, cose, persone sono state tramutate in cenere. Ma adesso è il “dopo”: dalle ceneri la vita vuole tornare a volare.

Questo film, il cui titolo originale e significativo è appunto “Phoenix”, narra il ritorno alla normalità di chi è sopravvissuto agli orrori dei campi, di sterminio e di battaglie. Si vuole tornare a… dove, a un passato tragico? al ricordo negato di tempi bui? alle ferite dell’anima e del corpo di chi è, come la protagonista, scampato ad Auschwitz, col volto devastato? No, Nelly vuole riprendersi l’amore, spera che suo marito Johann sia ancora vivo, che non l’abbia mai tradita.

''Phoenix - il segreto del suo volto''Rifiuta di partire per Israele, lei “non è ebrea!” urla all’amica, si sottopone ad un intervento di plastica che le ridà il viso di un tempo, si reca al Phoenix, le cui luci dell’insegna al neon inondano la strada di rosso sangue, il locale in cui suo marito suonava il piano. Lo ritrova, e qui il film si spezza, cambia indirizzo, richiama alla mente Hitchkock e “La donna che visse due volte”, si distacca dalla realtà. Nonostante la rassomiglianza Johann non la riconosce, o forse sì, anzi le chiede di “interpretare” la parte di sua moglie -che crede defunta, così dice- per recuperarne l’ingente ricchezza. Lui la ama ancora? è lui ad averla fatta arrestare come sostiene la sua amica?

''Phoenix - il segreto del suo volto''Tutti dubbi che poco collimano col vero intento di Nelly. Ciò che veramente è al centro del film è la rigenerazione a nuova vera vita di una donna, simbolo di un periodo drammatico personale da celare in fondo all’anima ma mai dimenticare. E anche di una nazione vinta che vuole rialzarsi dalla polvere.

Presentato con successo ai Festival di San Sebastian e di Roma dove è stato calorosamente applaudito, premiato come miglior film al Festival di Toronto, è diretto e sceneggiato da Christian Petzold, considerato tra i migliori nuovi registi, che ha scelto il volto intenso e segnato della bravissima Nina Hoss per il personaggio di Nelly, Ronald Zehrfeld nel ruolo di Johann, mentre l’altrettanto brava Nina Kunzendorf è Lene, l’amica di Nelly.

22 febbraio 2015

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