Percorso

Tutto "non torna" per Giovanni Columbu

Il regista di Arcipelaghi invia alla stampa una lettera aperta e lamenta l’arbitrarietà delle decisioni della Giunta regionale che finanzia con 130 mila euro il film di Pitzianti. di Enrica Anedda

Cinemecum.Giovanni ColumbuTutto torna, sostiene  Pitzianti dal titolo del suo film, ma tutto non torna per Giovanni Columbu, il regista di origine nuorese che da anni bussa alle porte della Regione per ottenere un finanziamento per il suo progetto cinematografico “Su Re”.

La sceneggiatura narra la storia di Gesù ma con delle particolarità: il film è ambientato in Sardegna e parlato in lingua sarda. Una trasposizione dei quattro vangeli “che non ha mai fatto il cinema, che ha sempre storicizzato la vicenda, ma che ha fatto con risultati molto più alti e convincenti la pittura europea rinascimentale” così sostiene Columbu che da anni oramai lavora a un progetto in cui le scene della Passione di Cristo verranno ripetute piu’ volte secondo le diverse versioni offerte dai quattro evangelisti. Uno schema che un po’ ricorda “Rashomon” il celebre film di Kurosawa, che racconta lo stesso omicidio secondo punti di vista diversi.
Il progetto, però, non ha ricevuto i finanziamenti del Ministero che ha bocciato il progetto (vedi motivazioni) e nemmeno quelli della Regione Sardegna che ha preferito dare il proprio contributo ad altre produzioni cinematografiche.
 Cinemecum.Lettera ApertaColumbu cosa è successo?
Premetto che non ce l’ho affatto con Pitzianti, anche se lui si adombra e si mette a difendere la Regione prospettando ragioni che se fossero vere renderebbero il caso ancora più insostenibile. Lui, come me, ha presentato alla Regione una domanda di concorso produttivo. A lui, come ad altri, è stata data risposta positiva e a me, con le motivazioni più incoerenti e contraddittorie, è stato detto di no. Il motivo della mia protesta è questo. Nell’agosto del 2005 quando il mio progetto - giudicato "localistico" in quanto parlato in "dialetto sardo" - venne bocciato dal Ministero, l'Assessore alla Cultura, Elisabetta Pilia, dichiarò solennemente sulle prime pagine dei quotidiani sardi che il film lo avrebbe prodotto la Regione. Poi precisò pubblicamente che non era possibile e che non sarebbe stato finanziato nessun film perché mancava lo "strumento normativo", la legge sul cinema, e poco dopo, con i fondi della Presidenza, furono finanziati i film Frontiere e Sonetaula. Protestai e l'Assessore mi invitò a formulare quella domanda di finanziamento che aveva prima escluso. Lo feci e venni ricevuto da Soru.

Cosa le disse il Presidente?
Il Presidente conosceva già il mio progetto e anche in quell'occasione confermò che sarebbe potuto derivarne un film molto bello. Mi diede persino dei consigli sulla scelta degli interpreti. Però mi disse che ormai non poteva adottare alcun provvedimento di sostegno perché la legge sul cinema era già stata approvata e bisognava aspettare i decreti applicativi.  Gli feci cortesemente osservare che prima mi era stato detto di no "perché la legge non c'era" e che ora lui tornava a dirmi di no "perché la legge c'era". Ma lui mi invitò ad avere pazienza e a mettermi l’anima in pace. Poi è stato finanziato il film di Pitzianti, sempre con i fondi della Presidenza, nonostante appunto ci sia la legge..
Ecco perché mi riesce difficile ora mettermi l’anima in pace per la terza volta.
 Cinemecum.Lettera ApertaMa il suo progetto con il titolo “ Passi paralleli “ era stato finanziato durante la giunta Masala con 75 mila euro, giusto?
"Passi Paralleli" non è il film "Su Re". E' una docu-fiction che ho girato nei luoghi in cui conto di girare il film e con alcuni degli interpreti che probabilmente compariranno anche nel film, ma che vale per se, più o meno come i due documentari "Un giorno in Barbagia" e "Pastori di Orgosolo" che Vittorio De Seta girò prima di "Banditi a Orgosolo". "Passi Paralleli"  è già stato realizzato e una copia è depositata presso gli uffici regionali con l’accordo che non venga diffuso prima dell’uscita del film.
Lei si lamenta che la Regione non abbia finanziato il suo film, mentre ha finanziato quello di Pitzianti; ma Pitzianti ha presentato la domanda, avendo già ottenuto i finanziamenti ministeriali e quando il film era già in uno stato avanzato , la Regione ha solo integrato il budget con 130 mila euro , il suo progetto finanziario invece  a che punto è?
E' proprio perché mi era stato negato il finanziamento del Ministero che la Regione aveva dichiarato di voler produrre il film. Non so se ora anche questa ragione sia stata capovolta. Io ho comunque proceduto indipendentemente dal Ministero e dalla Regione nella ricerca delle risorse e ho avuto la soddisfazione di essere stato contattato da soggetti privati che erano al corrente del progetto, soggetti a cui io non avevo neppure pensato e che mi hanno loro proposto di concorrere finanziariamente. A queste disponibilità si aggiungono le opzioni di alcuni Enti pubblici. Tutto potrebbe essere chiuso, anche presto, ma attendo di definire al meglio la distribuzione. Certo se la Regione avesse deliberato un concorso produttivo - sia pure subordinando l'erogazione del finanziamento alla chiusura dell'intero budget - mi sarebbe stato di notevole aiuto
Dunque inizierà a girare presto?
Non faccio previsioni.
 Cinemecum.Lettera ApertaLei aveva aiutato Mauro Pili durante la campagna elettorale. Pensa che sia un atto di ritorsione da parte della Giunta Soru?
Quando feci quel reportage sulla marcia di Mauro Pili, che nessuno ha mai visto perché Mauro Pili non ne fu soddisfatto e non andò mai in onda, suscitai disapprovazione, soprattutto nell'ambiente del cinema che è prevalentemente schierato e schierato a sinistra. Biasimo dichiarato in privato e sulla stampa, con annesse insinuazioni calunniose e in alcuni casi vere aggressioni verbali con minacce rivolte a me e ai miei collaboratori. “Quando la sinistra andrà al governo non troverete più lavoro”, mi dissero. Minacce che stavano bene in bocca ai fascisti degli anni 20 e 30, di cui furono vittima molti uomini di sinistra. Ma siccome non ho mai voluto credere che quei miei minacciatori di persecuzione e di fame fossero di sinistra, perché secondo me erano solo dei fascisti poco coraggiosi, come altri che si nascondono a sinistra e minacciano, non li ho mai presi troppo sul serio.  Però, è vero che col mio reportage io mi sono permesso di mettere in dubbio che letteratura, musica, cinema, pittura e insomma l’arte, la civiltà e tutta la cultura del mondo siano un prodotto esclusivamente di sinistra. Può darsi che questo non mi sia stato perdonato. Ma non sta a me supporre le ragioni della mia esclusione dal lavoro. E' la Regione che deve dare spiegazioni.

Il Comune  ha finanziato un  suo filmato “Cagliari storie brevi” per il quale anche Soru le ha dato un contributo  per poterlo distribuirlo agli operatori turistici.
Il mio filmato su Cagliari "Storie Brevi"  è stato inserito in un I-POD e offerto in omaggio agli operatori turistici durante l'ultimo TTI-Sardegna. E' stata una bella iniziativa, un'idea di Soru da quel che so, che mi ha fatto piacere e che ho apprezzato. Ma non ci sono stati contributi. Solo un compenso per l'adeguamento tecnico del filmato.

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Enrico Pitzianti ha già replicato alla stampa "Io ho presentato un progetto operativo, gli uffici regionali hanno controllato tutti i documenti e hanno approvato un progetto già finanziato dal Ministero per 700.000,00 euro e a buon punto di realizzazione. Invito Giovanni a indirizzare le sue energie per una battaglia comune affinché finalmente la Regione applichi davvero la legge sul cinema a favore di tutti. Dopo le prime battaglie iniziali è da troppo tempo che i registi sardi sono divisi; dobbiamo essere più uniti”.
Inutilmente abbiamo richiesto un commento alla prof. Giovanna Cerina, relatrice della legge; all'Asuni Film Festival abbiamo raccolto il commento del regista Filippo Martinez : "Non mi piace chi si lamenta, io non ho mai chiesto finanziamenti. Posso solo dire che quella di Columbu è stata una performance davvero "elegante"....ma preferisco dirgli quello che penso vis a vis..."
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