Zohan di Dennis Dugan - Alessandro Matta
di Alessandro Matta

di Alessandro Matta
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“Donne di tutto il mondo , unitevi e vendicatevi di questo (cosiddetto) sesso forte così prepotente e pieno di stereotipi nei vostri confronti!”. Sembra venire in mente una espressione come questa , vedendo il finale diabolico dell’ultimo grandioso film di Roman Polansky.
1945, in un qualunque villaggio dell’Ungheria appena uscita dalla guerra, ma che inizia a fare i conti con l’occupante Sovietico e con un altro totalitarismo.
All’inizio, alla stazione, è solo una nemesi. Poi, le due figure si fanno sempre più nitide e chiare davanti a tutti gli abitanti li presenti e ai lavoratori della stazione.