Percorso

Donne - M. P. Brancadori

Maria Pia Brancadori

 Nata nelle Marche, ha vissuto in diverse città; da anni ha scelto di risiedere a Cagliari dove insegna filosofia e scienze umane. Laureata alla Sapienza di Roma con la prof.a Evelina Tarroni, una pioniera di Teorie e Tecniche delle Comunicazioni di Massa, con tesi sul “Rapporto tra parola e immagine nel Cartesius di Rossellini”. Dal 1996 è responsabile dell’associazione “Circola nel Cinema Alice Guy” che intende valorizzare e promuovere le produzioni delle donne nel cinema e nei multimedia; cura il flusso informativo del sito www.cinemadonne.it ospitato dal portale ServerDonne di Bologna www.women.it con cui collabora. Cura gli aggiornamenti del sito www.cdsdonnecagliari.it del Centro Studi e documentazione donne di Cagliari con cui collabora. E’ autrice di saggi ed articoli pubblicati su vari testi collettanei, riviste cartacee e magazine on line. 
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"Vogliamo anche le rose" di Alina Marazzi

di Maria Pia Brancadori
Un racconto della rivoluzione incruenta delle donne in Italia negli anni 60-70  dalla stessa regista di "Un’ora sola ti vorrei" singolare per la forza ed autenticità delle emozioni che sa raccontare, l’esercizio sottile dell’ attenzione, la sapienza del montaggio lavorato insieme con Ilaria Fraioli.

Vogliamo anche le rose, locandinaIl nuovo documentario di Alina Marazzi "Vogliamo anche le rose" è in programmazione al Cine-Teatro Alkestis di via Loru 31 a Cagliari. Presentato in occasione del 60° Festival del cinema di Locarno nell’estate scorsa, è  uscito il 7 marzo in 20 copie nella maggiori città italiane.  
La circuitazione dei documentari è forse l’aspetto più debole della filiera cinema. Permettere l’uscita a Cagliari di Vogliamo anche le rose è un atto di coraggio di Roberto Podda, esercente e distributore, che ha accolto la richiesta dei Circoli del cinema Tina Modotti e Alice Guy di poter vedere il film in contemporanea nazionale (dalla presentazione in sala di Alessandra Piras)...
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Non solo fiori per Simone de Beauvoir

Un simposio internazionale a Cagliari ha ricordato l'importante lavoro della scrittrice e filosofa francese. Non solo parole, ma anche la proiezione di importanti documentari dedicati alla studiosa. Un flusso visivo di cui la nostra città aveva decisamente bisogno. di Maria Pia Brancadori

Carole Roussopoulos"Des Fleurs pour Simone" è il titolo del caldo documentario di Carole Roussopoulos (2007, 20’) che ha aperto la sezione "The seventh art for Simone", nel quadro della XVIII Conferenza Internazionale della Simone de Beauvoir Society, tenutasi a Cagliari tra il 23 e 26 giugno.

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Il cinema delle donne

Dirigim ergo existim: una bella tertulia feminina su cinema, cultura e produzioni al teatro Civico di Cagliari in occasione del festival della cinematografia spagnola. di M. Pia Brancadori
 
Iris Martín-Peralta, Federico Sartori e Victoria Abril, alla serata del Festival del Cinema SpagnoloDonne di cinema catalane, intelligenti, attive, con idee chiare e attitudini pragmatiche, hanno portato a Cagliari insieme al loro lavoro, presentato nella "Muestra de Directora de Cine de Cataluña" nel quadro del Festival del Cinema Spagnolo, una autentica e seria conversazione sul lavoro e sul ruolo attuale delle donne nella produzione e nell’arte cinematografica.
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Il corpo delle donne

Riceviamo e pubblichiamo il video di Lorella Zanardo e Marco M. Chindemi (Documentario, Italia, 2009, 25’). Il tema è il corpo delle donne e il messaggio è questo: perché l’uso del corpo delle donne nella pubblica comunicazione è così oscenamente sessista e umiliante? A seguire  una lettera di M. Pia Brancadori, coordinatrice e responsabile del Circolo del Cinema Alice Guy di Cagliari.

Un immagine da ''Il corpo delle donne''Da un anno circa è uscito sul web, raccolto e rilanciato da blog, social network, forum e siti individuali il documentario “Il corpo delle donne” pensato e realizzato da Lorella Zanardo con Marco Malfi Chindemi e Cesare Cantù.
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Una cosmonauta di nome Susanna

Incontro con la Nicchiarelli, giovane regista premio Controcampo a Venezia con la sua opera prima e protagonista al "Campidano Film Festival" di San Sperate. Una fiaba per immagini dove s'impara a fare i conti con la sconfitta per poter davvero cominciare a crescere. di Maria Pia  Brancadori
 
''Cosmonauta''"…una bambina in abiti da prima comunione esce dalla chiesa e fugge; nella corsa cerca di togliersi coroncina, velo e guanti, mentre attraversa strade e campi di periferia verso grandi e lontani palazzi; alla madre, che dietro la porta del bagno pazientemente la implora di tornare  “si fa ancora in tempo, la cerimonia non è ancora conclusa” risponde, mentre finisce di spogliarsi dall’abito bianco, che non può farlo perché lei è comunista…"
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