Percorso

Review - F. Primo

"Luna di fiele" di Roman Polanski

 
''Luna di fiele'' locandinaIl cinema d’autore abbonda di riferimenti alle dinamiche perverse e soprattutto alle perversioni sessuali che si vengono a creare all’interno del rapporto di coppia, alla fragilità del legame, alla ricerca del piacere; tutti temi che spesso s’incontrano e sfociano nell’altro -ancora più antico- tema “amore/morte” o, se si preferisce, Eros/Thanathos. Giusto per citare qualche titolo, ricordiamo il controverso “Eyes wide shut” del compianto Kubrick, il dramma a tinte porno "L’impero dei sensi” del regista nipponico Nagisa Oshima e numerosi film di Buñuel (nel cui cinema amour fou, feticismo e sadomasochismo sono così onnipresenti da rappresentare un interessante materiale di studio per chi voglia occuparsi di perversioni e relazioni perverse).
 
L’altro grande Autore di cui “rivedremmo” un film questa settimana, è il talentuoso regista di origine polacca, Roman Polanski.
 
''Luna di fiele''Già dalle sue prime opere (“Il coltello nell’acqua”, “Repulsione”, “Cul de sac”, “Che?”) i temi ricorrenti sono quelli dell’inadattamento psichico e sessuale, le turbe mentali e sopratutto il pessimismo nei confronti delle relazioni umane. Il film, ispirato dal romanzo omonimo di Pascal Bruckner, è “Luna di Fiele” (“Bitter Moon”; 1992), nel quale il regista polacco mette in scena la trasformazione di un rapporto d’amore in una relazione sadomasochista irreversibile.

A bordo di una nave in crociera da Venezia a Istanbul, i coniugi inglesi Nigel (H.Grant) e Fiona (K.S. Thomas) in piena crisi del settimo anno, fanno conoscenza con Oscar (P. Coyote), scrittore americano costretto sulla sedia a rotelle, e la compagna Mimì (la conturbante E. Seigner).
 
''Luna di fiele''Sera dopo sera, Oscar induce Nigel ad ascoltare la storia del suo rapporto intricato e perverso con Mimì che diventa l’oscuro oggetto del desiderio del giovane sposino inglese. Prima però che possa averla per se, Nigel dovrà conoscere tutta la storia dei due diabolici coniugi. Veniamo così a sapere che i due dopo essersi incontrati per caso in un bus parigino, trascorrono la loro vita tra eccessi sessuali di ogni tipo, immersi in una passione travolgente. Il rapporto però, si consuma quasi per overdose, e una volta stancatosi,(“Mi sentivo un topo in trappola, schiacciavo le labbra sulle sue come una cicca nel portacenere”), lo scrittore cercherà di allontanare da se la bella Mimì che però accetterà ogni genere di umiliazione diventando una vittima servizievole pur di stare con il proprio amato (“posso sopportare tutto pur di stare con te, ti prego, non mandarmi via, anche se non mi ami!”).

 
''Luna di fiele''Il sadismo di Oscar arriverà al punto di far abortire Mimì e infine ad allontanarla definitivamente da se abbandonandola su un aereo diretto ai Caraibi per poi dedicarsi ai vari stravizi sessuali che la ritrovata libertà gli concede. In seguito ad un incidente, Oscar si trova in ospedale e Mimì, venuta a fargli visita peggiorerà la situazione buttandolo giù dal letto e causandogli una lesione midollare che lo costringerà tutta la vita sulla sedia a rotelle (“devo darti una brutta notizia e una bella notizia: sei paralizzato dalla vita in giù per sempre […] la brutta notizia è che d’ora in poi sarò io ad avere cura di te”). Mimì, rovesciando a suo favore la relazione sadomasochistica ottiene la sua rivincita trasformandosi in infermiera-carceriera e sottoponendo la sua “vittima” a ogni sorta di torture mentali e fisiche.
Nigel, disgustato dalla storia, è però sempre di più attratto –incoraggiato anche da Oscar- dalla provocante Mimì e sta rischiando di perdere la sua Fiona.
 
''Luna di fiele''Quest’ultima, durante la festa di fine anno sulla nave, si lancia in una danza sensuale con Mimì e tra le due nasce subito una forte attrazione che culminerà in un amplesso saffico. La tragedia finale è alle porte: Nigel, smarrito, troverà le due donne a letto e Oscar dopo essersi compiaciuto della scena, prima spara alla moglie e poi si toglie la vita. E’ l’alba, e i due giovani sposini inglesi, sconvolti dall’esperienza, tentano di ritrovarsi e di ritrovare l’amore perduto.
Un bellissimo dramma a tinte erotiche diretto con grande genialità da Polanski che riesce a scuotere lo spettatore raccontando questa straziante storia di amor fou di grande intensità . “Gli viene incontro” una perfetta fotografia -ma non dimentichiamo le musiche dei Vangelis- e un’azzeccata coppia fatale composta da Emmanuelle Seigner (coniugata Polanski) e Peter Coyote, che nella loro sensualità morbosa fanno da cartina di tornasole per l'assenza di passione dell'altra coppia.
''Luna di fiele''Notevole la struttura a “flasback prolungati” con effetto di racconto nel racconto: Oscar infatti racconta e Polanski racconta il racconto di Oscar, o meglio, racconta l'ascolto di un racconto. Ma forse, quello che è riuscito meglio al regista, in questa storia nera, è stato tratteggiare in maniera impeccabile la sua visione del rapporto d’amore come una costante e tormentata lotta di potere dove l’amore può “svoltare” nell’odio.
Per chi volesse approfondire, consiglio la lettura dell’articolo, all’interno di questa rubrica, riguardante il film “Tristana” di Luis Buñuel. Per chi avesse anche la fortuna di vederlo troverà delle sequenze di una straordinaria simmetricità.
 
''Luna di Fiele''Frase del film: "Ogni rapporto tra uomo e donna, anche se armonioso, ha in sé il seme della farsa o della tragedia".

Citazione della settimana: ”Ogni volta che sono felice ho un terribile presentimento.” (Roman Polanski)
Powered by CoalaWeb

Accesso utenti e associazioni