Museo Nazionale della Shoah di Roma: finalmente via ai lavori
di Alessandro Matta
Firmata giovedì scorso, dopo un’ attesa durata tre anni, la consegna del progetto definitivo del Museo da parte dell’architetto Luca Zevi al Comune di Roma. Il museo sarà inaugurato a marzo 2013 e il memoriale sardo della Shoah lavorerà in sinergia.
Tutto prende così forma. Dopo i primi annunci (nel 2005) con cui si dava notizia che la Capitale avrebbe colmato il vuoto culturale, presente nel nostro Paese, gli inizi dei lavori della Fondazione Museo della Shoah nel 2007 e una attesa durata tre anni, finalmente partono, in Italia, i lavori per il Museo Nazionale Italiano della Shoah.
Sorgerà in via Nomentana, accanto a Villa Torlonia, e vi si accederà tramite due percorsi: uno dalla casa delle Civette, lungo un percorso alberato che ricalcherà perfettamente il giardino dei giusti dello Yad Vashem e un altro ingresso dalla stessa via Nomentana.
Il Museo di Roma si aggiunge a quelli già esistenti a Parigi, Berlino, Londra, Washington e Budapest. Si colma così un vuoto durato oltre 60 anni, caratterizzato dall’ assenza di un effettivo luogo nazionale per il ricordo della Shoah e per lo studio di questa immane tragedia.
Firmata giovedì scorso, dopo un’ attesa durata tre anni, la consegna del progetto definitivo del Museo da parte dell’architetto Luca Zevi al Comune di Roma. Il museo sarà inaugurato a marzo 2013 e il memoriale sardo della Shoah lavorerà in sinergia.
Tutto prende così forma. Dopo i primi annunci (nel 2005) con cui si dava notizia che la Capitale avrebbe colmato il vuoto culturale, presente nel nostro Paese, gli inizi dei lavori della Fondazione Museo della Shoah nel 2007 e una attesa durata tre anni, finalmente partono, in Italia, i lavori per il Museo Nazionale Italiano della Shoah.
Sorgerà in via Nomentana, accanto a Villa Torlonia, e vi si accederà tramite due percorsi: uno dalla casa delle Civette, lungo un percorso alberato che ricalcherà perfettamente il giardino dei giusti dello Yad Vashem e un altro ingresso dalla stessa via Nomentana.
Il Museo di Roma si aggiunge a quelli già esistenti a Parigi, Berlino, Londra, Washington e Budapest. Si colma così un vuoto durato oltre 60 anni, caratterizzato dall’ assenza di un effettivo luogo nazionale per il ricordo della Shoah e per lo studio di questa immane tragedia.
L’edificio si svilupperà su una superficie totale di 5.113 metri quadri e comprenderà, oltre all’esposizione permanente, un archivio, una biblioteca, uffici, aule didattiche, sala conferenze polifunzionale, bookshop, caffetteria e parcheggio interrato su due piani.
All’interno del centro archivistico, anche una videoteca, della quale, come già sapete, ho avuto la fortuna di assistere alla nascita negli uffici della Fondazione Museo della Shoah di Roma. Una videoteca che ha già raccolto in formato dvd oltre 1500 fiction e oltre 1200 documentari sul tema. Nella videoteca saranno presenti materiali di eccezionale valore provenienti da archivi come quello dell’Istituto Luce, di History Channel, delle teche Rai e della Survivors of the shoah visual History Foundation.
Il Memoriale sardo, istituzione che sto creando in questi mesi a Cagliari (www.memorialedellashoah.it ), lavorerà in sinergia col Museo della Shoah di Roma, nella formazione degli archivi rispettivi e nell’aiuto reciproco in ricerca di materiali.
Il Memoriale sardo, istituzione che sto creando in questi mesi a Cagliari (www.memorialedellashoah.it ), lavorerà in sinergia col Museo della Shoah di Roma, nella formazione degli archivi rispettivi e nell’aiuto reciproco in ricerca di materiali.
Nella videoteca e nello spazio espositivo del Museo della Shoah di Roma è prevista la presenza di un materiale di eccezione: un fondo della Fondazione Spielberg, documenti e immagini che il regista mettera' a disposizione del museo.
Nelle stesse parole di Marcello Pezzetti questo sarà “un luogo dove la gente va per conoscere, senza alcuna preclusione".
Non posso che fare gli auguri a Marcello e a tutta la sua squadra perché tutto vada bene nel proseguimento di un lavoro in sinergia tra il mio Memoriale e il Museo Nazionale di Roma .
In bocca al lupo!
Nelle stesse parole di Marcello Pezzetti questo sarà “un luogo dove la gente va per conoscere, senza alcuna preclusione".
Non posso che fare gli auguri a Marcello e a tutta la sua squadra perché tutto vada bene nel proseguimento di un lavoro in sinergia tra il mio Memoriale e il Museo Nazionale di Roma .
In bocca al lupo!